Botta e risposta a distanza tra gli onorevoli aquilani Stefania Pezzopane e Luigi D'Eramo.
Stamane, la deputata del Partito Democratico ha tenuto una conferenza stampa giudicando negativamente l'approccio dei partiti di maggioranza, Movimento Cinque Stelle e Lega, nell'ambito della conversione in legge del così detto 'Decreto terremoto', e parlando di un "governo impreparato"; sulla vicenda della restituzione delle tasse, Pezzopane ha chiesto una ulteriore proroga rispetto ai due mesi concessi dall'esecutivo 'giallo verde' non mancando di dirsi rammaricata per la bocciatura dell'emendamento dem per innalzare la soglia 'de minimis' a 500mila euro.
A stretto giro la replica del deputato della Lega: "Stupisce e meraviglia il profluvio di dichiarazioni, pressoché quotidiano, della deputata Pd Stefania Pezzopane sulla questione della restituzione delle tasse. Se la stessa, che tra l'altro viene resa edotta dal sottoscritto di ogni singolo passaggio della vicenda, avesse profuso lo stesso sforzo nei lunghi anni di governo Pd per risolvere la situazione, a quest'ora le imprese aquilane potrebbero dormire sonni tranquilli".
La conferenza stampa di Stefania Pezzopane
Stefania Pezzopane giudica "non positivo" l'approccio dei partiti di maggioranza, Movimento Cinque Stelle e Lega, nell'ambito della conversione in legge del così detto 'decreto terremoto'.
Gli emendamenti presentati dalla deputata del Pd aquilano, come del resto tutti gli altri, sono stati bocciati. "Eppure il decreto – ha spiegato Pezzopane in conferenza stampa – era arrivato in Aula al Senato con il solo parere della Commissione speciale, con la garanzia da parte del governo e della maggioranza che ci sarebbe spazio per le modifiche".
Sono le questioni irrisolte, nell'ambito della ricostruzione nei crateri 2009 e 2016/2017, ambito di applicazione delle misure contenute nel provvedimento, a preoccupare la parlamentare. Su tutte la richiesta di restituzione delle tasse alle imprese del cratere aquilano: "Si era quasi arrivati all'approvazione dell'emendamento al Senato senza però esito; dunque, ho ripresentato i due emendamenti per innalzare la soglia del de minimis da 200mila a 500mila euro: mi aspettavo che la questione sarebbe stata risolta, tanto è vero che sul tema in Commissione c'erano state numerose audizioni. Alla fine è arrivata la chiusura che non ritengo sia dovuta al poco tempo a disposizione: se così fosse, quello sprecato in Commissione poteva essere utilizzato diversamente".
Pezzopane ritiene comunque che nell'incontro con il sottosegretario Giorgetti sia emerso come l'approccio proposto nell'emendamento, ovvero quello di veicolare una interpretazione autentica della norma italiana, sia stato fatto proprio dal governo, che ha chiesto tempo per costruire una misura concertata con l'Unione europea. Su questo la deputata del Pd segnala la contraddizione di "un governo sovranista che deve chiedere il permesso all'Europa per l'interpretazione di una norma italiana: il vero motivo è che erano impreparati. E che le soluzioni roboanti decantate in campagna elettorale dai sovranisti valgono meno che zero".
La maggioranza si è limitata ad approvare una proroga di sessanta giorni, proroga di una proroga del governo Gentiloni. Vista la complessità della procedura e considerato che ad agosto i lavori parlamentari saranno fermi, questa rischia di non essere sufficiente. Per questo, Pezzopane ha già chiesto che nel milleproroghe, che il governo ha detto sarà approvato prima della fine di agosto, sia inserita una ulteriore proroga, almeno sino alla fine dell'anno.
