Sabato, 10 Marzo 2018 18:16

Regionali Abruzzo, ora Noi con Salvini punta a scegliere il candidato presidente

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Noi con Salvini Abruzzo vuole sfruttare il momento magico che sta vivendo dopo le vagonate di voti (49 mila) raccolte alle elezioni del 4 marzo.

Il partito, per bocca dei coordinatori provinciali e del coordinatore regionale Giuseppe Bellachioma (uno dei tre parlamentari eletti, insieme all'aquilano Luigi D'Eramo e a Alberto Bagnai), punta a capitalizzare le percentuali in doppia cifra ottenute appena sei giorni fa (oscillanti tra il 13 e il 17% ma con punte oltre il 20%) mettendo nel mirino le elezioni regionali, che si svolgeranno da qui a un anno.

I salviniani vogliono battere il ferro adesso che è caldo: invocano le dimissioni di D'Alfonso (eletto al Senato) da presidente, pretendono il ritorno immediato alle urne e lanciano messaggi agli alleati di centrodestra chiedendo di poter scegliere il candidato della coalizione alla poltrona di governatore.

I toni sono ancora quelli un po' ovattati delle trattative ma gli intenti sono più che espliciti: "Rimaniamo con i piedi piantati per terra" dice Bellachioma "ma ci sembra una richiesta giusta, alla luce del risultato ottenuto. Vogliamo essere considerati e partecipare alle elezioni regionali da protagonisti e non da comparse. Nei prossimi giorni chiederemo di convocare un tavolo con tutti gli alleati del centrodestra. Non faremo le barricate ma diremo basta alle vecchie logiche per cui chi c'era prima ha una specie di diritto di primogenitura".

Messaggio ribadito anche dal coordinatore della provincia dell'Aquila Emanuele Imprudente: "Abbiamo ottenuto un risultato straordinario, il migliore del Centrosud. All'Aquila siamo passati dal 7% delle amminisrative dello scorso anno al 17,4%, segno che qui è stata premiata anche l'azione di governo che stiamo portando avanti insieme al sindaco Pierluigi Biondi. Siamo la forza trainante della coalizione, senza di noi il centrodestra non avrebbe vinto con Martino in questo collegio".

Luigi D'Eramo (primo aquilano di centrodestra eletto al parlamento dal 2001) osserva che, grazie alla vittoria dello scorso anno all'Aquila e a quella del 4 marzo, potrà nascere "un collegamento tra il capoluogo e il governo centrale per poter affrontare in maniera più concreta tutte le tematiche relative alla ricostruzione. Non dovremo più andare a Roma con il cappello in mano o sperare che scenda dall’Emilia la sottosegretaria De Micheli".

Sempre D'Eramo lascia intendere che saranno le aree interne, dove Noi con Salvini ha toccato punte del 29%, il vero ago della bilancia in vista delle regionali: "Rispetto alle prossime scadenze elettorali questa provincia sarà determinante per la vittoria del centrodestra. D'Alfonso non pensi di sfruttare i tecnicismi dei regolamenti parlamentari per continuare a mantenere il doppio incarico. Deve dimmetersi domani mattina e gli abruzzesi devono poter tornare subito alle urne perché se così non fosse ci ritroveremmo a essere governati da un vice presidente (Giovanni Lolli, ndr) non eletto dal popolo, sullo stile di Renzi. E di queste persone ne abbiamo le palle piene".

Ultima modifica il Sabato, 10 Marzo 2018 19:09

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