“Sistemata la partenza della legislatura in campo nazionale, il partito è oggi pronto a gettarsi nella mischia con tutte le forze per preparare la battaglia più importante che ci attende nel territorio con le elezioni regionali”.
Il deputato abruzzese di Forza Italia eletto nel collegio della provincia dell’Aquila Antonio Martino, lancia la sfida del centrodestra per le regionali abruzzesi che alla luce del doppio incarico mantenuto dal governatore-senatore, Luciano D’Alfonso (Pd), si svolgeranno nel prossimo autunno oppure, a scadenza naturale, nella primavera del prossimo anno. Martino, capogruppo azzurro nella commissione Finanze-Tesoro, nella sua veste di segretario organizzativo abruzzese, “d’intesa strettissima” con il senatore Nazario Pagano, segretario regionale forzista, rompe gli indugi ed indica la linea anche sulla corsa alla candidatura alla presidenza della Regione: in particolare, esclude dalla lista dei papabili l’ex deputato e senatore Fabrizio Di Stefano. L’azzurro spiega anche di non essere interessato alla partita regionale perché il suo futuro politico è in Parlamento, a Roma.
“Forza Italia che, secondo i risultati delle politiche del 4 marzo scorso in Abruzzo è il primo partito del centrodestra e il secondo assoluto in regione dietro il Movimento cinque stelle, sente l'obbligo e l'onere di assumersi la responsabilità di fare sintesi e attivare una strategia precisa per individuare il programma migliore e il candidato migliore per vincere le elezioni regionali – spiega il parlamentare che di professione fa l’imprenditore - In questo momento, oltre alle ipotesi dei dirigenti in carica come Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri, Umberto Di Primio, Paolo Gatti, Emilio Iampieri e Guido Liris, spine dorsali del partito nella nostra regione, non ci sono altre candidature altrettanto all'altezza: in particolare, le iniziative dell'ex deputato Fabrizio Di Stefano, già consigliere regionale di An, sono da intendere a titolo personale, quindi, nulla hanno a che fare con Forza Italia e con una investitura da parte del centrodestra. Pur consapevole dell'ottimo lavoro svolto negli ultimi venti anni dallo stesso Di Stefano, non credo che sia lui la persona di sintesi in un progetto di rilancio del centrodestra in Abruzzo”.
Martino chiarisce che lunedì prossimo è in programma una riunione del direttivo regionale azzurro nel quale “si porranno le basi, anche con un cronoprogramma preciso e puntuale, per impostare un lavoro, in strettissima collaborazione con gli alleati della Lega e di Fratelli d’Italia, che possa portare in breve tempo ad una scelta condivisa di un candidato alla presidenza, le cui qualità dovranno essere in linea con il programma elettorale sul quale prioritariamente andremo a lavorare”.
Come premessa, “posso annunciare che resta valida la scelta dell'ospitalità ai movimenti civici, come già accaduto in Molise, un modello vincente da replicare – ha continuato - Per chiarire la mia posizione personale rispetto all'impegno alle regionali, non potrà che essere un ruolo di militante e di dirigente a supporto del candidato individuato e scelto da Forza Italia e dalla Coalizione. Tutto ciò scalzando alcuni pettegolezzi che da troppo tempo gravitano intorno al mio futuro politico che, nel pieno rispetto del 42% dei consensi ottenuti nel collegio della Camera dei Deputati della provincia dell'Aquila, sarà in Parlamento a Roma dove mi impegnerò, come del resto sto facendo dal 5 marzo scorso, per contribuire fattivamente a risolvere i gravi problemi del nostro territorio – ha concluso - acuiti dalla fallimentare esperienza dell'amministrazione di centrosinistra”.
Di Stefano: "Mi auguro possa avere un ripensamento come l'ha avuto su Renzi alla Leopolda"
"Mi dispiace che l'On. Martino non apprezzi le mie iniziative. Me ne farò una ragione ma non mi strappo le vesti per questo".
E' la replica di Fabrizio Di Stefano, affidata ad una nota. "A lui invece auguro un buon lavoro in Parlamento per il bene dell'Abruzzo, che ne ha davvero bisogno, ed è per quello che dovremmo lavorare tutti insieme e non mettendoci in cattedra e scrivendo la lista dei buoni e dei cattivi", aggiunge.
"Io dal canto mio continuerò a costruire un progetto per risollevare un Abruzzo che la guida del presidente D'Alfonso ha fatto precipitare in un baratro. Mi auguro che, magari un domani, l'On. Martino abbia un ripensamento su questo giudizio, così come l'ha avuto su Renzi quando era al suo fianco sul palco della Leopolda, e comprenda che la mia azione è volta esclusivamente al bene dell'Abruzzo e degli Abruzzesi".