Martedì, 08 Maggio 2018 14:29

Partecipate, Biondi sfida i partiti: incarichi in base alle professionalità

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Ed ora Pierluigi Biondi prova ad alzare il tiro, per uscire dalla situazione di impasse dove è stato ricacciato dalle spaccature in seno al centrodestra, alla vigilia della nomina dei presidenti delle aziende partecipate, uno dei motivi del contendere. 

Con una nota, il suo partito - Fratelli d'Italia - ha chiesto di "affidare gli incarichi in base alla professionalità e non all'appartenenza politica". In questo senso, FdI "non indicherà nessun nominativo": affida piuttosto il rispetto di questo principio al primo cittadino dell'Aquila "per effettuare le nomine di sua competenza".

E' chiaro come dietro alla nota firmata dal coordinatore comunale di FdI Michele Malafoglia ci sia proprio Pierluigi Biondi che, in queste ore di tensione, pur restando in silenzio ha inteso inviare un messaggio piuttosto chiaro alle forze di centrodestra, sfidandoli sul nodo, spinoso, delle partecipate. "Abbiamo promesso agli aquilani discontinuità con il passato, quando gli incarichi venivano lottizzati tra la cerchia degli esponenti e gli amici della maggioranza, e adesso vogliamo mantenere fede al nostro impegno", si legge nella nota; "la serietà che contraddistingue da sempre l'azione politica di Fratelli d'Italia si palesa anche nel modo di amministrare, applicando protocolli che mai nessun partito ha avuto il coraggio di applicare prima". E ancora: "da circa un anno siamo impegnati a far ripartire la città, questo deve accadere anche nelle società municipalizzate investendo sulle migliori professionalità per garantire ai cittadini qualità amministrativa ad ogni struttura del comune. Ci auguriamo che anche le altre forze di maggioranze aderiscano al principio indicato da Fdi".

Come a dire: adesso basta, se non dovesse trovarsi l'accordo il primo cittadino potrebbe decidere di dare uno strappo, scegliendo in prima persona. D'altra parte, è chiaro che si sta ragionando proprio in termini di "lottizzazione" degli incarichi, e non ci si è mai preoccupati di non darlo a vedere. Non è un mistero per nessuno, infatti, che la Lega, forte del successo elettorale del 4 marzo scorso, abbia chiesto - e pareva avesse ottenuto - la presidenza di Ama ed ex Onpi, con il Sed 'promesso' all'Unione di Centro, l'Afm rivendicata da L'Aquila futura e l'Asm a Forza Italia. Ma proprio i 'forzisti' avrebbero sbattuto i pugni sul tavolo, reiterando la richiesta di due presidenze, considerato pure il 'peso' politico del gruppo in Consiglio comunale. Sebbene, proprio in queste ore, lo stesso gruppo abbia perso Elisabetta De Blasis, passata nel gruppo misto ma, a quanto si apprende, prossima a sposare il progetto politico di Fratelli d'Italia. 

Il passo possibile: "Quando si tocca il fondo inevitabilmente si assiste alla sua raschiatura"

"Michele Malafoglia, da sempre unica e sola voce all’interno della coalizione in difesa del silente sindaco Biondi, tenta l’ultimo gioco di prestigio per incantare gli aquilani disorientati dalla bagarre all’interno della maggioranza e lo fa proprio sul vulnus principale di questi undici mesi di governo: le nomine alle Partecipate".

A scriverlo, in una nota, sono i consiglieri comunali del Passo Possibile Paolo Romano e Elia Serpetti.

"Malafoglia e Fratelli d’Italia" affermano i due "chiedono dunque incredibilmente al sindaco di Fratelli d’Italia di “affidare gli incarichi alle Partecipate in base alla professionalità e non all'appartenenza politica”.

"Tutta questa voglia di meritocrazia" continua la nota "viene fuori a regolamento approvato, a bando espletato e a candidature già presentate? Quante fra queste possono definirsi riconducibili a Fratelli d’Italia? Quante, fra queste, rispondono ai requisiti di “professionalità” che, in mancanza del criterio stringente sul titolo di studio universitario, diventa solo fumo negli occhi?".

"O piuttosto" proseguono Romano e Serpetti "dobbiamo pensare che sia solo l’ennesima manovra rancorosa per eliminare dall’alveo dei possibili amministratori i nominativi in quota Forza Italia? Siamo forse di fronte all’ennesimo sgambetto all’interno della maggioranza ad uno dei partiti politici che maggiormente si è battuto per eliminare, con l’accordo finale di tutti gli altri partiti, il titolo di studio universitario? Solo adesso si vuole parlare alla città di professionalità e meritocrazia?".

"La serietà alla quale fa riferimento Malafoglia" si legge ancora "li avrebbe dovuti contraddistinguere nelle nomine e nel rilancio delle ex Municipalizzate, così come strillato in campagna elettorale, dal giorno successivo al ballottaggio, senza esporre alcune delle stesse Società e quindi il Comune stesso e quindi i cittadini tutti ad un danno derivante dalla scadenza di alcuni amministratori e dalla inevitabile decadenza in termini di legge degli stessi".

"Amministratori che solo per spirito di responsabilità" conclude la nota "continuano a lavorare al servizio della comunità senza neanche un formale atto di prorogatio da parte del Sindaco granello".

Ultima modifica il Martedì, 08 Maggio 2018 18:02

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