Lunedì, 08 Ottobre 2018 17:16

Consiglio comunale, scontro tra Biondi e le opposizioni su bretella all'uscita della A24, fondi per le periferie, Parco della Luna e ponte sulla Mausonia

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Si è mostrato più agguerrito che mai il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi; innanzi al Consiglio comunale, convocato stamane dal presidente Roberto Tinari, il primo cittadino ha inteso mostrare il pugno duro verso l’opposizione, un tentativo di ricompattare la maggioranza, uscita ancor più spaccata dagli ultimi accadimenti che hanno visto Biondi tentare di strappare una candidatura in Regione.

Rispondendo prima al capogruppo PD Stefano Palumbo e, poi, ai consiglieri del Passo Possibile Paolo Romano ed Elia Serpetti, il sindaco si è scagliato avverso la passata amministrazione, sottolineandone "pasticci" ed obbrobri amministrativi, e lanciando affondi anche ai consiglieri, colpevoli, a suo dire, di non studiare le carte.

Ma andiamo con ordine.

Ad inizio dei lavori, Palumbo ha chiesto la parola per sottolineare come la decisione del governo giallo-verde di destinare una parte dei fondi del così detto Masterplan per l’Abruzzo non ancora vincolati a progettazione alla messa in sicurezza di A24 e A25 finirà per sottrarre risorse alla città, ed in particolare i 10 milioni previsti per la realizzazione del Parco della Luna a Collemaggio e che la maggioranza di centrodestra vorrebbe rimodulare oltre agli 8 milioni che erano stati annunciati per la realizzazione del così detto ‘Ponte della Mausonia’, fortemente voluto dall’allora sindaco Massimo Cialente e dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci.

Un ammanco di 18 milioni che va sommato ai 18 milioni di euro destinati alle ‘periferie’ e congelati dall’esecutivo, risorse che rischiano di andare perdute non avendo il Comune dell’Aquila mai sottoscritto la convenzione con il Governo.

Bando 'Periferie'

Biondi non ha mancato di replicare duramente: “Per ciò che attiene il ‘bando periferie’ c’è stato un differimento dei termini, i fondi non sono stati cancellati: dovesse andare così, saremo pronti ad intervenire come abbiamo sempre fatto”, ha assicurato il primo cittadino. Che ha aggiunto: “Detto che in risposta al bando la passata amministrazione aveva presentato addirittura due progetti, poiché un settore non sapeva che stesse provvedendo un altro, il progetto premiato – ‘Connecting City, Connecting People’ - prevedeva dei finanziamenti che intervenivano sul progetto Case dopo che lo stesso capogruppo del PD aveva presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno sulla demolizione di parte del compendio immobiliare; da una parte, la maggioranza per mano del Pd chiedeva la demolizione di una porzione del progetto Case e, dall’altra, un assessore dem chiedeva fondi per riqualificarlo. Inoltre, nel progetto erano stati inseriti immobili già assoggettati a contributo Cipe: in altre parole, si chiedeva una duplicazione di finanziamenti sugli stessi interventi. Con molta fatica, dunque, visto che ci piace fare le cose per bene, abbiamo chiesto alla Presidenza del Consiglio la possibilità di rimodulare le risorse, eliminando tra l’altro il finanziamento del progetto Case - considerato pure che c’è uno studio della Struttura tecnica di missione per il riutilizzo e l’eventuale dismissione del compendio, per cui ci sarà una richiesta di finanziamenti al Governo a valere sui fondi Cipe - e nel dicembre scorso abbiamo ottenuto di poter rivedere le richieste. Ora, siamo pronti per la sottoscrizione della convenzione”.

Tuttavia, il problema – come ha evidenziato Palumbo – è che i termini sono stati spostati in avanti al 2020, almeno, e sebbene i comuni italiani siano pronti ad impugnare l’atto, L’Aquila non potrà farlo, non essendo stata firmata ancora firmata la convenzione; dunque, toccherà attendere ancora a lungo e, di certo, stante gli evidenti errori della passata amministrazione, è chiaro come si sia perso parecchio tempo per rimodulare un progetto già fatto, ben 15 mesi, ed è una precisa responsabilità dell’attuale governo cittadino.ù

Masterplan: Parco della Luna e Ponte sulla Mausonia

Per ciò che attiene il Masterplan, invece, il sindaco Biondi ha sottolineato come non vi sia traccia, nel provvedimento, degli 8 milioni per il ponte della Mausonia; sui 10 milioni per il Parco della Luna a Collemaggio, invece, il primo cittadino ha sfidato Palumbo: “le segnalo, innanzitutto, che ha detto cose non vere in passato; dovreste leggervi le carte: in prima battuta avete dichiarato che se non fossero stati impegnati i fondi entro il 31 dicembre 2019 sarebbero andati persi, al contrario è stata istruita una delibera Cipe che ha differito i termini al 31 dicembre 2021. Al di là di questo, mi domando: avete mai visto il progetto del Parco della Luna, voi che, in Giunta, avete delegato il sindaco a sottoscrivere la convenzione con la Asl dopo che, in realtà, l’aveva già firmata? L’avete mai visto il progetto? Sapete con che modalità è stato affidato, se è stata seguita la procedura corretta? Ve lo dico io: no, la procedura non era corretta, era in violazione delle norme, e il Comune è stato costretto a rimandarlo indietro alla Asl. Un pasticcio enorme”.

