Venerdì, 10 Agosto 2018 18:54

Sulmona, si è dimesso il sindaco Annamaria Casini: "Coalizione di governo è venuta meno"

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Si è dimesso il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini.

A darne notizia è il primo cittadino che aveva già rimesso il mandato alla fine di dicembre, allorquando il Governo aveva autorizzato la realizzazione della centrale di compressione Snam a Case Pente, per poi tornare sui suoi passi.

"Ho sempre lavorato, senza risparmiarmi, al servizio di Sulmona e ad esclusivo interesse della cittadinanza", le parole di Casini. "Ho sempre pensato che il principale obiettivo di questa Amministrazione fosse quello di dare alla città la stabilità necessaria, unica condizione per consentire la risoluzione di numerosi e grandi problematiche che si trascinano da anni. Ho sempre ritenuto importante riportare questa città alla normalità politica e amministrativa, ecco perché viaggiavo con caparbietà tra mille difficoltà in questa direzione, nonostante la consapevolezza che i risultati si sarebbero visti nel tempo. Mi sono sempre messa a disposizione con grande spirito di servizio e lealtà ad un progetto politico che non era solo il mio. Ho sostenuto e portato avanti con tutte le mie forze un impegno preso con i cittadini di Sulmona, che diedero un consenso altissimo alla nostra proposta, dando fiducia ad una squadra giovane che avrebbe dovuto portare non solo una ventata di novità, ma soprattutto una innovativa progettualità per il bene della città".

Nella situazione complessa verificatasi negli ultimi mesi, sia politicamente che amministrativamente, "ho combattuto con tenacia e determinazione al fine di evitare un’interruzione del mandato ed un’ulteriore commissariamento che Sulmona non merita", ha proseguito. "Ho continuato a lottare contro tutto e tutti anche quando sono stata lasciata da sola perfino dalle forze che mi avevano sostenuto fin dall’inizio. Ho portato avanti con forza e determinazione battaglie a salvaguardia della nostra città e del territorio pensando al futuro dei nostri figli, quelle contro il progetto Snam e la chiusura del Tribunale, quelle per una sanità migliore, i trasporti, quelle per ottenere maggiore sicurezza nel nostro territorio, anche con un nuovo modello di Protezione Civile ottenendo risorse finanziarie a questo scopo e quelle per realizzare uno sportello unico di progettazione europea, per lo sviluppo della nostra città. E poi la riorganizzazione degli uffici comunali, anche questa fino ad ora ostaggio di tensioni e veti di cui se ne sono fatti protagonisti proprio quei consiglieri che stanno operando per indebolire la maggioranza, facendo venir meno anche in aula presenza e dibattito. Ed ancora la ricostruzione, con il potenziamento dell’ufficio sisma, la gestione associata dei servizi sociali, l’edilizia scolastica, un percorso di rilancio culturale. Ma tante altre cose sono state seminate, perché è il tempo che può dare soddisfazione a tante energie progettuali di un Amministrazione che vuole incidere veramente".

Due anni che hanno visto una faticosissima azione per far risalire la china ad una città martoriata da anni di instabilità, mal governo, dissidi e divisioni, ha rivendicato Casini. "Pochi mesi fa era stato finalmente raggiunto un equilibrio politico con il coinvolgimento attivo di tutti i gruppi in una nuova giunta espressione di una maggioranza rinforzata con una riorganizzazione delle deleghe funzionale a valorizzare le singole competenze e affrontare al meglio tutte queste sfide, e si stava portando avanti il lavoro in maniera proficua, in un clima positivo e collaborativo. Il Comune di Sulmona non può essere trattato come un tavolo di poker, dove si rilancia ad ogni giro per accaparrarsi un piatto che rischia di rivelarsi perfino vuoto, visto che i temi concreti e le politiche per la città lasciano il passo a sterili discussioni su posizioni di forza tra i singoli gruppi".

