Martedì, 24 Ottobre 2017 17:41

Sisma 2016/2017, protocollo Regione-Comuni per avvio Ufficio speciale

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La sottoscrizione delle convenzioni tra la Regione Abruzzo ed i singoli Comuni del cratere sismico, il finanziamento per interventi sui cosiddetti 'beni demaniali', i cantieri Sae, soluzioni abitative in emergenza e la destinazione di ulteriori risorse disponibili.

Sono solo alcuni dei punti affrontati, ieri pomeriggio, nella riunione del comitato istituzionale per gli eventi sismici del 2016 e 2017, presieduto dal Presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso. All'incontro, a Palazzo Silone, a L'Aquila, hanno partecipato il direttore dell'Ufficio speciale per la Ricostruzione (USRA), Marcello D'Alberto, i responsabili degli uffici regionali di Protezione civile e i sindaci dei Comuni del cratere.

I primi cittadini hanno sottoscritto la convenzione, già approvata in sede di consiglio comunale, che regola i rapporti tra Usra e Comuni, per dare piena operatività all'Ufficio speciale, con l'obiettivo di garantire la maggiore efficacia e la massima efficienza ed economicità nelle attività da svolgere. All'ordine del giorno anche il finanziamento dei cosiddetti 'beni demaniali' i cui progetti preliminari sono stati già inseriti nella prevista piattaforma informatica. Infine, l'utilizzo di ulteriori risorse economiche pari a circa 500mila euro provenienti dal fondo di solidarietà-sms, assegnati all'Abruzzo per la realizzazione di tre centri di comunità.

Il presidente D'Alfonso ha annunciato la presenza del commissario straordinario alla ricostruzione, Paola De Micheli per giovedì, alle 10, nella sede dell'Ufficio per la ricostruzione a Teramo proprio per affrontare i problemi più urgenti e improcrastinabili.

Vademecum dei Comuni, elementi normativi utili ai fini della ricostruzione pubblica e privata dei loro territori. 

Il documento si articola in tre grandi categorie:

  • Produzione di strumenti urbanistici ad-hoc per la ricostruzione;
  • Adempimenti edilizio-urbanistici per la ricostruzione privata;
  • Interventi per la ricostruzione pubblica e per le scuole.

Nel vademecum viene riservato un apposita sezione agli interventi edilizi di "immediata esecuzione". Nel testo, infatti, viene rimarcato che, da stime effettuate, risulta che circa un terzo degli edifici danneggiati abbia subito un "danno lieve" e che pertanto possa essere riparato rapidamente tramite interventi di immediata esecuzione, permettendo ai cittadini di rientrare nelle loro case in tempi brevi. Uno degli scopi primari del documento, infatti, è quello di favorire la ripresa delle attività produttive favorendo il ritorno rapido nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro che hanno subito danni lievi. Dunque, questo tipo di ricostruzione veloce, trova una trattazione separata dagli altri interventi.

Grande attenzione viene posta sugli interventi edilizi di "Ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione" che riguardano, presumibilmente, il 70% degli interventi edilizi necessari.

Nel documento vengono forniti ai sindaci tutti gli elementi normativi utili per la veloce riapertura degli edifici pubblici e in particolare delle scuole, citando le relative ordinanze emanate nel tempo: n. 14 del 2016 e nn. 33 e 37 del 2017. In caso costruzione di nuovo edificio scolastico al posto di quello esistente, i sindaci dovranno individuare l'area dove realizzare il nuovo edificio, ("pena lo stralcio dell'opera dalla lista degli interventi finanziati") e attestare la fattibilità dell'intervento stesso.

Al fine di consentire la ricostruzione dei centri storici, infine, il vademecum dà mandato ai sindaci di perimetrare i loro centri storici, disponendo perentoriamente interventi unitari su porzioni di aggregati strutturali, oppure di delocalizzare obbligatoriamente edifici che si trovano su aree a grave instabilità dinamica.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 25 Ottobre 2017 01:05

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