Lunedì, 05 Marzo 2018 12:27

Abruzzo, 3 voti su 4 a M5S-Centrodestra. Di Matteo chiede dimissioni D'Alfonso

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L'esito delle elezioni politiche, con la disfatta del Pd e del centrosinistra, comincia ad avere le prime ripercussioni anche a livello locale.

Come prima cosa, va detto che in Abruzzo il crollo della sinistra è stato ancor più rovinoso che nel resto d'Italia. M5S e centrodestra rappresentano tre elettori su quattro.

Lo spoglio provvisorio delle schede alla Camera nel proporzionale dicono Cinque Stelle al 37,5%, centrodestra al 36,7% (totale 74,2), con la Lega che raggiunge il 14,6%.

Il Pd si attesta per ora al 14,4%, nonostante il traino della Giunta Regionale a guida democratica.

Sotto la soglia del 3% Leu (di poco superati nel maggioritario pescarese), 1,4% per Potere al Popolo, 1,1% per Casapound.

Nel maggioritario pescarese super affermazione del deputato uscente M5S Andrea Colletti che stacca di nuovo il biglietto per la Camera con in 38,4%, 4 punti sopra il candidato unitario del centrodestra Guerino Testa.

Di Matteo chiede dimissioni D'Alfonso

L'assessore regionale alle Opere pubbliche Donato Di Matteo chiede le dimissioni di Luciano D'Alfonso: "Il risultato del Pd e del centrosinistra in Abruzzo è stato più negativo di quelle che potevano essere le previsioni e del risultato nel Paese, e per questo credo che il presidente della Regione D'Alfonso abbia un'unica strada che è quella delle dimissioni per lanciare un segnale di serietà dopo la sconfitta, dando dimostrazione di umiltà e di coerenza di fronte a questi risultati".

"Questo è il risultato figlio - ha detto ancora Di Matteo - di chi ha governato con arroganza la Regione. È stata sbagliata l'impostazione perché non si capito quale è il ruolo dell'amministratore regionale e oggi ne paghiamo le conseguenze con una sciagura a livello politico".

Stefania Pezzopane: "Colpo storico contro Pd Renzi"

"Il Partito Democratico subisce un arresto storico, un colpo storico: è un risultato drammatico a livello nazionale. A livello regionale avvertivo un forte distacco, una rabbia nei confronti del Partito Democratico di Renzi, una rabbia a volte talmente profonda da non riuscire a risolverla: E questa rabbia non ha trovato soluzione, è diventata voto di protesta e voto di rifiuto contro il Partito Democratico e contro Renzi".

Lo ha detto la senatrice Stefania Pezzopane (Pd) commentando l'esito delle elezioni.

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