Martedì, 02 Ottobre 2018 20:09

Ama, revocato l'amministratore Del Re. Incarico a Berardi

di 

L’assemblea ordinaria dell’Ama, azienda partecipata della mobilità, ha deliberato la revoca dell’amministratore unico dell’azienda, Agostino Del Re.

Al suo posto è stato indicato Gianmarco Berardi, commercialista, consigliere d'amministrazione della Banca di Credito Cooperativo del Gran Sasso d'Italia; Berardi, vicino al deputato Luigi D'Eramo, è stato nominato in quota Lega. "Si tratta di un professionista competente che in questo momento, per la sua professionalità e per i suoi trascorsi tra i Revisori dei conti, può essere molto utile per la complessa situazione che si trova a vivere l'azienda", ha spiegato l'assessore alle Municipalizzate del Comune dell'Aquila, Carla Mannetti.

Proprio l'assessore, col sindaco Pierluigi Bindi aveva chiesto nei giorni scorsi la testa di Del Re, sebbene l'avessero tenuto in sella per oltre un anno. "Siamo arrivati a questa determinazione a seguito di una serie di gravi circostanze”, avevano spiegato. In primo luogo, “per il secondo anno consecutivo si approva un bilancio in perdita, senza che l'amministratore unico abbia dato seguito alle azioni di risanamento che il Comune gli chiedeva di porre in essere. I piani di razionalizzazione presentati, inoltre, sono stati respinti in quanto irricevibili, poiché andavano a colpire solo i lavoratori, senza alcuna visione strategica di risanamento dell'azienda”.

Vero è – hanno riconosciuto Biondi e Mannetti – che le perdite di esercizio sono ascrivibili ai mancati trasferimenti dalla Regione, a partire dall'annualità 2016, “tuttavia, a fronte di una situazione della quale l'amministratore era ben consapevole, e in presenza dei conseguenti indirizzi da parte dell'ente comunale, nessuna azione è stata posta in essere, in ben due esercizi finanziari, per razionalizzare la spesa”, l’affondo.

Bilanci in perdita e zero politiche di risanamento, dunque, “a parte irricevibili piani di riorganizzazione sulla pelle dei soli dipendenti. A fronte di tale situazione, non più tollerabile - avevano ribadito il primo cittadino e l'assessore Mannetti – e ai fini di tutelare l'interesse dei cittadini, trattandosi di società pubblica, abbiamo richiesto con somma urgenza la convocazione dell'assemblea per la revoca dell'amministratore unico".

In effetti, Ama spa porta un passivo di 1 milione e 700 mila euro: se è vero, però, che l’amministrazione ha chiesto di porre in essere un piano di risanamento, è vero anche che non ha fornito alcun indirizzo politico, nei 15 mesi di legislatura, lasciando l’amministratore, di fatto già sfiduciato, in una sorta di limbo, in attesa che si trovasse la quadra tra le forze di maggioranza per la spartizione delle aziende. Ed ora, con Paolo Federico che, in quota Forza Italia, ha preso le redini dell’Afm, è arrivato il tempo di ‘consegnare’ l’Ama alla Lega.

Non solo.

L’amministrazione, di fatto, ha scritto la parola fine sulla possibile fusione di Ama in Tua che avrebbe potuto salvare l’azienda, inviando la perizia richiesta dalla Regione soltanto a settembre, a Consiglio regionale oramai sciolto; e non è un caso che i sindacati abbiano denunciato come “gli impegni assunti pubblicamente e con atti dalla Giunta” restino ad oggi “inevasi”. Col rischio che dal 1° gennaio prossimo si debba tornare sul mercato per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico, se la Giunta non provvederà, in tempi brevi, a portare in Consiglio una delibera per la proroga dell’affidamento in house fino al 2027.

Ultima modifica il Martedì, 02 Ottobre 2018 23:25

Articoli correlati (da tag)

Chiudi