La Senatrice Stefania Pezzopane dell'Esecutivo Nazionale Pd responsabile Dipartimento Terremoti e ricostruzione, ha partecipato alla Conferenza programmatica del Pd di Pietrarsa (Napoli) e nella Piazza Tematica "La svolta ecologica dello sviluppo" ha presentato alla presenza del ministro Graziano Delrio e della Europarlamentare Simona Bonafè il focus su terremoti e ricostruzione.
"Sono stati tre giorni positivi e costruttivi, migliaia di persone, a confrontarsi sul futuro dell'Italia. Importanti sono stati i risultati di questa legislatura ed innovative le proposte per il prossimo confronto elettorale. Abbiamo affrontato le esigenze enormi del terremoto 2009 in Abruzzo e del 2012 in Emilia Romagna per poi trovarci di fronte al terremoto del Centro Italia che ha coinvolto 4 regioni e centinaia di comuni. Ad Italia2020, ho coordinato la sessione 'terremoti e ricostruzione' e sono intervenuta per proporre il patto nazionale per la casa sicura".
Un patto che dovrebbe entrare nel programma elettorale dem per la prossima legislatura. "Il Governo Renzi ha messo in atto un piano di messa in sicurezza del territorio e di prevenzione del rischio idrogeologico unico nella sua portata. Sarà necessario implementarlo nella sua totalità e continuare nella stessa direzione con un costante coinvolgimento delle pubbliche Amministrazioni dentro il progetto 'Casa Italia'".
L'obiettivo è quello di garantire a tutti i cittadini una casa sicura e sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale. "Un vero e proprio Patto nazionale per la sicurezza - ribadisce Pezzopane - in cui istituzioni e cittadini condividano obiettivi e strumenti. Fondamentale rafforzare e rendere costante lo strumento del sisma bonus e introdurre di concerto con enti locali ed associazioni di categoria, dentro il Patto nazionale per la Casa sicura, lo strumento del fascicolo del fabbricato collegato al Sisma bonus. Sulla scorta della discussione sul Piano Casa bisogna imporre a livello europeo una maggiore flessibilità di bilancio per questa tipologia di interventi. Non è sufficiente il Fondo di solidarietà che l'Europa attiva su richiesta dei governi in caso di calamità per le spese delle emergenze, è necessario che in Europa si riconosca agli Stati la possibilità di intervenire per piani di sicurezza nelle zone ad alto rischio sismico indirizzati a raggiungere adeguati livelli di resistenza in particolare negli edifici scolastici e pubblici. A fronte delle macerie lasciate da terremoti e catastrofi naturali, servono nuove azioni in grado di accelerare sull'innovazione per poter ottenere dalle macerie nuovi materiali da utilizzare nella ricostruzione. L'obiettivo è di ridurre i prelievi da cava e i costi di ricostruzione, diminuire la movimentazione dei materiali e disincentivare l'occupazione di territorio per costruzione di depositi mobili".
Le macerie, da ostacolo alla ricostruzione, devono diventare parte di un programma di riuso di immediata efficacia.Le ultime emergenze indicano l'esigenza di rafforzare gli strumenti della Protezione civile e dei sindaci.
"Vogliamo promuovere un 'contingente di giovani' in Servizio civile speciale nelle calamità naturali per affiancamento materiale, sociale e psicologico nelle fasi di emergenza e ricostruzione. E mentre costruiamo il programma per le elezioni e la prossima legislatura lavoriamo già dai prossimi giorni per migliorare le norme ed inserire ulteriori rafforzativi per affrontare emergenza e ricostruzione sia nel decreto fiscale che nella legge di bilancio".