Giovedì, 22 Febbraio 2018 11:01

Palumbo a Martino: "L'Aquila non ha bisogno di imbonitori". Morelli: "Parla di cose che non conosce"

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"Antonio Martino, pescarese catapultato da Forza Italia nel collegio aquilano per le elezioni alla Camera, non sa, poverino, che le promesse ad effetto sui 'primi 100 giorni' evocano alla mente degli aquilani quelle già fatte in campagna elettorale dall'attuale amministrazione comunale, ancora oggi, purtroppo, totalmente disattese. Martino però, inconsapevole di tutto il lavoro fatto in questi anni in città, si spinge oltre propinando agli elettori aquilani una proposta, secondo le sue intenzioni probabilmente ad effetto, che appare invece come un collage confuso di argomenti '4.0' di cui evidentemente ha scarsa conoscenza".

L'affondo è di Stefano Palumbo, capogruppo del Pd al Consiglio comunale dell'Aquila, all'indomani dell'annuncio di Martino che si è impegnato, qualora eletto, a "depositare una proposta di legge entro i primi 100 giorni della nuova legislatura affinché L’Aquila diventi la capitale dei ‘big data’ della sanità italiana grazie a tecnologie come il 5g".

Se è convinto della bontà della sua idea, la sfida di Palumbo, "sottoponga all'opinione dei cittadini il progetto di legge che intende depositare in parlamento in modo che gli stessi possano capire meglio cosa si nasconde dietro lo slogan di 'capitale dei big data della sanità italiana', su quale impianto normativo poggia la sua proposta, di quali coperture economiche necessita e quali ricadute occupazionali sul territorio ci si aspetta produca. L'Aquila non ha bisogno di imbonitori ma di gente disposta, con umiltà, a sostenere e migliorare i tanti progetti già in essere".

Martino non lo sa, prosegue Palumbo, "ma all'Aquila il tema della sanità è già al centro della sperimentazione 5G; l'E-Health è uno dei casi studio che abbiamo deciso di affrontare con il coinvolgimento della ASL L'Aquila-Sulmona-Avezzano, consapevoli dei benefici di cui l'azienda sanitaria potrà godere dall'acquisizione di strumenti innovativi che, nel futuro prossimo, rivoluzioneranno il rapporto tra sanità e paziente e conseguentemente trasformeranno l'erogazione dei servizi assistenziali. Le reti digitali diventeranno un veicolo in grado di abilitare numerose applicazioni, tra cui il monitoraggio remoto dei pazienti attraverso dispositivi medicali indossabili, l'interazione virtuale medico-paziente e la chirurgia robotica a distanza. Applicazioni che favoriranno l'auspicato decentramento dell'assistenza sanitaria dagli ospedali verso le case. In virtù di questo processo, i dati relativi ai pazienti diventeranno sempre più centralizzati, trasformando gli ospedali in piccoli data center e fornendo alle industrie e alle aziende informazioni utili per migliorare la qualità dei servizi sanitari".

Discorso completamente diverso è quello più generale, e che poco a che vedere con il 5G, legato alla realizzazione di data center, "argomento su cui è già stato fatto in passato un importante lavoro di studio e di approfondimento attraverso il coinvolgimento dei principali enti pubblici locali e il supporto delle migliori competenze locali sulla materia. Il 4 marzo archivierà, insieme a tante altre, anche la bizzarra proposta di Martino; fortunatamente per L'Aquila c'è chi invece continua, quotidianamente, senza la ricerca della facile ribalta mediatica, a lavorare con serietà su nuove, importanti e concrete opportunità che la sperimentazione 5G potrà offrire al nostro territorio".

A stretto giro la replica del coordinatore comunale di Forza Italia, Stefano Morelli: "Stefano Palumbo, attuale capogruppo del Pd ed ex assessore di un centrosinistra che è stato mandato a casa dal centrodestra dopo dieci anni di disastri della Giunta Cialente, parla con fare professorale di questioni che poco conosce", l'affondo; "Martino è un imprenditore di successo che nel campo dell'utilizzo dei dati sanitari guida una società leader in Italia".

"Palumbo non sa o fa finta di non sapere che Martino conosce perfettamente il panorama produttivo e di ricerca del territorio aquilano e di conseguenza le sue vocazioni - ha aggiunto Morelli - La proposta del nostro futuro parlamentare è stata fatta proprio considerando la sperimentazione del 5g, l'insediamento del centro di ricerca del colosso Zte, la presenza dell'università e la necessità di tornare a valorizzare l'ormai ex polo elettronico aquilano. Quindi, non si tratta di una promessa a effetto. Ci fa pensare che la critica, gratuita, arrivi da un esponente dem che, dal punto di vista professionale, deve ancora dimostrare tanto e che, come ex assessore, aveva proprio la delega alle nuove tecnologie, tematiche sulle quali non ha lasciato alcuna traccia concreta".

Ultima modifica il Giovedì, 22 Febbraio 2018 16:58

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