Poco prima delle 22, Giuseppe Conte ha accettato l'incarico di formare il nuovo Governo: a 88 giorni dal voto del 4 marzo, dunque, è stata raggiunta la sospirata intesa per la nascita del governo politico M5S-Lega.
La XVIII legislatura prenderà il via nel pomeriggio, col giuramento fissato alle ore 16. "Lavoreremo con determinazione per migliorare le condizioni di vita di tutti gli italiani", ha dichiarato il premier incaricato. Poche parole di ringraziamento anche da Sergio Mattarella: "Si è concluso un itinerario complesso, buon lavoro a tutti", ha dichiarato finalmente rasserenato.
Matteo Salvini e Luigi Di Maio, l'uno al ministero degli Interni e l'altro al Lavoro e allo Sviluppo economico, saranno vice ministri. All'Economia andrà il professor Giovanni Tria, presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione e professore ordinario di economia politica all'università di Tor Vergata; agli Esteri Enzo Moavero Milanesi; per l'economista Paolo Savona - l'uomo che domenica sembrava aver fatto saltare tutto - il dicastero delle Politiche comunitarie. Alla Difesa, invece, Elisabetta Trenta, in quota M5S.
Sottosegretario alla Presidenza sarà la spalla istituzionale di Salvini, Gianfranco Giorgetti.
In tutto i ministri saranno 18, soltanto 5 le donne: alla Giustizia è stato designato un fedelissimo di Di Maio, Alfonso Bonafede, ai Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta un altro pentastellato, Riccardo Fraccaro. L'avvocato Giulia Bongiorno, in quota Lega, avrà la Pubblica amministrazione, la collega Erika Stefani gli Affari regionali. Barbara Lezzi (M5S) sarà ministro per il Sud, Lorenzo Fontana (Lega) guiderà il dicastero 'Famiglia e disabili', Gian Marco Centinaio (Lega) avrà le Politiche agricole e Danilo Toninelli (M5S) le Infrastrutture. All'Istruzione è stato indicato Marco Bussetti (Lega), ai Beni culturali Alberto Bonisoli del Movimento 5 Stelle, alla Salute Giulia Grillo (M5S) e all'ambiente Sergio Costa.
L'accelerazione - verso la soluzione della crisi - c'è stata a partire da ieri mattina. In un sussegurisi di incontri, telefonate, segnali. Salvini ha annullato la campagna elettorale per le amministrative in Lombardia ed è tornato a Roma per sciogliere gli ultimi nodi: il caso Savona, ma anche il ruolo di Fratelli d'Italia che, infine, non è entrata nella compagine di Governo. Al vertice Salvini-Di Maio, cominciato alle 15, si è aggregato nel tardo pomeriggio anche Giuseppe Conte, arrivato in treno da Firenze. Intanto, Carlo Cottarelli tornava in Quirinale per rimettere l'incarico: "E' stato un onore, per me, lavorare al servizio del Paese. Non è più necessario un esecutivo tecnico. La soluzione di un governo politico è di gran lungo la migliore". Poi si è scusato con i giornalisti per essere rimasto silenzioso in questi giorni. Ed è stato accolto dagli applausi. Episodo del tutto irrituale al Quirinale.
Il vero vincitore della lunga crisi politica, tuttavia, è stato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Ha ottenuto ciò che voleva, blindando di fatto i ministeri chiave, Economia ed Esteri, tranquillizzando gli alleati e le istituzioni finanziarie internazionali. Una sorta di 'normalizzazione': il così detto 'governo del cambiamento' avrà al Ministero dell'Economia un ex funzionario della Commissione Europea, quel Giovanni Tria che non aveva mancato una analisi critica del contratto di governo Lega-M5S; 69 anni, laureato in giurisprudenza, presidente della Scuola di amministrazione e docente di Politica economica alla facoltà di economia di Tor Vergata, Tria è stato consulente di Renato Brunetta all'epoca in cui il forzista era ministro della Pubblica amministrazione. Agli Esteri, invece, siederà un ex funzionario della Commissione europea, già ministro dei governi Letta e Monti: Enzo Moavero Milanesi, avvocato, esperto di diritto, ha ricoperto l'incarico di giudice presso la Corte europea di Giustizia di Lussemburgo. La sua specializzazione è l'antitrust: è stato fino al 2006 direttore generale del Bureau of European Policy Advisors della Commissione europea; poi ha svolto l'incarico di vicesegretario generale dell'esecutivo Ue dal 2002 al 2005, prima era stato direttore del Servizio antitrust (2000-2001) e capo di gabinetto dell'allora commissario Ue alla Concorrenza Mario Monti (1999-2000). Nel suo trascorso politico, tra il '92 e il '94 fu consigliere dei governi Amato e Ciampi.
Le reazioni
"Salvini ha ricevuto un 'niet' da parte di M5s sul nostro ingresso nell'esecutivo. Mi dispiace, non mi fa ben sperare per il futuro del governo", ha dichiarato la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Sul fronte centrodestra, a chiarire la posizione di Forza Italia è stata la capogruppo alla Camera, Mariastella Gelmini: "Saremo all'opposizione di questo esecutivo gialloverde, pericolosamente a trazione grillina".
Per il Pd ha parlato il segretario reggente, Maurizio Martina: "Il governo populista e di destra che nasce ha un programma pericoloso per il Paese e le ultime giornate, purtroppo, confermano le nostre preoccupazioni di sempre. La loro azione sino a qui è stata un mix di estremismo, antieuropeismo e iniquità".