Dopo mesi di tira e molla, di discussioni inutili, caratterizzate da poca sostanza sollevate da singoli consiglieri e dei loro sfoghi sulla stampa, "sarebbe stato logico che arrivassero a scelte individuali conseguenziali e responsabilmente coerenti. Ma niente. Ho assistito ad azioni di consiglieri comunali, che, in questi anni, anziché lavorare con progetti per la città, hanno profuso tanta energia solo per indebolire questa Amministrazione, ne è prova la scarsissima attività di Commissione su temi o proposte politiche da presentare in aula, dove invece si assisteva ad assenze strategiche o a interventi inopportuni a difesa del proprio operato politico".

Insomma, "la coalizione che ha sostenuto questo progetto ha dimostrato di essere di fatto venuta meno, attraverso azioni ed omissioni indebolendo il progetto politico che doveva essere di reale cambiamento, per ideali e azioni. Oggi c’è stata l’ultima e più grave dimostrazione di come si stia giocando sulla pelle delle persone e della città. E a questo gioco io non ci sto. Ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità rispetto ad un progetto che non è solo del sindaco, ma è di un intero gruppo, una maggioranza incartata su discussioni sterili che poco hanno a che fare con il bene di Sulmona. Non hanno avuto il coraggio né la giusta maturità di affrontare in modo deciso i problemi per portarli ad una risoluzione positiva insieme o di rinunciare alla poltrona. Mi assumo, come ho sempre fatto, le mie responsabilità e anche per loro conto, con grande dolore e rammarico per tutto quanto avrei voluto continuare a fare per la mia città, ho deciso di concludere il mandato prematuramente. Ritengo questa inutile litigiosità, che sa di vecchia politica e che tanto ho cercato di contrastare, di fatto, la vera causa della mia sofferta decisione".

"Il mio è un atto di grande coraggio in quanto ritengo che non sia rispettoso nei confronti della città restare a lottare inutilmente tra le beghe politiche o presunte tali, che nulla hanno a che fare con il mio modo di intendere la politica e di operare per risolvere i problemi di Sulmona", ha concluso Casini; "beghe che hanno di fatto minato e rallentato l’azione Amministrativa. Voglio ringraziare i numerosi cittadini che mi hanno manifestato in questi anni e soprattutto in questi ultimi mesi il loro sostegno e tutti coloro che mi hanno incoraggiato a tenere duro e a non mollare, consapevoli delle numerose difficoltà e della complessa situazione in atto. Sono stati per me la forza che mi ha consentito di guidare un’ Amministrazione concentrata sui problemi della comunità, in una faticosissima azione per far risalire la china ad una città martoriata da anni di instabilità, mal governo, dissidi e divisioni che hanno minato nel tempo anche il buon andamento della macchina amministrativa".

Gerosolimo: "Sono e sarò al fianco di Annamaria Casini"

"Sono e sarò al fianco di Annamaria Casini. Le sue dimissioni rappresentano un gesto di dignità e di coraggio di una donna che ha combattuto incessantemente per due anni. Al contrario la sconfitta è di qualche giovane consigliere la cui ambizione ha superato di gran lunga il proprio talento".

Parole del consigliere regionale, e già assessore della giunta D'Alfonso, Andrea Gerosolimo, l'uomo che ha ispirato e sostenuto la candidatura a sindaco di Sulmona di Annamaria Casini. "La sconfitta è della minoranza tutta che non sarà capace di mettere in campo una proposta forte e coesa. Sono curioso di vedere quanti di loro saranno rieletti in consiglio comunale. La sconfitta è di quei vecchi soloni della politica sulmonese che, dopo aver pascolato inutilmente dentro palazzo San Francesco per 30 anni ed essere stati la causa esclusiva dell’attuale disastro socio economica, oggi pensano di ritornare in campo come se nulla fosse. Tutti costoro stiano tranquilli, vedremo cosa saranno capaci di fare. Noi come sempre ci siamo e ci saremo pronti ad affrontare le prossime sfide".

Capaldo - Licheri (SI) "Dimissioni Casini: non c'è due senza tre?"

