Lunedì, 29 Gennaio 2018 12:54

Elezioni, centrodestra in subbuglio. Biondi: "Scelte irrispettose per L'Aquila"

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Centrodestra abruzzese sul piede di guerra.

Da Roma, sono arrivate in nottata le liste di candidati in vista delle politiche del 4 marzo, con scelte che stanno mettendo in subbuglio i partiti.

Fuori a sorpresa Fabrizio Di Stefano, certo di una candidatura sul collegio uninominale Chieti – Sulmona: al suo posto l’assessora comunale di Chieti Emilia De Matteo. Catapultati su seggi contendibili Gaetano Quagliariello, se la giocherà sul maggioritario L’Aquila – Teramo per il Senato, e Gianfranco Rotondi, sul proporzionale Chieti – Pescara per la Camera dei Deputati; Paola Pelino sarà in lizza sul proporzionale L’Aquila – Teramo per la Camera, col vicesindaco dell'Aquila Guido Quintino Liris in seconda posizione.

Sul collegio unico regionale per il Senato, invece, via libera al coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano.

Altra sorpresa: sarà in campo la sindaca di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, sul collegio maggioritario per il Senato Chieti – Pescara.

Oltre che il chietino, in subbuglio ci sono l’aquilano e la Marsica che non avranno esponenti politici su seggi maggioritari, quelli, cioè, che dovrebbero essere espressione dei territori. 

Anzi, sul collegio maggioritario per la Camera dei Deputati L’Aquila – Marsica – Alto Sangro è stato catapultato un pescarese, Antonio Martino, figlio di Carmine, storico segretario di Franco Marini, imprenditore che, in passato, ha partecipato alla Leopolda di Matteo Renzi.

“Credo sia irrispettoso per la storia e le necessità di questa città che non si sia trovata la possibilità d’individuare un candidato espressione del territorio nei collegi uninominali”, l’affondo del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. “Quella che poteva essere una cavalcata vincente – ha sottolineato - rischia di essere compromessa”; poi, l’amara sferzata: “corriamo il rischio che non ci siano più distinzioni tra i partiti, a breve”, in riferimento alla candidatura di Martino decisa da Forza Italia.

E se il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale Giorgio De Matteis – ribadendo che L’Aquila merita di più e di meglio – ha fatto intendere che il centrodestra locale potrebbe remare contro le candidature imposte da Roma, “non ci faremo prendere a schiaffi – le sue parole – ricordate come vennero trattati Masci e De Laurentiis quando vennero imposti, rimasero a casa”, il sindaco del capoluogo ha tenuto a rassicurare sul fatto che “faremo campagna per il centrodestra, in modo convinto: abbiamo bisogno di avere un riferimento governativo solido – ha ribadito – e in linea con le amministrazioni comunali di L’Aquila e Avezzano. Certe scelte, però, ci complicano davvero le cose”.

Poi, un accenno al siluramento di Fabrizio Di Stefano: “Credo sia un’ottima persona, e sarebbe stato un ottimo candidato: è uno dei pochi parlamentari uscenti che ha mantenuto un collegamento solido col territorio. Potrei parlare di tante altre persone, comunque, che si ritrovano improvvisamente fuori dai giochi e che avrebbero potuto dare tanto al centrodestra abruzzese: penso a Gianni Chiodi, Paolo Gatti, Lorenzo Sospiri”.

Riguardo al suo partito, Fratelli d’Italia, Biondi ha tenuto a sottolineare che “si è dimostrato legato al territorio: sull’unico seggio che ci è spettato, a Pescara, abbiamo candidato Guerino Testa, ex presidente della Provincia. Non ci sono catapultati, e non ce ne saranno nei listini proporzionali: si è data risposta ad un percorso di militanza e impegno di persone che hanno tirato la carretta anche in tempi di vacche magrissime”.

Ultima modifica il Lunedì, 29 Gennaio 2018 13:14

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