"L’istituzione dei Consigli Territoriali di Partecipazione ad opera della passata amministrazione ha inserito L’Aquila tra le poche città in Italia all’avanguardia sul tema dei nuovi strumenti di partecipazione cittadina. Le difficoltà che hanno incontrato i consiglieri dei dieci CTP formati risiedevano soprattutto nella novità di questo dispositivo che, nell’approccio concreto alle problematiche, era dotato di un regolamento risultato alla prova dei fatti poco dettagliato. Resta il fatto che tra gli eletti di questo nuovo strumento, la compagine di questa amministrazione ha trovato ben due assessori, uno dei quali con delega specifica proprio alla partecipazione, tre consiglieri di maggioranza e una candidata sindaco, esplicitando, se mai servissero prove, la giustezza dell’intuizione avuta e la necessità di rimettere in piedi i Consigli Territoriali anche come modello di scuola civica e politica".
Si legge in una nota dei capigruppo di Pd e Il Passo Possibile, Stefano Palumbo e Paolo Romano. Che aggiungono: "Servirebbe solo un nuovo regolamento che l’assessore preposto aveva annunciato di costruire, con il contributo dell’esperienza dei presidenti CTP ancora in carica; l’indizione di nuove elezioni era stata prevista già nel mese di marzo scorso. Ad oggi, purtroppo, ancora non si hanno notizie in merito: neanche lo scioglimento del Consiglio Territoriale di Sassa, avvenuto qualche mese fa, ha imposto all'amministrazione comunale di fare chiarezza sul reale destino di questi organismi che, dall'insediamento della giunta Biondi, si trascinano ormai senza più un orizzonte".
Eppure la città continua a rispondere bene alle iniziative sulla partecipazione, "prova ne è che anche quest’anno avrà luogo a L’Aquila il festival dedicato e di caratura nazionale organizzato da Actionaid, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia con il contributo del Comune dell’Aquila".
Dando quindi per scontato di trovare la massima condivisione e contribuzione nella maggioranza, Palumbo e Romano hanno inteso mettersi al lavoro "e concorrere con una proposta di delibera alla revisione del regolamento, ritenendo che le difficoltà generali che vive la città necessitino ancora dell’impegno e della partecipazione di tutte le possibili articolazioni. Si tratta di un nuovo dispositivo a nostro avviso più incisivo nella vita amministrativa dell’Ente comunale che, dopo l’iniziale rodaggio, riconosce maggiori e più dettagliate attribuzioni ai CTP".
Tra le novità, l’elaborazione di proposte di utilizzo del fondo stanziato nel bilancio comunale relativo al Bilancio partecipativo, la possibilità di formulare interrogazioni all’amministrazione comunale per conoscere le ragioni sull’assunzione o meno di provvedimenti relativi ai problemi che coinvolgono l’area territoriale di riferimento, il rinvio di elezioni per quegli ambiti territoriali che non riescono a formare le liste al fine di scongiurare, come nella passata consiliatura, il vuoto partecipativo di ben due frazioni, la possibilità di candidatura anche in un ambito territoriale diverso dalla propria residenza ante sisma (pensiamo ai diciottenni di oggi che hanno vissuto metà della loro vita in un alloggio provvisorio lontano dalla propria casa e che di quel territorio conoscono tutte le problematiche). "Intendiamo con questa proposta di collaborare con la maggioranza a riportare la partecipazione nella vita cittadina, ritenendoci aperti a qualunque contributo migliorativo. E’ anche per questo che invieremo il nostro documento ai nove presidenti dei CTP ancora in carica, compresa l’assessora alla Cultura, Sabrina Di Cosimo, mai dimessasi (come fatto prontamente dal collega Francesco Bignotti) dal ruolo di Presidente del CTP n.12 (Gignano, Pianola, Torretta, Sant’Elia) dopo la sua elezione in Giunta".