“Il mio è un profilo politico, certo, faccio politica per passione da anni, ma ho sempre continuato a lavorare per l’azienda multinazionale LFoundry, impegnata nel settore dei semiconduttori, che mi ha permesso di avere una formazione tecnica. Ho lavorato per alcuni progetti all’estero, sempre con la voglia di rientrare in Italia per mettere a servizio del mio territorio le competenze e l’esperienza maturata”.
Si presenta così Lorenza Panei, candidata del Partito Democratico alla Camera dei Deputati sul collegio uninominale L’Aquila/Marsica/Alto Sangro.
Panei è presidente di Aciam, la partecipata dei rifiuti che opera in 48 comuni della Marsica: “è stato il mio primo incarico politico; quando sono arrivata in azienda, nel 2013, la situazione economica non era affatto tranquilla e i dipendenti correvano il rischio della cassa integrazione: in tre anni e mezzo, siamo arrivati a ridistribuire gli utili tra i comuni soci. Quando una comunità politica mette le migliori persone di cui dispone a servizio della comunità indovina la ricetta del successo”, le parole di Panei. Che rivendica il suo essere un politico con competenze tecniche manageriali: “Dobbiamo uscire dai vecchi schemi che hanno portato ad avere un buon 35-40% di elettori indecisi o che non andranno a votare. E’ un fallimento per tutti”.
L’Aquila e la Marsica – ha sottolineato Panei, tornando alla sua candidatura sul collegio uninominale – “hanno un limite relazionale che non ci ha mai aiutato a porci come un unico territorio; un campanilismo accentuato che ci ha impedito d’ottenere ciò che altri territori della Regione hanno ottenuto in questi anni”; e sul concetto di territorio come entità unica, spiega: “ho portato sempre all’attenzione dei politici aquilani i riflessi del terremoto del 2009 sulla Marsica: nei comuni, si erano sviluppate piccole e medie imprese molto legate alla città capoluogo e che, all’indomani del sisma, non hanno più lavorato”.
A domanda sui problemi che attanagliano la provincia e che andrebbero risolti con fermezza, Panei non ha dubbi nell’indicare il nodo delle infrastrutture: “dobbiamo rivedere urgentemente le esigenze e le soluzioni infrastrutturale per supportare gli investimenti che si stanno indirizzando sul territorio”, spiega nell’intervista a news-town: "penso al polo farmaceutico dell’Aquila, alla sperimentazione sul 5G. Non vanno realizzate opere faraoniche: abbiamo l’urgenza di efficientare le infrastrutture esistenti; per esempio, il centro intermodale di Avezzano, incrocio ferroviario e stradale con Pescara, Ancona, Napoli fino al porto di Ortona. Dobbiamo permettere alle merci e agli uomini di spostarsi con costi e tempi standard europei”.
Altra priorità è il lavoro: “vanno mantenuti innanzitutto i livelli occupazionali attuali; personalmente, mi sono trovata a vivere una crisi aziendale, so cosa significa, accanto a LFoundry c’è la Cartiera che ha vissuto una crisi altrettanto importante, risolta col valido intervento del Governo. Una opportunità importante è fornita dalle norme che l’esecutivo Gentiloni ha approvato in tema di zone economiche speciali: ad Avezzano, per esempio, è fondamentale impegnarci affinché la città rientri in una zona speciale, renderebbe il territorio attrattivo per gli investimenti”. Non solo. “Dobbiamo approfittare delle opportunità che ci offre l’ambiente in cui viviamo: per evitare lo spopolamento dei borghi del territorio, vanno promossi e valorizzati i beni naturali, storico e artistici di cui disponiamo, lavorando su un modello turistico che possa riqualificare le aree interne, formando i giovani che intendono investire nel settore”. Con una proposta ulteriore, “la riduzione o l’esenzione dei pedaggi per i residenti dei piccoli centri”.
Dunque, una stoccata al candidato del centrodestra sul collegio L’Aquila/Marsica/Alto Sangro, Antonio Martino, imprenditore di Torre dei Passeri. Pur non nominandolo, Panei ribadisce che “il territorio devi conoscerlo, per potertene prendere cura”.