Matteo Salvini s'è preso il centrodestra.
L'opa sulla coalizione ha avuto successo, e lo strappo imposto ieri, col voto al Senato in favore di Anna Maria Bernini, ha avuto l'effetto di mettere all'angolo Silvio Berlusconi che, stamane, non ha potuto far altro che ritirare la candidatura di Paolo Romani e assecondare la decisione leghista di puntare forte su Maria Elisabetta Alberti Casellati, già componente del Consiglio superiore della Magistratura. Casellati è una berlusconiana di ferro, sia chiaro, e il suo nome sta a dimostrare la volontà di Salvini di non rompere col centrodestra; tuttavia, il leader del 'Carroccio' - pur riconoscendo un contentino al fu Cavaliere - ha voluto mostrare i muscoli, chiarire, cioé, che a guidare il centrodestra, di qui in avanti, sarà lui.
Una mezza rivoluzione, 24 anni dopo la discesa in campo di Berlusconi.
Salvini ha condiviso gli ultimi passaggi col Movimento 5 Stelle che, utilizzato Riccardo Fraccaro come nome da 'sacrificare' sull'altare di un finto passo incontro al centrodestra, aveva già deciso, in realtà, la candidatura di Roberto Fico alla presidenza della Camera, su cui c'era la piena convergenza dei leghisti; una scelta - quella di Di Maio - che si spiega in due modi: con la volontà, da una parte, di pacificare l'anima più di sinistra del Movimento, che si era contrapposta alla linea incarnata dal leader, e di far fuori dai giochi di governo, dall'altra, una voce critica e radicale in seno ai 5S.
Stamane, le votazioni erano ripartite alle 10:30 ma i deputati di Forza Italia non avevano partecipato alla prima 'chiama' della quarta votazione di Montecitorio: una mossa tattica in attesa di verificare la tenuta dell'accordo al Senato. Alla seconda 'chiama', invece, si sono presentati e hanno votato Fico. E nel momento in cui è stato raggiunto il quorum (fissato nella maggioranza dei presenti) è scattato un applauso. Al Senato, intanto, in terzo scrutinio arrivava l'elezione di Casellati, la prima donna presidente nella storia repubblicana.
Il resoconto finale di Montecitorio riferisce di 620 presenti e votanti (su 630), con 422 voti per Fico, 102 per Giachetti (il nome di bandiera del PD), 7 per Fraccaro, 3 per Brunetta, oltre a 5 dispersi, 60 schede bianche e 21 nulle; Casellati invece ha vinto con 240 voti, davanti a Fedeli 54 (scelta di rappresentanza dem), Calderoli (3), Pinotti (2), Segre (2), Gasparri (1), Romani (1) e Zanda (1) oltre a 14 schede bianche e una nulla.
Si è risolta così l'intricata elezione dei presidenti di Camera e Senato che, di fatto, apre alla suggestione di una possibile intesa di governo tra Salvini e Di Maio. "Anche questa è una giornata che non dimenticheremo mai", ha scritto il leader 5S su Instagram."Sono assolutamente felice, emozionato e orgoglioso che le Camere comincino a votare e della compattezza del centrodestra", le parole di Matteo Salvini mentre lo scrutinio non era ancora concluso e prima di far tappa a Palazzo Grazioli per un saluto a Berlusconi.