Il Consiglio regionale dell'Abruzzo, con l'approvazione del progetto di legge cosiddetto "Milleproroghe", ha dato il via libera alla norma che impone lo stop fino al 31 dicembre 2021 all'apertura di nuovi centri commerciali, così come suggerito dal Consigliere regionale Lorenzo Berardinetti.
"Esprimo grande soddisfazione per l'accoglimento di questa mia proposta, condivisa a larga maggioranza, che ha come obiettivo principale quello di difendere e dare sostegno agli esercenti. Ampliando la durata della moratoria – ha dichiarato Berardinetti – le piccole imprese ottengono più garanzie e si stabilizza il quadro complessivo in una fase in cui il commercio è alle prese con una profonda ristrutturazione che interessa anche la stessa grande distribuzione. L'intento è stato, inoltre, quello di dare maggiori certezze nella programmazione anche in vista del testo unico regionale in materia di commercio, attualmente in fase di redazione".
"L'augurio - ha concluso Berardinetti - è quello di una nuova stagione per il commercio a partire da una più attenta regolamentazione in materia di orari e aperture nei giorni festivi e pre-festivi. L'ultra-liberalizzazione, che in teoria avrebbe dovuto rilanciare i consumi nazionali, non ha sortito l'effetto sperato, traducendosi in un eccezionale aggravio aggiuntivo per le PMI del commercio, in questi anni travolte dalla crisi. La totale liberalizzazione degli orari non ha fatto crescere i consumi, il Pil, e tantomeno l'occupazione, ma ha favorito esclusivamente il trasferimento di quote di mercato dal commercio urbano alla grande distribuzione organizzata, spesso espressione di società multinazionali. Regolamentare le aperture festive, introdurre una legge moderna che sia un giusto incontro fra le esigenze della distribuzione di città, dei consumatori e degli iper esistenti, senza l'obbligo di fatto di aprire ogni domenica come avviene oggi, vuol dire difendere l'identità italiana, che nulla ha a che fare con altre tradizioni dei negozi sempre aperti".
Cinque Stelle: "Una nostra iniziativa"
"Nel provvedimento milleproroghe in Commissione Bilancio è stato recepito l'emendamento che mi vede proponente e primo firmatario che vieta l'apertura di nuovi centri commerciali in Abruzzo. La maggioranza ha imposto il termine fino al 2021, è un primo importante risultato a salvaguardia delle piccole e medie imprese".
E' quanto afferma il Consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Domenico Pettinari.
"Ci fa piacere - prosegue Pettinari - che il consigliere Berardinetti lo apprezzi così tanto da dichiarare alla stampa che è stata una sua iniziativa, ma questa è una proposta del M5S. Fa un po' sorridere che gli "inesperti", come spesso la maggioranza ci appella, pongono proposte così sensate che addirittura vogliono attribuirsele loro". "Voglio sottolineare che questa misura del M5S - conclude Pettinari - darà una boccata di ossigeno alle tante attività commerciali presenti nei centri commerciali naturali delle nostre città costrette a sopravvivere con una crisi senza precedenti".
Il plauso di Confcommercio
"Confcommercio Abruzzo plaude all’approvazione del Progetto di Legge “Milleproroghe” con il quale è stato dato il via alla norma che in Abruzzo impone lo stop all’apertura di centri commerciali fino al 31 dicembre 2021 e ringrazia l’intero Consiglio Regionale ed in particolar modo il Consigliere Lorenzo Berardinetti che ne è stato il promotore".
A scriverlo, in una nota, è Confcommercio Abruzzo.
“Questa scelta è importante e perfettamente in linea con il contenuto delle premesse del Patto per L’Abruzzo a suo tempo sottoscritto – hanno dichiarato il Presidente e il Direttore Regionali di Confcommercio Abruzzo Roberto Donatelli e Celso Cioni - con la necessità di riequilibrare il sistema distributivo regionale che evidenzia una presenza patologica della Grande Distribuzione Organizzata rispetto ai valori nazionali e vede l’Abruzzo ai vertici di tale graduatoria".
"Come già evidenziato in più occasioni la nostra Regione ha già il primato nazionale ed europeo nel rapporto tra superficie di GDO (mq) ed abitanti: avere approvato tale norma vuol dire aver dato finalmente una risposta concreta ad una crisi che mette a rischio l’intero sistema distributivo del piccolo commercio abruzzese e migliaia di posti di lavoro a “costo zero” per le risorse finanziari regionali”.