Mercoledì, 18 Dicembre 2013 22:36

Collemaggio: le acque iniziano a muoversi sul destino dell'area

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Dopo anni di immobilismo iniziano a muoversi le acque sul futuro dell'area dell'ex-Ospedale Psichiatrico di Collemaggio.

La Asl1 ha aperto un'importante collaborazione con il laboratorio di Bio-architettura di Bolzano la cui 12esima edizione verrà realizzata a L'Aquila e avrà come tema proprio "la trasformazione" dell'area dell'ex OP mentre, a Palazzo Margherita, sarebbe in corso l'elaborazione di una proposta di deliberazione che vorrebbe unire la ricostruzione dell'area di Collemaggio all'asse centrale.

Partiamo dal laboratorio. E' organizzato dall'associazione Bioarchitettura Onlus in convenzione con il Dipartimento di Architettura e Pianificazione Territoriale dell'università di Bologna: "E' previsto - si può leggere sul sito del dipartimento - che il pre-progetto finale venga preventivamente "adottato" dall'Amministrazione pubblica, l'ASL1, che, se possibile, si impegnerà a realizzarlo".

Il laboratorio, dalla durata di un anno, sarà aperto a 25 laureati. "La scommessa - è scritto sul bando dell'iscrizione - è quella di trasformare un'area attualmente danneggiata dal terremoto del 6 aprile 2009, confinante con il centro urbano della città storica, in un vero quartiere ecologico ricco di un nuovo polo d'attrazione vitale complementare di residenze, negozi, uffici, spazi verdi, corsi d'acqua, dove i singoli manufatti, caratterizzati da considerazioni bioclimatiche, energetiche, di oculato utilizzo delle risorse e di vivibilità, comporranno un disegno complessivo capace di porsi con qualità in armonia con il genius loci del tessuto urbano e con la partecipazione e il coinvolgimento di tecnici e dell'intera comunità".

I corsi saranno tenuti, tra gli altri, da docenti ed architetti dal calibro di Christian Schaller, l'autore del Masterplan di Onna, e Wittfrida Mitterer docente presso la Facoltà di Architettura di Innsbruck e cofondatrice dell'associazione Bioarchitettura oltre che coordinatrice sempre del Masterplan di Onna.

"Abbiamo già una ventina di iscritti e abbiamo prolungato la scadenza delle iscrizioni dal 15 dicembre al 15 febbraio per dare la possibilità a più studenti di partecipare" afferma l'architetta Mitterer a NewsTown.

"La base operativa - aggiunge Mitterer - sarà a L'Aquila da aprile ad ottobre. Usufruiremo delle strutture dell'Asl1 in accordo con il Comune dell'Aquila, che metterà a disposizione i locali per la progettazione".

La professoressa ammette di conoscere già bene l'area di Collemaggio e spiega gli obiettivi del laboratorio: "Il tema è il masterplan di Collemaggio, una proposta progettuale con una visione d'insieme di studio urbanistico ed architettonico per creare qualcosa che sia a complemento della città dell'Aquila quando sarà ricostruita. Quindi non andrà a sostituire edifici rovinati dal terremoto ma andrà a proporre un pezzo di città complementare alla città nel momento in cui sarà ricostruita".

Insomma, la Asl1 si troverà tra le mani, gratuitamente, non uno, ma 25 progetti tra cui scegliere al momento giusto.

Ma professoressa Mitterer sulla destinazione dell'area c'è un dibatto da tempo e l'azienda municipalizzata non può decidere da sola? "Noi non ci facciamo condizionare da correnti politiche o economiche - risponde a Newstown - ma andiamo a lavorare in situ con la popolazione e tutti gli stakeholder del posto. Il nostro è concepito come un laboratorio partecipato".

Staremo a vedere, dato che finora la Asl1 e il Comune hanno giocato su Collemaggio una partita completamente a carte coperte nonostante le sollecitazioni e le proposte di operatori, associazioni e comitati che già operano - a vario titolo - sul posto e che non hanno mai ricevuto risposte.

