Arriva la norma per velocizzare la ricostruzione privata nei centri storici delle frazioni.
Come annunciato in una commissione consiliare tenutasi due mesi fa, l'Usra, d'accordo con il comune dell'Aquila, ha pubblicato un decreto per la semplificazione del rilascio dei buoni contributi per gli aggregati con un importo lavori inferiore al milione di euro.
Il decreto è stato già pubblicato ed è stato illustrato dal sindaco Pierluigi Biondi, da Raniero Fabrizi, responsabile dell'Ufficio speciale, e da Vittorio Fabrizi, dirigente comunale a capo del settore ricostruzione privata.
"Attualmente" ha spiegato Biondi "si fa una doppia istruttoria perché prima si presentano le parametriche parte 1, che servono a quantificare il contributo ammissibile, e poi le parametriche parte 2, che contengono gli elaborati per il rilascio del titolo edilizio e del contributo vero e proprio. Con questo decreto, invece, per le parametriche parte 2 riferite a aggregati con importo lavori inferiori al milione di euro, non si farà più l'istruttoria ma solo una verifica speditiva per controllare che ci sia tutta la documentazione necessaria. Fatto questo, se non si riscontrano mancanze, si rilascia subito il buono contributo".
E i controlli? Si faranno a campione nella fase istruttoria sul 5% delle pratiche presentate e sul 100% dei cantieri una volta iniziati i lavori, per verificare la veridicità del progetto ammesso a contributo.
"Siamo passati dai grandi aggregati dell'asse centrale ai piccoli aggregati dei centri storici delle frazioni" ha affermato Biondi spiegando la ratio del decreto "e istruire una pratica da 30 milioni di euro è ben diverso che istruirne 30 da un milione. Ci vuole molto più tempo. Questo rallenta il rientro dei residenti dentro le loro abitazioni nei centri storici delle frazioni ma rallenta anche il tiraggio: se prima bastavano due palazzi del centro storico per fare 60 milioni di euro, adesso è tutto più complicato. E dato che noi dobbiamo assicurare il tiraggio perché è su quello che il governo basa i trasferimenti non possiamo dare l'impressione che L'Aquila sta rallentando".
Il nuovo decreto riguarda un numero di pratiche piuttosto alto: le parametriche parte 1 relative a aggregati al di sotto del milione di euro sono 546, pari a 330 milioni di euro. Di queste, solo 177 sono state già emesse e istruite, per un importo complessivo di 96,8 milioni mentre quelle per cui si attendono integrazioni sono 49 e valgono 110 milioni.
Per quanto riguarda le parametriche parte 2, sono ben 210 quelle che non sono ancora state presentate, malgrado su di esse sia già stata fatta l'istruttoria per la parte 1. Di queste, 128, pari a 188 milioni di euro, non necessitano nemmeno della commissione pareri. Altre 24 parametriche parte 2 necessitano invece di integrazioni.
"In alcuni casi i ritardi sono fisiologici, in altri patologici" ha detto Vittorio Fabrizi "Ci sono casi dove il ritardo accumulato è di due anni".
"I problemi però non dipendono tutti dalla negligenza dei tecnici, sarebbe sbagliato generalizzare" ha detto Biondi "Possono derivare anche da altri motivi, dalle liti dei proprietari al fatto che per molti aggregati non si sono ancora costituiti in consorzi. Per questi casi stiamo pensando ad altre misure, come i commissariamenti".