A Avezzano scatta l'anatra zoppa.
Il Consiglio di Stato ha infatti confermato la sentenza con cui il Tar dell’Aquila aveva accolto il ricorso elettorale presentato dal centrosinistra in merito all'esito delle amministrative dello scorso anno.
La sentenza del tribunale amministrativo aveva riconosciuto il premio di maggioranza alle liste che componevano la coalizione del candidato Gianni Di Pangrazio (sconfitto al ballottaggio da Gabriele De Angelis) assegnando a quest'ultima 13 seggi in consiglio comunale contro i 9 del centrodestra.
Per effetto della decisione del Consiglio di Stato, il sindaco Gabriele De Angelis non ha più la maggioranza.
La riassegnazione dei seggi avverrà in base a un metodo proporzionale puro, a seconda, cioè, dei voti presi da ciascuna lista. Per la sostituzione dei consiglieri sarà nominato un commissario ad acta.
“Ci siamo battuti per far rispettare il voto degli elettori avezzanesi che avevano scelto il nostro programma per la città" ha detto Gianni Di Pangrazio al quotidiano digitale Terre Marsicane "Avevamo ragione nel dire che la legge non era stata rispettata, ma è stata fatta giustizia".
De Angelis dovrà decidere cosa fare, se dimettersi (aprendo la strada a nuove elezioni) o continuare a governare sperando, magari, in qualche accordo con l'opposizione per un appoggio esterno.
Il primo cittadino, tuttavia, aveva più volte ripetuto, nei mesi scorsi, che, in caso di sentenza a lui sfavorevole, avrebbe rassegnato le dimissioni.A
Anatra zoppa più vicina anche all'Aquila?
La domanda che si fanno in molti, a questo punto, è se la sentenza del Consiglio di Stato avrà dei riflessi anche sul caso dell'Aquila.
Com'è noto, infatti, anche all'Aquila è stato fatto ricorso in merito all'esito delle elezioni dello scorso anno, quelle che hanno visto la vittoria al ballottaggio di Pierluigi Biondi contro il candidato del centrosinistra Americo Di Benedetto.
Quest'ultimo, insieme a un gruppo di consiglieri eletti e non eletti, ha chiesto e ottenuto al Tar il riconteggio delle schede di 11 seggi. Secondo i ricorrenti, alla coalizione di centrosinistra mancherebbero solo 41 voti per superare la soglia del 50% + 1 dei voti validi (voti di lista + voti al candidato sindaco) e arrivare al premio di maggioranza, che significherebbe anatra zoppa.
L'avvocato Claudio Verini, che ha scritto il ricorso, è convinto che la sentenza del Consiglio di stato sia, a livello giurisprudenziale, un precedente favorevole: "La decisione del Consiglio di Stato" dice Verini a NewsTown "risolve in via definitiva il secondo degli argomenti giuridici sottoposti allo scrutinio del Tar; il primo è quello attinente all'errata attribuzione di almeno 41 schede scrutinate e il secondo, il cui rilievo si verificherebbe solamente laddove fosse operato il recupero di 41 voti in favore delle liste del centrosinistra, è quello dell'applicabilità del meccanismo elettorale che impedisce l'attribuzione del premio di maggioranza, questione oggi evidntemente non più in discussione".