L'unica cosa che ad oggi è possibile pubblicamente sapere sull'ex ospedale Psichiatrico è che la Asl vuole disfarsene (cartolarizzare?), tanto da pagare l'affitto in altre strutture piuttosto che recuperare i manufatti, ma che concorderà la destinazione d'uso col Comune vista la valenza strategica dell'area.

Lo stesso Comune che coinvolto - anche se indirettamente - nel laboratorio di Bio-Architettura, non ne ha mai fatto menzione alla città, al pari della Asl che continua a tenere alcuni ambulatori e servizi in container sempre più simili a baracche. E pensare che l'azienda sanitaria aveva ottenuto 47milioni di premio assicurativo proprio per riparare i danni causati alle sue proprietà dal sisma del 6 aprile e con cui invece ha scelto di ripianare il bilancio.

Ma dopo quasi cinque anni, sull'area di Collemaggio, qualcosa si muove anche a Palazzo Margherita. Sarebbe dovuta svolgersi ieri, mercoledì 18 dicembre, la seconda Commissione consiliare "territorio" con all'ordine del giorno proprio il futuro dell'ex ospedale psichiatrico. A sollecitarla il consigliere Antonello Bernardi (Pd), medico e dipendente della Asl1, che opera già nell'unica struttura eco-sostenibile presente all'interno del quartiere e donata dalla Croce rossa, ma che ammette di non sapere niente sul laboratorio di Bio-Architettua: "Sarà venuto in mente alla direzione proprio a partire dal centro di fisioterapia in cui operiamo" ipotizza il consigliere a NewsTown.

"Sono stato sempre io a chiedere il rinvio della commissione - prosegue Bernardi - perché voglio portarvi un buon documento, dettagliato. La proposta principale sarà di prolungare l'asse centrale partendo dal Polo Universitario di San Basilio passando per il Corso e arrivando fino a Collemaggio. Così anche nell'ex Op potranno partire velocemente i lavori di ricostruzione unendo due poli vitali, anche scolastici, in un discorso da fare anche con l'università".

Per Bernardi che nella sua idea vede nell'area una prevalenza di uffici pubblici e una propensione culturale, la vera vocazione di Collemaggio sarebbe quella sanitaria con "la creazione di una casa della salute che decongestionerebbe l'ospedale venendo in contro a tutta la parte Est della città".

E' possibile che dalla commissione si passi poi a produrre una proposta di deliberazione da portare in Consiglio Comunale.

"Dopo quattro anni di immobilità finalmente si muove qualcosa" dichiara Mattia Lolli del Comitato 3e32 che da dopo il sisma ha fatto di Collemaggio una delle sue battaglie centrali col presidio di CaseMatte.

"Come abbiamo sempre sostenuto, per noi è fondamentale che la destinazione d'uso dell'area rimanga pubblica e sia indirizzata alla cultura e alla salute di comunità. Affinché questo sia possibile siamo assolutamente contrari a forme di Project Financing e sopratutto vogliamo che su Collemaggio ci sia un dibattito aperto alla città che noi, insieme ad altre associazioni che già operano sul posto come la 180amici, abbiamo già avviato. Per questo - continua Mattia Lolli - lo scorso 21 novembre abbiamo preso un accordo con l'assessora alla cultura Betty Leone per un incontro pubblico entro Febbraio. Intanto anche noi, che da cinque anni viviamo l'area di Collemaggio giorno e notte rendendola attraversabile e sottraendola dal dimenticatoio a cui altri avrebbero voluto destinarla, una visione progettuale ce la siamo anche fatta.

"Così - conclude l'esponente del Comitato - in vista anche dell'incontro promesso dall'Assessora abbiamo intenzione di lanciare un concorso di idee per la progettazione più tecnica dell'area in cui coinvolgere altri soggetti con cui ci stiamo già confrontando".

La partita è aperta. Se l'obiettivo sarà il bene comune dell'area e quindi della città non ci sarà bisogno di scontri ma anzi la somma delle parti potrebbe essere risultare maggiore del tutto, come si suol dire. Sarà così?

Di certo dopo Porta Barete, la prossima grande discussione della città e della sua ricostruzione potrebbe essere proprio questa: Collemaggio.

Ultima modifica il Giovedì, 27 Febbraio 2014 18:54

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