"Noi abbiamo ben chiare le idee su quello che vogliamo fare, se gli altri invece le hanno confuse, non fa bene alla coalizione di centrodestra. Se ci sono dei comportamenti o delle azioni che allontanano alcuni partiti del centrodestra, dobbiamo sottolinearlo". Cosi il coordinatore regionale della Lega Abruzzo, l'on. Giuseppe Bellachioma nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Pescara. "Dobbiamo essere coerenti: per quattro anni la Lega in Abruzzo, consapevole dei propri mezzi, ha sempre appoggiato il centrodestra; le recenti elezioni amministrative a Teramo ne sono la dimostrazione".
Della situazione politica e del rapporto con gli alleati ha parlato anche l'onorevole Luigi D'Eramo: "A noi poco interessano i riti della vecchia politica. Se Forza Italia pensa di iniziare un tira e molla con la Lega attraverso richieste, sottolineature, sveltine e atteggiamenti ambigui ha completamente sbagliato interlocutore. Noi – ha aggiunto - abbiamo la necessità urgentissima di costruire una coalizione che sia la più forte possibile, per battere il sistema del Partito Democratico di questa regione, per battere il sistema costruito da Luciano D'Alfonso e per garantire che l'Abruzzo, in pochi mesi, possa tornare a recitare un ruolo politico e amministrativo centrale anche all'interno dello scenario nazionale". Dunque, l'affondo: "Credo che la concezione di centrodestra tradizionale sia superata. Vogliamo quindi sapere fin da subito se le forze che si ritengono alternative al sistema del centrosinistra e del Partito Democratico siano disponibili a costruire un progetto vero di governo per questa regione. La Lega ha la responsabilità politica di guidare questo processo, perché ad oggi è il primo partito nazionale del centrodestra. Questo lo vogliamo fare convintamente con tutti coloro i quali condividono la nostra posizione. Certamente, non faremo accordi con chi proviene dalle fila del centrosinistra. Crediamo che una o più componenti civiche possano contribuire a costruire una coalizione forte: noi piacciono, però, le liste civiche non le liste ciniche e mi riferisco al mantra che si ripete oramai da settimane sul presunto interessamento dei consiglieri regionali Di Matteo e Gerosolimo ad interloquire con Forza Italia per costruire non si sa capisce bene cosa. Lo dico con forza, dove ci saranno Di Matteo e Gerosolimo non ci sarà la Lega. Deve essere chiaro a Forza Italia e tutti gli alleati. Agli abruzzesi – conclude l'onorevole D'Eramo - va detto che chi ha governato con il centrosinistra deve rimanere in quella coalizione".
Parole che suonano piuttosto chiare. La Lega intende porsi alla guida di una coalizione forte, alternativa al centrosinistra: se sarà di centrodestra, spetterà dirlo a Forza Italia, a patto che gli azzurri accettino un candidato governatore espressione del Carroccio. Altrimenti, le strade si divideranno e, in questo senso, la Lega non chiude affatto le porte ad una possibile alleanza col Movimento 5 Stelle anche in Abruzzo.
In questo senso, i salviniani sono tornati sul caso Agir, l'ultima occasione di frizione con i forzisti. Sulla questione è intervenuto il sindaco di Ovindoli, Simone Angelosante: "Quando siamo andati all'assemblea di Agir, dopo i contatti che c'erano stati tra le nostre segreterie regionali, ci siamo trovati di fronte a uno scenario in cui era palese l'accordo politico tra Forza Italia, il Partito Democratico, Fratelli d'Italia e qualche altro indipendente. Noi, con forza, abbiamo chiesto agli altri componenti del centrodestra di presentare una lista insieme per distinguerci da quella che era stata la gestione del Pd e di Luciano D'Alfonso. Questo non è stato fatto, purtroppo non se la sono sentita di tradire quell'accordo politico che avevano stretto e quindi noi abbiamo disertato l'assemblea, contestando anche l'imposizione di un sistema di votazione che prevedeva la presentazione di una lista unica. Questo infatti ha impedito ai dissenzienti di presentare una lista e senza l'unanimità ci sono gli estremi della illegittimità. Per queste ragioni abbiamo dato mandato ai nostri legali di verificare se ci siano le condizioni per un ricorso al Tar". Su questo argomento è intervenuto anche il coordinatore regionale dei dipartimenti della Lega, Gianfranco Giuliante che ha aggiunto: "Alla Lega è stato chiesto in una riunione il nome di un sindaco che doveva essere votato nel consiglio d'amministrazione di Agir. Bellachioma ha respinto l'offerta motivandola sia politicamente che tecnicamente, perché non si voleva legittimare chi aveva ideato il marchingegno della lista unica. La Lega trovandosi di fronte ad un'ipotesi d'accordo che lo voleva trasformare da partito d'assalto a partito d'appalto ha detto no. Questo è l'anello di un inciucio che partendo dai livelli nazionali ci viene riproposto man mano anche sul piano locale. Quest'inciucio – ha ribadito Giuliante - passa attraverso una serie di accordi che peraltro fanno a pugni con quelle che sono le regole che loro stessi si sono dati. Ci troviamo davanti ad un atto deliberatamente illegittimo per il quale chiediamo alla presidenza della Regione Abruzzo l'annullamento dell'assemblea in autotutela diffidando il Cda a prendere qualunque decisione che comporti una spesa economica come la nomina del direttore".
Un'ultima battuta sulle dimissioni del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, se l'è concessa Giuseppe Bellachioma: "Dovrebbero arrivare lunedì. La Giunta per le elezioni ha dato un'accelerata, grazie anche alla Lega. La cosa che però mi ha lasciato perplesso è che questa notifica è stata inviata attraverso una raccomandata tradizionale e non tramite pec. Non vorrei che qualcuno si renda irreperibile e aspetti che maturino i 30 giorni per ricevere la raccomandata, poiché i tre giorni scattano dalla notifica ufficiale".