Questa mattina sul sito del Movimento 5 Stelle è stato pubblicato il così detto “contratto di governo” [puoi leggerlo qui], il documento che Luigi Di Maio vorrebbe mettere sul tavolo della trattativa con Lega e Pd per un accordo di governo.
La scrittura del documento era stata affidata due settimane fa a Giacinto della Cananea, professore di diritto all’Università di Roma Tor Vergata.
Della Cananea aveva il compito di trovare punti in comune tra i programmi di M5S, Lega e Pd, e inserirli in una bozza di possibile accordo, i cui dettagli avrebbero poi dovuto essere negoziati dalle forze politiche. In effetti, nella prima parte del documento sono messi in evidenza questi “punti di contatto”; nella seconda, invece, viene illustrato il programma vero e proprio, suddiviso in dieci “priorità”:
- Costruire un futuro per i giovani e le famiglie;
- Contrastare efficacemente la povertà e la disoccupazione;
- Ridurre gli squilibri territoriali;
- Sicurezza e giustizia per tutti;
- Difendere e rafforzare il Servizio sanitario nazionale;
- Proteggere le imprese, incoraggiare l’innovazione;
- Per un nuovo rapporto tra cittadino e fisco;
- Un Paese da ricostruire: investire nelle infrastrutture;
- Proteggere dai rischi, salvaguardare l’ambiente;
- Per un’amministrazione efficiente e trasparente, tagli agli sprechi.
Sia chiaro: i punti vengono elaboratori in modo assai superficiale, restano, in sostanza, piuttosto generici. Tuttavia, al punto 8 - Un paese da ricostruire: investire nelle infrastrutture - leggiamo che "ulteriori interventi condivisi dalle parti riguarderanno le infrastrutture relative al gas, relativamente al quale è essenziale la sicurezza degli approvvigionamenti".
Un tema che 'tocca' da vicino Regione Abruzzo che, con altre Regioni italiane, si sta battendo proprio avverso la realizzazione di una infrastruttura del gas, anzi, 'della infrastruttura del gas', il metanodotto 'Rete Adriatica Snam' che dovrebbe tagliare il Paese per 700 km, da Brindisi a Minerbio. Eppure, gli esponenti locali del Movimento erano in piazza sabato pomeriggio, a Sulmona, tra i manifestanti, per esprimere dissenso alla mega opera reclamando, con movimenti e comitati, che l'Italia investa, finalmente, sulle energie rinnovabili abbandonando, finalmente, i combustibili fossili.
"Il punto 8 del contratto dei Cinque Stelle, ovvero la previsione di ulteriori interventi sulle infrastrutture del gas, conferma la vocazione dell'Italia e dell'Abruzzo, dentro la cornice dell'Adriatico, come hub del gas nel Mediterraneo, a partire dal gasdotto Snam che attraverserà l'Abruzzo e Sulmona", ha sottolineato il deputato dem Camillo D'Alessandro, fino a qualche giorno fa consigliere regionale. "Ciò significa che sono confermati gli investimenti sulle infrastrutture del gas a terra e mare, e se ne prevedono ulteriori, dalla lettura del contratto, che riguarderanno inevitabilmente anche l'Abruzzo". Dunque, l'affondo: "I 'noisti' locali sono diventati realisti a Roma. È chiaro che nel programma essenziale il riferimento alle infrastrutture del gas assume valore e rilevanza. Si affretteranno a precisare, sostenendo magari che il contratto prevede anche il sostegno alla produzione di energie rinnovabili, e ci mancherebbe altro, ma il punto è che nel frattempo la verità è un'altra: si confermano scelte strategiche imposte da uno scenario internazionale e di fabbisogno energetico nazionale. Ritengo che il movimento di cittadini ed associazioni che animano da anni, con grande consenso, battaglie di tutela della vocazione della nostra Regione e che, probabilmente, hanno sostenuto in tanti il Movimento 5Stelle, debbano essere consapevoli di quale sia la verità".
La replica del Movimento. D'Alessandro "scambia lucciole per lanterne"
"Quando si vuole a tutti i costi dire qualcosa, si rischia di dire castronerie e fare brutte figure. E' quello che è successo a Camillo D'Alessandro che scambia lucciole per lanterne relativamente al contratto di Governo proposto dal M5S, e precisamente al punto 8, dove D'Alessandro facendo un enorme sforzo di fantasia legge un occhio favorevole a Snam. Ci siamo sempre dichiarati contro la centrale di spinta Snam di Sulmona e il tracciato del relativo gasdotto che attraversa ben 5 crateri sismici italiani. Pertanto ci fa sorridere l'accusa mossa dal neo deputato, che forse ancora non capisce bene le dinamiche del Parlamento".
Il punto 8 è composto da più frasi - sottolineano i pentastellati - che "spiegano senza dubbio che le priorità dello sviluppo di politiche del risparmio energetico, la produzione di fonti collocate al massimo grado della sostenibilità e il progressivo abbandono dei combustibili fossili sono per il M5S una priorità".