E' destinata a far molto discutere la scelta del vice sindaco del Comune dell'Aquila, Guido Quintino Liris, che dal 16 maggio scorso, un po' a sorpresa, ha deciso di tornare al lavoro, in Ospedale, sebbene 'part-time'.

La decisione è stata comunicata stamane ai colleghi della Giunta. 

Liris, dirigente di primo livello della Asl provinciale L'Aquila-Sulmona-Avezzano, è stato assegnato ai NOC, i nuclei operativi di controllo regionali che si occupano, in sostanza, della valutazione dell'appropriatezza dei ricoveri, delle cure e delle operazioni cui sono sottoposti i pazienti. 

Al momento, non si conoscono i motivi che hanno spinto il vice sindaco, e vice coordinatore regionale di Forza Italia, a tornare al lavoro, considerato pure che la decisione arriva a valle di settimane segnate da polemiche e scontri politici in seno alla maggioranza, e a qualche giorno dal pronunciamento del Tar sul ricorso di alcuni esponenti del centrosinistra che hanno chiesto il riconteggio dei voti espressi alle elezioni amministrative in 11 seggi.

La questione ha rilevanza politica e pure amministrativa: Liris detiene la delega pesante alle Opere pubbliche e, in una città in ricostruzione, col settore imbrigliato da tempo, si pensi alla impasse sulle scuole, il passo di lato significa, evidentemente, depotenziare l'attività degli uffici. Si aggiunga che pure un altro assessore, Luigi D'Eramo, investito di una funzione altrettanto decisiva, l'urbanistica, è a mezzo servizio a seguito dell'elezione in Parlamento, e si comprende come il ritorno a lavoro del vice sindaco potrebbe determinare altre turbolenze in seno alla maggioranza. 

D'altra parte, era stata proprio Forza Italia, il partito di Liris, a chiedere a D'Eramo un passo indietro, per voce del parlamentare Antonio Martino.

Stando ai maligni, il vice sindaco sarebbe già in campagna elettorale in vista delle elezioni regionali: in questo senso, un ritorno in Ospedale, in un ruolo così importante, potrebbe aiutarlo e non poco; tuttavia, non si può sottacere che la scelta pare, anche e soprattutto, un messaggio chiaro alla traballante maggioranza in Consiglio comunale che, negli ultimi mesi, aveva messo 'sotto tiro' il vice sindaco e alcune 'manovre' che, per le altre forze politiche di centrodestra, era funzionali alla sua rincorsa ad uno scranno all'Emiciclo.