"Le risultanze del comitato di sorveglianza dei fondi Fse e Fesr vengono, oggi, puntualmente confermate dalla specializzata testata Il Sole 24 Ore, che analizza ed evidenzia lo stato degli impegni di spesa delle regioni. Per l'Abruzzo emerge una situazione allarmante riguardo i ritardi sulla spesa e sulla rendicontazione. Gli effetti di tale situazione possono portare al primo disimpegno fissato al 31 dicembre 2018".
A dichiararlo sono i consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri.
"L'Abruzzo si pone tra le ultime regioni per l'alto rischio del disimpegno automatico: fondo sociale (FSE) 38.04 % di un obiettivo di spesa (Target N+3) fissato in 13,4 milioni di euro, ancora più grave e inqualificabile è la situazione sul fondo di sviluppo regionale (FERS) dove addirittura si arriva al 60,04%, di un obiettivo di spesa (Target N+3) fissato in € 30,1 milioni di €. Peggio di noi solo Sicilia e Valle d'Aosta".
Febbo e Sospiri definiscono "inutili, puerili e inqualificabili le giustificazioni rilasciate dall'Autorità di gestione, nonché direttore generale Vincenzo Rivera, che ricopre incarichi sui cui titoli stiamo ancora verificando, subentrato ai dimissionari Gerardis, Savini e Di Rico. Infatti, lo stesso Rivera da mesi e mesi sostiene le stesse cose, ripetute anche in Commissione di Vigilanza dove è stato convocato per due volte, sempre su questo argomento. C'è da chiedersi se la sua poca esperienza nella gestione dei fondi comunitari è anche una diretta conseguenza".
La realtà è che l'attività amministrativa e gestionale della Regione – proseguono Febbo e Sospiri - è stata totalmente esautorata dalla politica e da un uomo solo al comando, che "ha ingerenze su procedure UE ben determinate, per cui si emettono bandi per tacitare il mondo economico, ma non si assegnano fondi (ovvero non si stilano graduatorie definitive) e nei pochi casi di liquidazione, non si riesce a fare rendicontazione. Ecco perché tutti i dati economici regionali sono in controtendenza rispetto ai dati nazionali e soprattutto del meridione, dove l'Abruzzo è inserito. Lo stesso accade per il FEARS (agricoltura) i cui dati, sempre negativi purtroppo, sono stati pubblicati pochi giorni fa dal MIPAAF. C'è da sottolineare che i fondi europei 2014 – 2020 (FSE, FERS e FEARS) tra quota UE, nazionale, regionale e dei privati sviluppano economia per circa 1,8 miliardi di euro, che sono risorse vere, reali, liquide e spendibili, rispetto ai fantamilioni di D'Alfonso (chiacchiere, spot e delibere 'tarocche')".
"Una regione come l'Abruzzo – concludono Febbo e Sospiri - che risente ancora di un bilancio deficitario bloccato da disavanzi pregressi enormi, deve rivolgere la propria attenzione su queste risorse, anche alla luce dei tanti e ripetuti tagli dei trasferimenti del Governo nazionale. Il precedente Governo regionale aveva lavorato i tal senso, ed infatti la nostra regione si collocava al primo posto di una graduatoria nazionale con una spesa pari al 76,9%, vedi articolo allegato del 23 luglio 2013. Sarà compito del prossimo (ed imminente) Governo regionale porre rimedio a tale disastro e sarà, per il centrodestra, impresa ardua".