Giovedì, 14 Giugno 2018 11:12

Partecipate, Pd e Passo Possibile: "Spartizione politica". E sul Ctgs: "Rischio che la nomina di Pignatelli aggravi l'impasse amministrativa"

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"Alla fine è andata come temevano e avevamo denunciato in più di un'occasione; dai primi nomi degli amministratori nominati alla guida delle aziende partecipate emerge la conferma che su questa vicenda è in atto una chiara spartizione politica delle forze di maggioranza. Altro che 'operazioni verità' e nomine effettuate sulla base delle competenze sbandierate dal Sindaco: abbiamo assistito ad una pantomima durata un anno per arrivare alla nomina delle stesse persone indicate dai partiti già un anno fa secondo il classico manuale Cencelli".

A denunciarlo sono i gruppi consiliari di Pd e Passo Possibile. Che aggiungono: "Se Salvatore Santangelo e Luciano Buontempo (ma anche Paolo Federico che si dà per certo alla guida di ASM) erano nomi che circolavano per le presidenze di AFM e SED da troppo tempo per essere assimilati a qualità meramente curriculari (prova ne è che anche la richiesta ex abrupto di quote rosa non ha spostato di molto le scelte dei gruppi politici, confermando comunque il criterio parentale), la notizia della presidenza del CTGS a Dino Pignatelli offre spunto ad altre considerazioni e rende la situazione sulle nostre montagne ancora più nebulosa".

Si passa dalla nomina pro tempore a Domenico De Nardis, sulla cui legittimità avrebbe dovuto esprimersi, dietro impulso della Commissione di Garanzia e Controllo, il segretario generale da più di un mese, "alla scelta di chi solo qualche mese fa aveva intentato un ricorso amministrativo contro la nomina a direttore dei lavori di Marco Cordeschi, con il serio rischio di bloccare i lavori della seggiovia Le Fontari di Campo Imperatore", l'affondo dei gruppi d'opposizione.

Della vicenda abbiamo scritto diffusamente stamane [qui]. "Non tener conto dei potenziali conflitti di interesse relativi al rapporto dell'ing. Pignatelli con la società Campo Nevada, considerando le tante diffide arrivate dalla stessa società all'Ente comunale, e con la società Monte Magnolia di Ovindoli, di cui è direttore degli impianti, riteniamo sia un grave errore da parte dell'amministrazione", sottolineano Pd e Passo Possibile. "Il rischio che questa nomina aggravi l'impasse amministrativa dello stesso Ente di gestione è alta, condizione per cui gli operatori turistici hanno già pagato un caro prezzo quest'anno con l'apertura degli impianti avvenuta a stagione sciistica ormai conclusa".

Dunque, i gruppi consiliari di centrosinistra si chiedono quali siano le vere intenzioni del Sindaco sul Centro Turistico Gran Sasso: "vuole navigare a vista, avere una prospettiva di lungo respiro come aveva promesso durante la campagna elettorale sottoscrivendo anche il documento di Save Gran Sasso o guarda già ad una privatizzazione dell'Azienda? Il tempio è sacro perché non è in vendita, citava Biondi nella prima seduta di Consiglio. Chissà cosa ne penserebbe Ezra Pound di questa storia, come chissà cosa ne pensano i tanti ragazzi, animati da forti propositi di rinascita, che siedono dalla parte della maggioranza".

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