"Due anni di inconcludente servilismo politico della Casini con tempi e contenuti dettati dalla longa manus dell'ex assessore Gerosolimo, Inconcludente anch'egli a livello regionale per le deleghe ricoperte su lavoro ed aree interne. Ad oggi la città è allo sbando senza un progetto e asservita ai giochi di potere dell'ex presidente D'Alfonso. Esclusi dalle provvidenze del Masterplan, declassati nella Sanità, senza concludere nulla con la sicurezza nelle scuole, la bretella ferroviaria che marginalizza il nodo della stazione di Sulmona, la gestione, o meglio l'assenza nell'incendio del Morrone, la chiusura delle scuole con i ragazzi nei container. Una Città mortificata ed allo sbando. Ridicolo rivendicare una azione risolutiva e positiva sulla Centrale Snam per la quale si è fatto il gioco delle parti in commedia tra L'Aquila e Sulmona, azione tardiva dopo le dimissioni farsa per poter giustificare le incongruenze e le incoerenze di Regione e Comune. Questo il risultato di due anni di gestione fallimentare, pedina usata per favorire gli amici negli Enti e nelle Istituzioni, insomma politiche vetero democristiane per le quali la Sindaca ha solo dovuto obbedire alle volontà del vero deus ex machina di questa amministrazione".

Così in una durissima nota il segretario comunale di Si, Domenico Capaldo, e il segretario regionale Daniele Licheri. "Un sussulto di dignità quest'ultimo atto? Oppure l'ennesima brutta sceneggiata? Temiamo che, ancora una volta, tutta questa vicenda sia teleguidata verso una soluzione confacente alle finalità politiche che vedremo a breve con le regionali. Ci chiediamo visti i precedenti se non si risolva come l'ultima volta, certo almeno per qualche giorno torneremo a respirare, ma il futuro prossimo dipende anche da noi, dal campo dell'alternativa che sapremo mettere al servizio della Città insieme a tante e tanti che vorranno costruirlo con noi".

Confesercenti: "Con i commissariamenti non si risolvono i problemi, si accentuano"

"Le dimissioni del Sindaco Annamaria Casini confermano il disagio che la Città di Sulmona sta vivendo".

Per la Confesercenti, non c'è da gioire quando un Sindaco si dimette, anzi; "preoccupa il fatto che per l'ennesima volta si è costretti ad assistere alla disgregazione politica in un ambito in cui i giovani, le famiglie e le imprese gradirebbero una visione amministrativa illuminata e un'azione programmatica incisiva che vada oltre il livello locale. Le dimissioni di un primo cittadino democraticamente eletto e sostenuto da un'aggregazione elettorale vincente, scaricano le responsabilità direttamente sui cittadini dovute a contingenze storiche e a scelte che condizionano l'intera tessitura sociale del territorio e fanno venire meno le certezze di un mondo a portata di mano".

La Confesercenti sostiene che con i commissariamenti non si risolvono i problemi di una Città che vorrebbe crescere e modificarsi al fine di implementare l'economia locale. "Questo è stato dimostrato dalle innumerevoli occasioni, ormai storia, che hanno definito Sulmona 'la Città più commissariata d'Italia'. Intanto i problemi restano: la ricostruzione che non parte, le scuole che continuano ad essere chiuse, la disoccupazione giovanile che aumenta, il territorio che si spopola, le imprese che chiudono, i negozi che scompaiono, il turismo che non decolla. È arrivato davvero il momento di pensare al futuro di Sulmona restituendo la speranza a tutti i cittadini per un futuro migliore e un'Amministrazione che, finalmente, possa durare un'intera legislatura".

La Confesercenti intende lanciare un appello a tutte le forze vive della Città, "alle realtà civiche del territorio e ai rappresentanti delle categorie, delle professioni, dei sindacati, al mondo economico, imprenditoriale, culturale e sociale nel suo complesso, affinché ciascuno si assuma le proprie responsabilità in funzione della ricostruzione di un percorso politico che possa condurre Sulmona fuori dal contesto di crisi permanente, verso un futuro rassicurante che merita un programma di azione condiviso e valido, in grado di offrire risposte concrete ed efficaci a tutte le criticità della Città".

Ultima modifica il Sabato, 11 Agosto 2018 10:10

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