"Finalmente annunciamo una 'buona notizia'. L'Abruzzo conquista una posizione sull'avanzamento della spesa del Programma di Sviluppo Rurale. Siamo passati dal quart'ultimo posto (6,08%), al 31.12.2017, al terz'ultimo posto (7,06%) al 31.03.2018. Questo significa che siamo vicinissimi al disimpegno e alla restituzione di oltre 25 milioni di euro come certificato dal Ministero delle Politiche agricole (Mipaaf). Tutto questo mentre agli agricoltori del Consorzio Bonifica Centro arrivano le cartelle dei canoni consortili aumentati del 40%. Un incremento che mette in ginocchio l'agricoltura e il suo indotto".
Ad affermarlo i consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri.
"L'incompatibile D'Alfonso – hanno aggiunto Febbo e Sospiri - continua ad offendere gli abruzzesi e gli italiani forzando regolamenti, leggi e la stessa Costituzione italiana pur di rimanere su due poltrone con il solo intento di continuare a decidere da solo su tutto e tutti, causando danni enormi alla Regione e agli abruzzesi. È vergognoso che il mondo agricolo paghi la disorganizzazione e la sciattezza di questo governo regionale che, nascondendosi dietro i commissariamenti, grava lavoratori e imprenditori agricoltori con maggiori tasse. Come d'altronde è già accaduto anche per il Consorzio di bonifica Sud di Vasto dove i canoni aumentati due anni fa del 57% non sono stati abbassati nonostante le rassicurazioni e un contributo di 500 mila euro della Regione utilizzato per aumentare del 43% l'indennità al commissario, triplicare i rimborsi spesa e dispensare consulenze".
Stessa tragica situazione – hanno rimarcato Febbo e Sospiri – che riguarda il mondo delle piccole imprese, dell'artigianato e del commercio "che in questi anni non ha ricevuto beneficiato di contributo, bando o finanziamento regionale. Ricordiamo come la regione Abruzzo si attesta tra le ultime regioni italiane ad aver speso i fondi europei. Il 2 marzo scorso abbiamo richiesto al Direttore Vincenzo Rivera una copia della relazione della riunione sul POR FESR Abruzzo 2014-2020 e del POR FSE Abruzzo 2014-2020 svoltasi a Pescara il 22 febbraio. Ad oggi non abbiamo ricevuto nulla a riprova dei dati e dei giudizi fortemente negativi sull'andamento dei bandi relativi ai fondi europei confermato d'altronde in altre sedi da parte della Commissione europea e dalle tabelle pubblicate su autorevoli quotidiani nazionali".
Una confusione generale palpabile con l'ente Regione al quale mancano una guida politica, direttive ben precise dettate dai Direttori e dirigenti e un'incisiva organizzazione nei vari settori e dipartimenti. "Siamo di fronte ad una follia pura considerando che non abbiamo più gli assessori che decidono quali politiche adottare, il Direttore generale potrebbe non avere i titoli idonei per ricoprire quel ruolo e siamo in attesa di avere una risposta ad una nostra richiesta inviata il 5 aprile, visto che esiste anche una sentenza. Intanto il presidente D'Alfonso continua a sfornare in continuazione convenzioni sul Masterplan senza programmazione e copertura economica certa e gli amministratori accorti e diligenti si rifiutano di firmare ed impegnare le proprie casse per risorse ad oggi inesistenti, come ha fatto giustamente il Presidente della provincia di Chieti Pupillo. Sono anni che sentiamo annunci di risorse per la viabilità ma le strade sono ancora piene di buche e inaccessibili tant'è che la provincia dell'Aquila ha dovuto chiuderle".
Questo è il risultato di un caos generale – concludono Febbo e Sospiri – frutto di pasticci su pasticci, "soprattutto in questi ultimi mesi con un Presidente che si ostina a il ruolo di Governatore e Senatore. Ieri, l'ufficio legislativo, e non le minoranze, in maniera chiara e netta, ha decretato la sua incompatibilità nonostante il voto a maggioranza da parte della commissione elettorale. Siamo sicuri e certi che il voto di 16 contro 12 di ieri in Commissione è destinato a cambiare e mutare durante la seduta del prossimo consiglio regionale in programma giovedì prossimo dove non ci sarà più la maggioranza. Oggi di incolto vi è solo l'Abruzzo che per l'incoscienza di D'Alfonso e l'inettitudine della sua maggioranza rischia seriamente di portare la nostra regione in recessione".