Proprio il decreto milleproroghe, assieme alla Legge di Bilancio, è il veicolo che occorre utilizzare per accogliere le proposte di modifica bocciate dal governo nell'ambito della conversione in legge del decreto terremoto, ma necessarie. La deputata aquilana le ha ricapitolate, premettendo che il provvedimento appena convertito in legge fu approvato dal governo Gentiloni tra le altre cose per prorogare lo stato di emergenza nel cratere 2016/2017, per sospendere il pagamento dei mutui e della tasse e la restituzione delle tasse nel cratere aquilano.
"Un decreto importante – lo definisce Pezzopane – ed è bizzarro che ora il Movimento Cinque Stelle ci accusi di non avere fatto nulla. Quello che chiedevamo, non ascoltati, era proprio la proroga delle misure che avevamo approvato". Tra gli altri emendamenti proposti da Pezzopane sono state respinti la proroga della struttura commissariale del cratere 2016/2017, che scade a settembre, "ma così non si regge la proroga dello stato di emergenza"; la proroga dei circa mille lavoratori che operano nell'ambito della ricostruzione del Centro Italia nelle quattro regioni e i cui contratti scadono a dicembre, con il rischio che se questa venisse disposta nella Legge di Bilancio si verrebbe a creare un vero e proprio buco, visto che è operativa da gennaio; l'inserimento del Durc.
Stefania Pezzopane dice di avere trovato "un governo impreparato: abbiamo dovuto assistere persino al paradosso dell'approvazioni di ordini del giorno che riconoscono l'importanza dei nostri emendamenti, e vere e proprie smentite reciproche: il viceministro Castelli sulla questione delle tasse ha detto che le imprese che le restituiranno saranno rifocillate, in contraddizione con quanto detto da Giorgetti, che condivide la linea del territorio. Mi auguro che sia lui a prevalere". Inoltre, ha concluso la deputata, "è emerso nell'ambito dei lavori parlamentari che quanto detto dal deputato Zennaro in campagna elettorale, che ci sarebbe stato un decreto risolutivo sulle questioni della ricostruzione, un decreto già pronto, era solo una boutade".
La replica di Luigi D'Eramo
"Stupisce e meraviglia il profluvio di dichiarazioni, pressoché quotidiano, della deputata Pd Stefania Pezzopane sulla questione della restituzione delle tasse. Se la stessa, che tra l'altro viene resa edotta dal sottoscritto di ogni singolo passaggio della vicenda, avesse profuso lo stesso sforzo nei lunghi anni di governo Pd per risolvere la situazione, a quest'ora le imprese aquilane potrebbero dormire sonni tranquilli".
Lo dichiara il deputato aquilano della Lega, Luigi D'Eramo, in merito alle dichiarazioni rese questa mattina in conferenza stampa. "La deputata Pezzopane è strabiliante nella sua versatilità – dichiara D'Eramo – Da un lato si mostra collaborativa nel rispetto del profilo istituzionale che la vicenda impone; dall'altro, poi, attacca pesantemente l'operato del governo. Chiarisco qui, per l'ultima volta, che l'unico intento dell'esecutivo nazionale è quello di arrivare a un provvedimento che sia chiaro e inattaccabile per evitare ripercussioni ai danni delle imprese. Non c'è nessun governo sovranista che deve genuflettersi all'Europa, né alcuna impreparazione sull'argomento, come la Pezzopane fa finta di non sapere".
E' assurdo sostenere che sono stati approvati ordini del giorno che riconoscono l'importanza di emendamenti altrui, aggiunge D'Eramo; "è grazie al lavoro della Lega, infatti, che si è arrivati alla definizione di una proroga necessaria per impostare il confronto tra Italia e Europa sui binari della correttezza legislativa. Non c'è, altresì, alcuna contraddizione addebitabile al sottosegretario Giorgetti, il quale, invece, comprende benissimo la portata della questione e ha assicurato piena vicinanza al territorio. La Pezzopane smetta di strumentalizzare il problema in chiave politica: la situazione impone un salto di qualità sotto tutti i punti di vista, evitando polemiche becere, dannose e inutili in particolare da chi ha avuto occasione di risolvere le cose e non lo ha fatto".