Il Sindaco pacifica. Anche se il primo cittadino in questione è Massimo Cialente, che ci ha abituato in questi anni a buttare, al contrario, benzina sul fuoco. Stamane in conferenza stampa, assieme all'assessore alle opere pubbliche Alfredo Moroni, il Sindaco ha ribadito che non c'è nessun problema interno alla giunta, in riferimento alle parole dell'assessore al bilancio Lelio De Santis, che sabato aveva parlato di una gestione dilettantistica del Progetto CASE da parte del Comune dell'Aquila.
"Vorrei chiarire che De Santis non ha ereditato la delega dal sottoscritto – ha evidenziato Moroni – la delega che gli è stata recentemente assegnata è finalizzata ad acquisire e riscuotere le risorse economiche necessarie alla gestione dell'enorme patrimonio delle CASE, il mio assessorato si occupa invece della manutenzione". Moroni ci tiene a sottolineare che la polemica scatenata sabato dal titolare al bilancio non era un'accusa nei suoi confronti: "De Santis ha fatto riferimento a problemi e disfunzioni di carattere tecnico, dovuti a errori di chi ha letto i contatori". Neanche Cialente ha dubbi: "La giunta va benissimo – afferma con fermezza – c'è stato un problema tecnico. Non abbiamo trovato figure specializzate nella lettura dei contatori, come ad esempio possiede la Gran Sasso Acqua. Alcuni contatori sono stati sabotati, altri sono difficili da leggere, è complicatissimo. Ciascun contatore, a seconda del pulsante che si schiaccia, fornisce un valore. C'è stata una vera e propria difficoltà di approccio rispetto al tipo di apparecchiatura". Ed è proprio in questo passaggio che Cialente chiarisce, secondo la propria visione, il 'dilettantismo' di cui ha parlato nei giorni scorsi Lelio De Santis.
La rimodulazione organizzativa degli uffici che si occupano del Progetto CASE abbraccia le competenze di tre assessorati: assistenza alla popolazione (Pelini), settore finanziario (De Santis) e gestione del patrimonio comunale (Moroni). In seguito a una proposta di Cialente e attraverso una delibera di giunta è stata creata una nuova delega che capeggia un ufficio intersettoriale, affiancato dalle municipalizzate Sed (per quanto riguarda la 'bollettizzazione' delle utenze) e Asm (per il rilievo dei consumi). Insomma, l'affaire della gestione dell'immenso patrimonio ereditato dalla Protezione Civile è tutt'altro che semplice. Da qui l'idea di individuare il dipendente comunale Livio Stefanucci come responsabile del procedimento per la riscossione delle somme dovute, e di arricchire l'ufficio preposto con dipendenti provenienti dal settore finanziario e un'impiegata 'prestata' dal settore assistenza alla popolazione.
In riferimento all'attacco dell'assessore regionale Gianfranco Giuliante, proprio in relazione alle presunte rotture all'interno della giunta comunale, Moroni ci va giù duro e parla di macchina del fango: "Finora ho tenuto un profilo basso e non ho mai risposto alle polemiche. E' in moto una macchina del fango nei miei riguardi, forse perché ho dato disponibilità al mio partito di candidarmi alle regionali. Certo, nel caso in cui dovessi correre alle elezioni, non mi confronterò con Giuliante, che dal momento in cui non c'è il listino, è un uomo finito, perché non ha mai preso neanche un voto. Non è mai stato eletto neanche in un'assemblea di condominio e per L'Aquila non hai mai fatto nulla". Polemico con l'esponente di Forza Italia è anche Cialente: "Dovrebbe guardarsi prima in casa propria – tuona il primo cittadino – il centrodestra ricorda solo quello che gli fa comodo. Ricordo che noi stiamo ospitando in CASE e MAP anche i cittadini delle case classificate B di proprietà dell'ATER, che dovrebbe iniziare a pagare l'ospitalità che il Comune sta dando a questi cittadini". Le famiglie, ora residenti delle CASE e MAP, che vivevano negli edifici popolari di proprietà regionale sono più di cento.
Il Sindaco annuncia la mano dura contro chi non rispetta le regole: "Chiediamo ai cittadini di collaborare – afferma – dopo quattro anni il Progetto CASE è diventato un servizio ai cittadini che necessita di determinate regole. L'80% dei residenti ha risposto al censimento, a fronte di un 20% che non lo ha fatto. Ora saremo costretti a rincorrere uno per uno chi non ha risposto, e manderemo loro lettere di sfratto, perché non è possibile andare avanti così". In realtà, però, secondo la legge sui procedimenti amministrativi (l. 241/1990) la pubblica amministrazione non può chiedere al cittadino dati di cui è in possesso. Quindi, se le lettere di sfratto dovessero partire veramente, sarebbe giuridicamente controversa la faccenda. In ogni caso Cialente ci tiene a ribadire che è stato messo in piedi un sistema di regole che bisogna rispettare: "Gli affittuari prima del sisma pagavano un affitto, c'è una differenza però tra gli affittuari di case E, che abitano oggi nelle strutture comunali, rispetto a chi pagava un affitto in case classificate A e B. E' giusto che si paghi. Poi, con chi è rimasto nelle CASE più del dovuto e ha fatto il furbo, non avremo pietà". Un annuncio di guerra da parte del Sindaco, che fa eco ai tanti avvisi annunciati durante gli ultimi mesi anche dall'assessore all'assistenza alla popolazione Fabio Pelini.
Passare da un'ipotetica crisi di giunta all'accusa di incompetenza tecnica nel leggere un contatore del gas, ce ne passa. Il dato di fatto è che – sembra evidente – l'enorme patrimonio del Progetto CASE e dei MAP rappresenta un affare ingestibile dalla macchina amministrativa comunale. E' un dato di cui tutta la comunità aquilana dovrà tenere conto nei prossimi anni.