"Per comprendere il fallimento del governo D'Alfonso e dell'assessore Pepe in merito alla caccia basta consultare il sito della Regione Abruzzo dove troviamo il nulla assoluto ma solo il verbale della consulta con le proposte delle Associazioni venatorie le quali, già ad aprile, avevano all'unisono detto la stessa cosa all'attuale assessore delegato che su questo argomento somiglia sempre di più a un fantasma".
E' quanto dichiarano i Consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri unitamente a Giuseppe Savini, ex consulente della passata legislatura.
"Addirittura – spiegano – riscontriamo come sempre nella pagina istituzionale della Regione Abruzzo sia stata tolta anche la proposta di calendario venatorio la quale, com'è noto, è stata rielaborata e verbalizzata proprio dalla dirigenza dell'assessorato al solo fine di far passare in Giunta, ormai chiaramente governata dagli animalisti, un testo che riportasse pedissequamente le cose inserite nei pareri Ispra, anch'essi oggi scomparsi dai siti. Dopo aver assistito al copia e incolla dal lavoro svolto negli anni precedenti, a causa della evidente negligenza dell'assessore Pepe, oggi si materializza purtroppo ciò che avevamo denunciato in questi ultimi mesi di gestione del mondo venatorio, ossia il serio rischio di chiudere definitivamente la caccia in Abruzzo. Infatti, attualmente, ravvisiamo la completa assenza della politica nelle scelte effettuate, uffici tecnici allo sbando, nessuna relazione tecnica per superare le obiezioni espresse nei pareri del Ministero".
"Praticamente" proseguono Febbo, Sospiri e Savini "riportiamo la caccia indietro di 8 anni buttando il buon lavoro svolto e il nuovo percorso intrapreso negli precedenti. Come se aver perso al Tar ben 14 ricorsi, mediare con le parti in causa, aver inserito monitoraggi di coturnici e beccaccia, gestione della starna e della lepre, periodi limitati e carnieri per la quaglia, verifiche e monitoraggi sui dati, attenzione per le pre aperture e potremmo continuare, fossero state tutte cose inutili fatte tanto per scherzare. Il tutto condito dall'aumento dei danni dei cinghiali, dalla inconsistente o addirittura assenza di confronto con i parchi, assenza di rapporti con il Ministero e l'Ispra, inesistenza nella programmazione: assenti sui tavoli del Patom, con le associazioni dei cacciatori, con il mondo agricolo, umili servi di un comitato vinca composto di soli animalisti e del quale peraltro si aspettano le nuove nomine, anche qui con la completa assenza della Giunta. Adesso non ci rimane altro che augurarci che passino presto questi due anni che ci dividono dal rinnovo del consiglio regionale".
"Da parte nostra – rimarcano Febbo, Sospiri e Savini - Pepe sappia che se non riassume immediatamente la responsabilità politica di dare la caccia in mano a tecnici validi ripristinando la dignità del popolo venatorio abruzzese, ormai zimbello delle regioni vicine che hanno perfino deroghe agli storni e pre aperture, se non si riconsegnano subito i giorni e le specie, visto che il calendario è un atto tecnico politico di giunta, se non si destinano subito i fondi per il 2014-2015-2016 agli Atc (non si sa che fine hanno fatto visto che non è chiaro se siano stati dati alle province o sono fermi ancora nelle casse regionali mentre gli ambiti lentamente muoiono) in definitiva, se non si ha la preparazione e le personalità per gestire la caccia, siamo pronti a chiedere, davanti al Consiglio regionale, le sue immediate dimissioni e questa volta saremo migliaia".