Lunedì, 20 Novembre 2017 13:58

'Globuli Rossi', schiaffo a Pietrucci: "Loda, incensa, supplica il sindaco Biondi". La replica del consigliere regionale

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"Il velenoso post del sindaco Pierluigi Biondi e la sottomessa risposta del consigliere Pierpaolo Pietrucci svelano palesemente la fenomenologia dei due attori politici".

Si legge in una nota firmata 'Globuli Rossi' che, inaspettatamente, attacca il consigliere regionale dem. "Dalla vittoria della destra, Pietrucci si sforza d'annullare le differenze politiche tra la sua parte e quella del sindaco. Ogni appello viene fatto in nome dei figli (bisognerebbe proporre una moratoria sull'utilizzo retorico dei figli), della 'gggente' e della 'mia terra'. Il bene della città deve superare le divisioni politiche, ci ripete tutti i giorni; eppure, la politica è l'arte di amministrare la Polis, che comprende la visione del mondo e il corpus di valori e idee che ci animano. Per questo ci si divide in diversi schieramenti, in quanto si hanno riferimenti ideali, valoriali e programmatici diversi, a partire dalla Polis".

Biondi rivendica costantemente la sua diversità, Pietrucci invece "loda quotidianamente il Sindaco, lo incensa, lo supplica", l'affondo; "si riferisce alla opposta militanza giovanile come fattore non differenziante ma unificante in quanto portatore di passione, di uguali esperienze vissute su fronti opposti che ora non ci sono più! Rimangono i nostri ruoli che dobbiamo salvaguardare in nome della città! Da qui lo sforzo sim-patico, accompagnato da una dose di pathos, di essere sempre in sintonia con gli umori prevalenti della pancia della 'ggente'. Mai un'idea coraggiosa, approfondita, forte, solo appelli in nome della mia 'ggente' e rassicurazioni. Biondi ha gioco facile, va per la sua strada; quando è punto nel vivo, però, il ragazzo di paese, accogliente, rassicurante, saggio e prudente, viene posseduto da un'ombra Nera e violenta che lo trasfigura fino a fargli assumere gli atteggiamenti di una vecchia megera cattiva e velenosa, che sputa veleno mortale! Veleno che eccita la sottocultura fascista che anima la pancia di parte di questa città e che galvanizza la destra al potere".

"La sottomissione verso la destra - concludono gli attivisti di 'Globuli Rossi' - e la manipolazione delle emozioni della 'gggente' saranno sufficienti a Pietrucci per garantirsi la rielezione? Fino a quando l'Ombra Nera del Sindaco si accontenterà di fugaci uscite e deciderà di appropriarsi della scena definitivamente?".

 

Pietrucci: "Sono un consigliere regionale, rispondo ad una comunità e ad un territorio"

"Chi in questa momento mi critica e mi 'punge' (destino comune a chi ha un ruolo pubblico e di rappresentanza) è mio amico e peraltro mi dà l’opportunità di fare un chiarimento. Mi sento e mi leggo classificato tra gli esponenti e i politici 'giovani' (anzi gggiovani, come farebbe simpaticamente il verso qualcuno) ma in realtà non sono tanto giovane da non ricordare molte ritualità e regole non scritte di una politica che è stata. Spesso la rimpiangiamo ma io, che sono ottimista e guardo sempre con fiducia al futuro, mi sforzo anche di vederne gli aspetti che dovremmo essere capaci di mettere da parte. Non sopporto, lo confesso, l’ipocrisia di quella regola che vuole le amicizie e le conoscenze ghettizzate e nascoste, o persino rinnegate, se queste stridono con le storie e le appartenenze politiche. Vi vedo una logica e persino un senso, certo, una logica e un senso che hanno probabilmente a che fare con il rispetto delle rivalità e delle passioni, della forza delle ideologie e delle idee. Ma, dico io, che rispetto ci può essere, per la gggente, dico, nel darsele di santa ragione di giorno e poi andare assieme a cena o all’aperitivo? Non è meglio, non è più coerente dire le cose come stanno e, poi, attenzione, dividersi sì, dividersi sempre, ma attraverso i modi, gli strumenti e le sedi della politica?".

In una lunga nota, Pierpaolo Pietrucci ha risposto al pungente comunicato di 'Globuli Rossi'. E lo ha fatto sottolineando come rivesta il ruolo di consigliere regionale, "l'unico di esplicita rappresentanza del comprensorio aquilano, prima volta nella storia della Regione che è stato eletto un solo consigliere dell'Aquila", ribadisce.

"Sono iscritto a un partito è vero, ho una storia che non mi sogno nemmeno di rinnegare, ma facendo il consigliere regionale (avendo un carico di responsabilità enorme) rispondo a un comunità e a un territorio, oltre che a tutta la regione. Serve forse spiegare che quella comunità e quel territorio vivono dal 2009 una fase storica particolarissima? Una fase storica che impone, io la penso così, la coesione delle istituzioni. I drammi sociali e del lavoro, i problemi della sanità, della cultura, le opportunità delle infrastrutture, la resilienza delle aree interne e il tentativo di rilancio nel contesto della ricostruzione di una città e di un territorio che devono capire dove andare".

Il sindaco dell’Aquila "va criticato e controllato quando sbaglia - aggiunge Pietrucci - sono il primo a dirlo, e chi sta all’opposizione in Consiglio comunale ha il mandato istituzionale preciso di farlo, attraverso gli strumenti e gli organi deputati, come la Quinta Commissione (stoccata ad Americo Di Benedetto, ndr), o pubblicamente. Ma il sindaco dell’Aquila è il primo cittadino della nostra città terremotata, il primo interlocutore per chi come me dalla Regione deve fare il bene dell’Aquila e del territorio, assieme agli altri sindaci. Lavorare con lui così come con gli altri sindaci, per me non è uno scandalo, come ovviamente non è uno scandalo consultare e confrontarsi con tutti gli attori e gli esponenti tecnici e istituzionali, con le parti sociali, con il comitato ristretto dei sindaci, come sto facendo da quando sono stato eletto in Consiglio regionale, assieme al vicepresidente della Giunta regionale. Poi viene sempre il tempo della politica, perché la politica preesiste a tutti noi, e ci divideremo. Ci dividerà la storia, l’approccio, le opinioni, le idee, l’amministrazione. Non ho paura degli scontri, credo di averlo dimostrato, ma gli scontri senza senso sono solo zuffe e falsità".

Ultima modifica il Lunedì, 20 Novembre 2017 17:03

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