"C'è una prima cosa concreta da fare immediatamente. Bloccare i rincari per i pendolari".
E' quanto afferma in una nota la senatrice del Partito democratico Stefania Pezzopane, che torna a parlare dei rincari scattati dal 1° gennaio sui pedaggi di A24 e A25.
"L'aumento pesa in maniera sostanziosa sui bilanci familiari" afferma la Pezzopane "e chi si muove su queste autostrade per motivi costanti di studio e lavoro non può sopportare l'aumento. Il Governo blocchi subito gli aumenti dei pedaggi autostradali per i pendolari e apra un confronto con le due regioni Abruzzo e Lazio sulla prospettiva complessiva. Perché anche le merci con l'aumento delle tariffe, subiranno aumenti inaccettabili. Ed ogni attività economica, commerciale e turistica subirà conseguenze".
"Le scelte fatte nel 2001 dal centrodestra" continua la senatrice "sono state devastanti. Allora governavano anche alla regione e nelle province. Non fecero nulla, avallarono quelle scelte che oggi tutti criticano. Invocavano il liberismo ed hanno dato una bella fregatura agli abruzzesi! Quelle furono scelte sbagliate che non hanno previsto nessuna protezione per l'utenza. E' necessario inoltre che l'Autorità dei Trasporti intervenga. E' inaccettabile che il tratto dell'autostrada A24 negli ultimi dieci anni abbia visto rincari del 100%. Solo i governi Renzi e Gentiloni hanno agito per bloccare gli aumenti, grazie alla battaglia fatta in Parlamento e di sindaci, sindacati e categorie. Quando abbiamo bloccato gli aumenti per tre anni in molti nemmeno se ne sono accorti".
"Quella coraggiosa decisione purtroppo è stata annullata dal Tar e dal Consiglio di Stato" prosegue la nota "E questi nuovi rincari sono insopportabili. Governo e gestore trovino intese diverse, ed il governo attivi una procedura di rescissione della convenzione. Inoltre si riveda la strana ed anomala previsione che vede Anas diretto ricevitore delle entrate derivanti dai pedaggi. Perché è Anas a ricevere somme che più opportunamente dovrebbero finire nelle casse del Ministero che in tal modo avrebbe anche un maggior marsine di manovra? Anche questo aspetto è da rivedere".
"Questa è un battaglia esemplare" conclude la senatrice "La faccio da anni, ora si stanno svegliando anche quelli che mi accusavano anni fa di fare una battaglia di retroguardia. Meglio tardi che mai! La battaglia va fatta su più livelli".