"Ormai siamo al paradosso i carnefici della città si ergono come i suoi salvatori. L'ex sindaco Cialente è il vero responsabile, insieme agli attuali consiglieri di opposizione presenti nella passata legislatura, del declino dell'Aquila. Il centro-destra ed il sindaco Biondi si sono trovati non solo ad affrontare i problemi legati alla ricostruzione ma, con nostra grande sorpresa, anche quelli legati alla incapacità di chi ha distrutto il tessuto produttivo, ha ingessato la macchina amministrativa, e cosa ancor più grave ha lasciato dopo 10 anni di governo tutti i nodi strategici e cruciali per il capoluogo irrisolti".
A scriverlo, in una nota, è il coordinatore di Forza Italia L'Aquila Stefano Morelli.
"Con quale coraggio" afferma Morelli "mi chiedo abbiano la faccia tosta di attaccare una amministrazione comunale che in soli tre mesi ha iniziato a studiare e risolvere alcuni di questi pesanti lasciti".
"Potrebbe essere superfluo" prosegue la nota "visto il consenso che gli aquilani ci hanno attribuito, ma è forse utile ricordarlo. Il sindaco Biondi, Forza Italia e la coalizione che oggi ha l'onere e l'onore di governare hanno in soli pochi mesi ha già impostato una rivoluzione epocale della macchina amministrativa comunale, ripristinato con pochi piccoli, ma importanti segnali, un rapporto di normalità con i nostri concittadini partendo dalla cura del decoro urbano e molto altro ancora, ma non è qui il caso di fare un elenco".
"La cosa che però più sorprende" dichiara Morelli "è l'accusa di mancanza di visione del futuro e di un progetto strategico. Noi ci siamo presentati con un programma innovativo e moderno che parte da oggi e imposta una città nuova moderna ed efficiente da qui ai prossimi 20 anni. Mi domando era strategico il ponte sulla mausonia (dal costo di 10 milioni di euro) o una pista ciclabile che passa in mezzo a campi coltivati ed è utilizzata anche dai trattori per raggiungere i terreni? Oppure Accord Phoenix e i millantati posti di lavoro che i nostri giovani hanno atteso in vano? E stendo un velo pietoso sull'incapacità della ricostruzione del tessuto sociale cittadino".
"Potrei scrive molto e a lungo" scrive Morelli "ma un'ultima cosa la voglio dire Cialente e la sinistra aquilana: sono stati una seconda calamità, questa volta innaturale, per la nostra amata città. Gli aquilani giustamente aspettano delle risposte che non tarderanno ad arrivare e poi vedremo chi ha avuto ed ha un progetto strategico e chi in dieci anni, oltre ad accondiscendere ad ogni sopruso e spoliazione da parte della regione del capoluogo di regione in favore della costa e della città di Pescara, non ha fatto altro che danni e non ha lasciato altro che idee irrealizzate".
"Ormai non è più il tempo delle chiacchiere" conclude la nota "ma quello del lavoro duro e proficuo per i nostri concittadini per dare loro quelle risposte che aspettano da anni".