Un appello al sindaco di Sulmona Annamaria Casini a ritirare le dimissioni, presentate alla fine di dicembre per protestare contro la decisione del governo di dare il via libera alla realizzazione della centrale di compressione Snam, a servizio del contestato metanodotto Brindisi-Minerbio. E' arrivato dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso.
"Anch’io come te sono rimasto contrariato dalla decisione del Governo in merito alla conclusione del procedimento relativo alla centrale di compressione gas proposta dalla Snam a Sulmona. Conosci il mio pensiero, totalmente avverso ad un’ipotesi del genere: quella centrale non s’ha da fare! - le parole del governatore in una lettera aperta - Da tempo, stiamo lottando sullo stesso fronte con iniziative a tutti i livelli per scongiurare quello che sarebbe un attentato al territorio e alla salute di chi vi abita: ricorderai che come Giunta regionale abbiamo approvato ben quattro delibere (n. 500 del 29/7/2014; n. 597 del 23/9/2014; n. 623 del 7/10/2014 e n. 132 del 20/2/2015) per esprimere il nostro 'no' alla costruzione di quella struttura".
C'è ancora da lavorare insistentemente nei prossimi mesi, ha sottolineato D'Alfonso: "in settimana, ho programmato incontri con il sottosegretario Maria Elena Boschi e con i ministri Luca Lotti e Claudio De Vincenti. In questi colloqui non voglio avere accanto a me un qualsiasi funzionario dello Stato, ma voglio il sindaco di Sulmona eletto dai cittadini di Sulmona, un sindaco che sta portando avanti con tenacia e fierezza d’animo una battaglia in difesa delle prospettive della sua città".
D'Alfonso ha chiesto a Casini di rilanciare il suo impegno, "raccogliendo tutte le tue energie per assicurare la forza che occorre alla sfida giurisdizionale davanti al Tar del Lazio che faremo insieme, Comune di Sulmona, Comuni della Valle Peligna, Provincia di L’Aquila e Regione Abruzzo, avverso la delibera del Consiglio dei Ministri. Al riguardo abbiamo incaricato l’ufficio legale della Regione e il professor Vincenzo Cerulli Irelli, e questa mattina abbiamo anche fatto una riunione di merito, che ripeteremo sabato prossimo. Accanto alla battaglia giurisdizionale dobbiamo continuare una lotta politica ed istituzionale per far accadere nella maniera giusta quello che serve al sistema Paese difendendo il territorio di Sulmona. Sono convinto - ha aggiunto il presidente - che ci sia spazio per farlo ma non voglio ritrovarmi da solo a fare questa opera di convincimento. Nel recente passato, abbiamo vinto una sfida importante: quella contro la realizzazione della piattaforma Ombrina Mare, muovendo sul duplice piano giuridico e politico. È stato un successo ma non dobbiamo cullarci sugli allori; ora va conseguito quest’altro obiettivo".
Per queste ragioni, "ti chiedo di ritirare le dimissioni e di accompagnarmi agli incontri previsti in questa settimana e nelle prossime, sapendo che gli spazi per non perdere ci sono, ma esistono anche gli spazi per vincere", l'appello di D'Alfonso.
"Appello al buon senso" degli amministratori di centrodestra: "dimissioni sono state un errore"
"Come sindaci e amministratori del territorio appartenetenti all'area del centrodestra", scrivono in una nota congiunta i sindaci di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, Raiano, Marco Moca, Villalago, Fernando Gatta, Vittorito, Carmine Presutti, Campo di Giove, Stefano Di Mascio, Corfinio, Giovanni Presutti, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Sulmona Elisabetta Bianchi, e il capogruppo del centrodestra al Comune di Anversa degli Abruzzi Gabriele Gianni, "riteniamo che non servano appelli e documenti, da firmare congiuntamente, con i quali chiedere al sindaco di Sulmona Annamaria Casini di ritirare le dimissioni firmate qualche giorno fa a seguito della deliberazione della Presidenza del Consiglio dei ministri sulla centrale Snam a Sulmona. Sono solo un artificio mediatico fine a se stesso, chiaramente interpretabile alla stregua di un mero espediente per fare uscire il sindaco di Sulmona dall'impasse politico e decisionale seguìto alla scelta delle sue dimissioni".
Del resto, che la mossa del primo cittadino di Sulmona non potesse sortire effetto alcuno, al di là del clamore iniziale suscitato sulla stampa, "è parso fin da subito evidente a tutti - l'affondo degli amministratrori - anche a quei sindaci che inizialmente sembravano propendere per identica scelta e che invece sono rimasti poi saldamente al loro posto".
"L'unico appello che ci sentiamo responsabilmente di rivolgere ad Annamaria Casini è quello del buon senso: decida in autonomia cosa fare, magari prendendo finalmente atto che le dimissioni sono state un errore, pur giustificato dall'emotività del momento che ci siamo sforzati di comprendere tutti. E se decide di ritirarle, ponendo fine a voci e ipotesi disparate, indichi chiaramente la strada a partire dal ricorso affidato al professor Alfonso Celotto, sulle cui modalità attendiamo ancora la comunicazione concordata, fermo restando che, come detto, riteniamo sia da preferire la strada del ricorso congiunto dei Comuni e non quella di più ricorsi separati. Se poi decide altro, lo faccia sempre in piena autonomia e coscienza".
È tempo di prendere iniziative concrete nel pieno delle prerogative istituzionali, "con convinzione e nell'interesse del territorio. Basta con le strategie fini a se stesse".