Sabato, 10 Febbraio 2018 15:16

D'Alfonso sui rincari autostradali: "Fiduciosi su ricorso alla Consulta"

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"Intendiamo intervenire non soltanto sui pedaggi futuri, che non debbono essere più aumentati oltre il sostenibile, ma vogliamo colpire anche gli aumenti impazziti, deliberati da sentenza del Consiglio di Stato, francamente insostenibili per l’utenza non solo abruzzese. Per queste ragioni, abbiamo fatto ricorso alla Corte Costituzione che si pronuncerà il 22 maggio, e sono sicuro determinerà con argomenti fortissimi e assolutamente resistenti ad ogni controdeduzione, per fare sì che i canoni di concessione, quelli che dall’Abruzzo vanno nella fiscalità generale, vengano dedicati a favore degli abruzzesi comprimendo la parte impazzita d’aumenti che non è giusto i consumatori e i pendolari debbano sostenere con le proprie tasche".

Lo ha detto il presidente della Giunta regionale Luciano D'Alfonso che stamane, in conferenza stampa, si è detto fiducioso sul pronunciamento dell'alta Corte: "dico che abbiamo ragione di vincere poiché i giuristi che ci stanno seguendo, in particolare l’illustre professor Cerulli Irelli, mi fanno ritenere, e mi fanno sperare, che abbiamo molti argomenti per prevalere: ce ne sono almeno due che sarei capace di rappresentare anch'io innanzi alla Corte".

D'Alfonso ha ribadito che deve esserci un "numero che non va valicato per gli aumenti", e cioé il 2% più i costi dell’inflazione: ogni anno, "è questo che al massimo si può determinare", le sue parole.

Accanto all’iniziativa davanti alla Corte Costituzionale, "lavoriamo per una nuova norma che stabilisca, per esempio, un limite invalicabile, un rapporto migliore tra gestore e utenza, un controllo più adeguato e un piano economico finanziario che permetta alle autostrade di essere in sicurezza per sempre, senza mai sorprese" ha assicurato il governatore; "ci impegneremo anche per fare in modo che la vigilanza ministeriale non produca la sorpresa di un decreto che validi aumenti che sono oltre la soglia della sostenibilità. E si è lavorato - ha aggiunto D'Alfonso - nella direzione di un confronto politico e istituzionale: dal 5 di marzo al 22 maggio c’è lo spazio, se si vuole, per produrre una norma che consenta anche all’Abruzzo di avere accesso al sistema autostradale senza questo impazzimento di tariffe".

D'Alfonso ha ringraziato i sindaci che si sono battuti "e che hanno creato fertilità nella pubblica opinione parlamentare: vedo disponibilità a produrre una norma che intervenga anche nel rapporto concessorio". Intanto, ha rivendicato che "Regione Abruzzo, come in altre occasioni, ha dimostrato di avere giudizio e capacità di valutazione autonoma: nonostante l’allineamento istituzionale con il Governo della Repubblica abbiamo fatto ricorso davanti la Corte Costituzionale ponendo il problema che i canoni di concessione che gli abruzzesi generano, pari a 56 milioni di euro, non vadano a finire nella fiscalità generale ma debbano servire per comprimere gli aumenti autostradali in danno, oggi, degli abruzzesi".

Ultima modifica il Sabato, 10 Febbraio 2018 16:01

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