Condivisione del programma della prossima Perdonanza celestiniana, dei costi e del budget disponibile con il consiglio comunale, le associazioni del territorio e la cittadinanza.
Sono questi i punti dell'ordine del giorno che porta la firma del consigliere Lelio De Santis e che ieri avrebbe dovuto essere esaminato nel corso di una seduta aperta del consiglio comunale. L'assenza dei consiglieri di maggioranza, del sindaco Biondi, anche presidente del Comitato Perdonanza e della giunta -eccezion fatta per l'assessore Di Cosimo- ha però spinto De Santis a ritirare l'odg, con il conseguente scioglimento dell'assise.
"Ho ritirato l'ordine del giorno per dare un segnale agli assessori e al sindaco che ieri, disertando la seduta consiliare, hanno umiliato l'istituzione principale della città - ha affermato l'esponente di Cambiare Insieme nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamane a Villa Gioia.
De Santis ha sottolineato che all'origine della presentazione dell'ordine del giorno c'era la volontà di dare "un contributo migliorativo" al programma con proposte atte a "valorizzare rilanciare e sprovincializzare" l'evento in vista dell'auspicato riconoscimento della festa a patrimonio immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco. In questo senso va la proposta di inserire nel programma dell'evento il "Forum delle città celestiniane", un'iniziativa già organizzata in occasione della Perdonanza del 2013 dallo stesso De Santis, allora assessore al turismo della giunta Cialente, allo scopo di posizionare la città dell'Aquila al centro di un percorso celestiniano nazionale ed europeo.
"L'edizione di quest'anno -ha spiegato il consigliere- che è sotto la lente dell'Unesco, richiede una gestione condivisa e non di vertice, come invece è nelle intenzioni del sindaco che, in qualità di presidente del Comitato Perdonanza, ha avocato a sè il potere di promuovere e definirne il programma. Solo informando il consiglio comunale, e quindi la cittadinanza, sullo stato dell'arte dell'organizzazione dell'evento si può arricchire la proposta progettuale e programmatica. Sul dossier Unesco c'è ancora molto da fare e tutti dobbiamo avere la possibilità di contribuire al miglioramento del documento. Questo il senso dell'ordine del giorno, un intervento costruttivo e collaborativo".
Ma sfumata l'occasione di confronto a causa dell'assenza degli assessori di maggioranza, definito dal consigliere "un fatto grave sul piano politico e istituzionale" quello di De Santis appare oggi come un j'accuse a tutto campo non solo contro la gestione scellerata dell'evento Perdonanza. A finire nel mirino anche l'atteggiamento dell'intera maggioranza di governo "che non mostra alcun rispetto della istituzione consiliare".
Il consigliere non risparmia accuse precise nei confronti del sindaco Biondi che "in qualità di presidente del Comitato Perdonanza avrebbe dovuto pretendere la presenza di tuti i soggetti coinvolti", e del presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari "incapace di esercitare il suo ruolo istituzionale e di tutelare la centralità del Consiglio". Il documento da cui è scaturito l'ordine del giorno e la proposta di discuterne nel corso di una seduta aperta del consiglio comunale, ha precisato De Santis, è stato redatto più di due mesi fa; ieri la prima data utile per consentire a tutti i soggetti interessati di essere presenti alla seduta del consiglio dedicata alla discussione delle iniziative legate alla Perdonanza. "L'assenza di tutti gli esponenti della giunta ha mostrato la mancanza di autorevolezza del presidente Tinari che dovrebbe pretendere la presenza dell'esecutivo durante i lavori del consiglio". Un atteggiamento, quello della maggioranza, che oltre ad umiliare l'istituzione consiliare, danneggia la città e le associazioni che "devono tornare protagoniste e contribuire ad arricchire l'attrattività e la qualità dell'offerta culturale che accompagna la festa religiosa. Il bando rivolto ai soggetti associativi è stato pubblicato solo tre giorni fa. Siamo fuori tempo massimo".
Ma l'affondo non finisce qui. A motivare l'assenza dei membri del comitato Perdonanza e del sindaco Biondi al consiglio comunale di ieri, sostiene De Santis, sarebbe la mancata redazione del programma dell'evento, e i conseguenti ritardi nella promozione turistica dello stesso, nella definizione dei costi e nell'individuazione del budget. "Ad oggi, a due mesi scarsi dall'inizio della Perdonanza non esiste un programma, di conseguenza non si conoscono i costi che l'amministrazione dovrà sostenere". Un aspetto tutt'altro che secondario, considerando che l'evento Perdonanza non è nuovo a ritardi nell'erogazione di contributi specialmente da parte di enti pubblici (l'amministrazione ancora aspetta di ricevere il contributo regionale dell'edizione 2017). Un'impasse che ha generato pesanti indebitamenti nei conti dell'ente comunale.
Quindi l'appello alle imprese del territorio a versare una quota per sostenere il progetto."Non ci si può rivolegere agli imprenditori solo in periodo di campagna elettorale - ha concluso il consigliere- è il momento che anche i privati, insieme agli enti pubblici, contribuiscano alla rinascita culturale della città".
Il sindaco Biondi: "Se il consigliere Lelio De Santis vuole il flop rimarrà deluso"
"Se il consigliere Lelio De Santis auspica un flop della Perdonanza celestiniana rimarrà deluso, per fortuna dell'Aquila".
È quanto dichiara il sindaco dell'Aquila, in riferimento alle dichiarazioni rilasciate dall'esponente dell'Italia dei valori agli organi di stampa.
"De Santis è distratto rispetto ai passi in avanti fatti per l'organizzazione dell'evento più importante della città capoluogo – spiega il sindaco che è anche presidente del comitato Perdonanza – Avrebbe potuto averne maggiore contezza se solo avesse dato riscontro alle mie sollecitazioni, sia verbali sia giunte con atto ufficiale del 10 maggio scorso, con cui chiedevo ai capigruppo delle opposizioni di individuare un loro rappresentante da inserire nel comitato Perdonanza che, per la prima volta, si è aperto non solo ai tre capoluoghi di provincia abruzzesi ma anche al Ministero dei beni e le attività culturali che ha individuato ben due componenti per l'organismo: le stesse che hanno affiancato, passo dopo passo, il lavoro svolto per la predisposizione del dossier per il riconoscimento della Perdonanza quale bene immateriale dell'Unesco".
"C'è, poi, un comitato scientifico, che ha redatto le linee guida per il rilancio del primo Giubileo della storia per dare un indirizzo univoco al carattere della ricorrenza e prevede, tra le altre cose, il rilancio della manifestazione nell'arco di un triennio, coinvolgimento della popolazione durante tutto l'anno, in particolare dei giovani, con iniziative che valorizzino il messaggio celestiniano, recupero e valorizzazione degli elementi storici dell'evento e attivazione di una sede da destinare alle associazioni intitolate ai Quarti della città-territorio con funzioni identitarie specifiche".
"Inoltre questa Amministrazione – prosegue Biondi – si è voluta dotare di un direttore artistico di fama nazionale, in grado di coniugare l'aspetto spirituale con quello civile delle manifestazioni in programma, affinché si eviti la 'spettacolarizzazione' della Perdonanza stessa". "De Santis, infine, è anche male informato sul budget – conclude il sindaco – Dimentica, infatti, che per la Perdonanza sono state messe a disposizione le risorse del programma ReStart (che destina il 4 per cento dei fondi per la ricostruzione anche ad attività culturali) che saranno assegnate tra pochissimi giorni".