"Nella legge di bilancio dello Stato c’è la 'norma Abruzzo' che consente di fronteggiare il debito ereditato al 31/12/2014 in 20 esercizi successivi rispetto al debito così come risulta cristallizzato da idonea e tipica delibera di Giunta regionale, con l’unico obbligo di aumentare gli investimenti del 2% a partire dal 2018". Ad annunciarlo, il governatore Luciano D'Alfonso e l'assessore regionale con delega al bilancio Silvio Paolucci. "La finanza pubblica della Regione Abruzzo torna così definitivamente in bonis. Si tratta di un risultato senza pari. A questo punto si può cominciare a correre e a ingrandire il nostro regionalismo".
La notizia è giunta a margine della conferenza stampa che, stamane, il Presidente della Giunta regionale ha convocato a Palazzo Silone per fare il punto sulle problematiche relative all'emergenze neve, agli incendi che hanno flagellato la Regione in estate, oltre che sulla frana di Vestea, frazione di Civitella Casanova, di cui si è discusso lunedì pomeriggio, a Roma, col Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli.
Ebbene, per l'emergenza neve sono stati riconosciuti per intero i 47milioni di euro di spese sostenute da Province e Comuni per l'immediata urgenza attraverso due tranche di finanziamenti: una già pronta da 15 milioni, "allibrati nella contabilità" ha confermato D'Alfonso, l’altra da 32 milioni già istruita e messa a disposizione entro il 15 di novembre.
"Fondi a disposizione in ordine a tre categorie di ristoro", ha ribadito stamane il governatore, in conferenza stampa; "la prima, relativa alle spese sostenute per l'accoglienza garantita alle famiglie evacuate (alberghiera o in capacità d'autonoma sistemazione). L'altra, per la rimozione della neve e, la terza, per i lavori effettuati al fine di evitare pericoli incombenti, per evitare, cioé, venisse pregiudicata ulteriormente la situazione".
In realtà, "c'è una quarta categoria di ristoro che non è stata trattata al tavolo con Borrelli e che attiene, invece, agli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico che rientrano in una interlocuzione con la struttura di missione di Palazzo Chigi 'Italia Sicura' con la quale terremo una riunione nei prossimi giorni", ha svelato D'Alfonso. Che poi ha dato la notizia di giornata: "Ieri è arrivata una nota che libera ulteriori 44 milioni di euro; poco meno di 20 milioni per interventi di riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera nei seguenti Comuni:
Poco più di 7 milioni sono stati destinati, invece, ad interventi di bonifica di aree inquinate, da Pizzoli a Mosciano Sant'Angelo:
17 milioni e 293 mila euro, infine, sono appostati per interventi di miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e per la riduzione delle perdite di rete d'acquedotto:
E se fossi al posto di due consiglieri comunali di Pescara - ha aggiunto tagliente D'Alfonso - mi assenterei per 6 mesi dall'assise civica".
I 44 milioni liberati sono in contabilità di competenza - ha chiarito il governatore - "debbono diventare di cassa ma rappresentano un assegno firmato: ci permettono, insomma, di istruire le gare d'appalto. Un intervento del genere, in Abruzzo, non si è mai fatto", ha rivendicato.
In merito agli incendi, con Borrelli l’argomento è stato affrontato sia sotto l’aspetto della riorganizzazione dei servizi di emergenza - ovvero della Protezione civile nazionale e locale - sia attraverso la possibilità di ristoro dei danni sostenuti dagli enti locali interessati per le occorrenze di prima necessità e per le spese di vario genere che la Protezione civile regionale ha rendicontato nell’ordine di circa 1 milione. Il rimborso verrà sostenuto con il Ministero dell’Ambiente per garantire risorse agli enti e ai parchi e per affrontare le questioni legate sia all’emergenza del periodo sia alle iniziative da porre in essere per il futuro.
Infine, per quanto riguarda Vestea, anche Borrelli ha raccolto la richiesta espressa dalla comunità locale, e cioè valutare un provvedimento amministrativo che favorisca l’utilizzo delle risorse stanziate (per l’80% di natura statale e per il 20% con l’intervento dei privati) con una formula e una rendicontazione che tengano conto anche dei servizi necessari alla realizzazione dell’immobile distrutto; anche il secondo punto evidenziato dal Presidente e dalla delegazione - ovvero allargare il perimetro ove individuare l’immobile da acquistare - è stato prontamente accolto da Borrelli.
D'Alfonso non si è sottratto alle domande dei cronisti sulla notizia pubblicata stamane da 'Il Messaggero' e che svela un'indagine a suo carico in merito alla nomina a direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo di Mauro Mattioli. Anzi, le ha sollecitate. I reati ipotizzati per D'Alfonso ed altre 7 persone che hanno partecipato, stando alla Procura della Repubblica dell'Aquila, all'esame dei vari candidati determinando la scelta di Mattioli - il Rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico, il presidente del CdA dell’Izs Manola Di Pasquale, Irene Ciabbini, Ernesto Grippo, Vincenzo Rivera, Stefania Valeri e Claudio Ruffini - vanno a vario titolo dall'abuso di ufficio al falso. Sulla nomina, nel gennaio del 2016 sarebbe stato istruito un parere negativo del rappresentante del Ministero della Salute; dello stesso parere anche Grippo, che avrebbe già chiarito la sua posizione davanti al pm titolare dell’inchiesta. La nomina fu comunque avallata dal Governatore, anche dopo il sì della Regione Molise.
"La contestazione che ho letto stamane sul 'Messaggero', che ringrazio, mi descrive una responsabilità fascicolata pari a quella che potrei avere per la congiuntivite del ministro della Salute Beatrice Lorenzin", le parole di D'Alfonso. "Sto al fascicolo come potrei stare con responsabilità alla congiuntivite del ministro sulla Salute. Non vedo l'ora di poterne parlare in qualche sede, e spero di farlo prima del conseguimento della Laurea in Giurisprudenza".
D'Alfonso discuterà una tesi - probabilmente in dicembre - sull'articolo 358 del codice di procedura penale che "dice che il pm è obbligato a svolgere indagini a favore e che è anche suo compito specifico raccogliere elementi che possono scagionare l'indagato".
Stamane, "avrei voluto essere più duro: sono stato ammorbito, però, dalle parole di Pignatone che ricorda, a tutti, come bisogna evitare di rimanere vittime di triangolazioni fatte da esperti denuncisti e inesperti della polizia giudiziaria. Oggi, mettere a segno due aggettivi con due particolari e due circostanze porta con sé in automatico di essere fascicolati, salvo scoprire, poi, che si era scomodata la Dea Bendata (la Giustizia) per niente".
Poi, una battuta sulla visita del segretario dem Matteo Renzi che, domani, farà tappa in Abruzzo col suo 'treno'. "Non ho mai detto che si parlerà di elezioni" ha chiarito, in riferimento ad alcuni articoli di stampa che avevano annunciato come la visita avesse ad oggetto le candidature alle politiche. "Si è trattato di superfetazione d'inchiostro. Renzi verrà a studiare l'Abruzzo, dispiegando una grande e apprezzata volontà d'ascolto. A me che vengo dal Novecento, il suo treno fa tornare in mente l'autobus di Prodi".