Detto ciò, il sindaco Biondi ha informato di aver sentito stamane il presidente vicario della Giunta regionale Giovanni Lolli, il direttore generale Vincenzo Rivera e l’onorevole Luigi D’Eramo, “essendo anch’io convinto che andare a sottrarre dei fondi assegnati agli Enti locali per la messa in sicurezza di un’infrastruttura di rilevanza nazionale sia estremamente scorretto, e lo farò presente. Ma prima di lanciare fatwe fuori luogo dovreste farvi un esame di coscienza su ciò che avete combinato in passato”.

Anche sul Parco della Luna, però, va chiarito come la progettazione fosse stata affidata diversi anni fa dalla Asl - proprietario del compendio immobiliare dell’ex op di Collemaggio - allo studio tecnico di Camilla Inverardi; al momento d'inserire l’intervento di recupero di una porzione del magnifico parco nel Masterplan, il Comune dell’Aquila – soggetto attuatore – non ha fatto altro che tirare fuori dai cassetti quel progetto, rivisto nel tempo; se le procedure d’affidamento dell’incarico non erano corrette, come ha chiarito il sindaco, si sarebbe potuto lavorare sull’idea progettuale chiedendo alla Asl di indire un bando per la progettazione. Il problema vero, però, è un altro: al primo cittadino, e alla sua Giunta, quel progetto non è mai piaciuto, ed è legittimo per carità; tuttavia, in 15 mesi non hanno ancora formulato un’ipotesi di riqualificazione dell’ex op di Collemaggio, non ne hanno ancora discusso con la Asl se non per la proposta, piuttosto bizzarra, di avere in comodato d’uso gratuito alcuni immobili per collocarvi gli uffici comunali. Il manager Rinaldo Tordera è stato costretto a ricordare alla Giunta come l’azienda, al pari di ogni altro Ente pubblico, abbia l’obbligo di valorizzare il proprio patrimonio immobiliare, ribadendo che, a parer suo, il progetto andrebbe attuato come previsto e, a dire il vero, la Asl si era detta persino disponibile ad assumere il ruolo di soggetto attuatore per non perdere il finanziamento.

Non se ne è fatto nulla.

La modifica della viabilità tra viale Corrado IV e il casello L'Aquila ovest

Biondi ha risposto con una certa decisione anche all’interrogazione presentata dai consiglieri Paolo Romano ed Elia Serpetti riguardante “il progetto per la riqualificazione urbana dell’area di Piazza d’Armi col potenziamento delle infrastrutture viarie a servizio dei quartieri limitrofi della città”.

In sostanza, si parlava della modifica dell’assetto viario di viale Corrado IV - dall’incrocio con viale della Stazione fino all’incrocio con la SS 80 e la SS 17 – e dell’attesa bretella di collegamento col casello autostradale dell’Aquila Ovest.

Ricorderete che a seguito del terremoto, Regione Abruzzo aveva redatto il ‘piano d’emergenza per la mobilità della città dell’Aquila’ che prevedeva una serie di interventi finalizzati al miglioramento delle condizioni di mobilità; degli interventi progettati, era rimasto inizialmente escluso l’adeguamento dell’intersezione tra la statale 17 e la 80 con l’uscita autostradale: tuttavia, ritenendolo strategico, l’amministrazione comunale decise di realizzarlo comunque, arrivando all’approvazione della delibera di giunta comunale 128 del 2011.

Dunque, il progetto venne spacchettato in tre lotti: due sono stati già realizzati, manca soltanto il terzo che fa riferimento alla così detta ‘bretella di collegamento’ con L’Aquila ovest, sebbene nel novembre 2012 sia stato approvato il progetto definitivo, dove sono stati calati i correttivi richiesti dai soggetti istituzionali coinvolti, in particolare Strada dei Parchi e Polizia stradale, e nel febbraio 2016 l'esecutivo, con l’avvio, nel marzo dello stesso anno, della procedura negoziata.

Ora, rilevando come “l’importo a base d’asta sia stimato in 997 mila euro e la gara risulta essere stata espletata e aggiudicata”, i consiglieri Romano e Serpetti hanno interrogato il sindaco e all’assessore al ramo, Guido Quintino Liris, sullo stato dell’arte della così detta ‘bretella’ che, hanno aggiunto, “consentirebbe un significativo miglioramento delle condizioni generali di deflusso garantendo, allo stesso tempo, adeguati margini di capacità all’immissione dal casello della A24 sulla viabilità ordinaria”.

Prima di lasciare la parola al vicesindaco, Biondi ha inteso chiarire come “i pasticcioni che ci hanno preceduto” avessero “affidato la gara senza il parere del Ministero delle Infrastrutture; questo succedeva dentro il Comune dell’Aquila”, l’affondo. In altra occasione, a margine della trasmissione ‘Aquilani’ su laQtv, ospite con Massimo Cialente, Biondi aveva già spiegato di aver avuto un’interlocuzione con la ditta aggiudicataria dei lavori, convinta, con un’operazione di moral suasion, a non rivalersi sull’Ente per i ritardi. E l’ha ribadito stamane, in Consiglio comunale.

Sta di fatto che Liris ha ribadito come “l’intervento, pur avendo seguito l’iter previsto dalle norme relativamente all’approvazione del progetto ed alle procedure di gara, non aveva tenuto conto della fondamentale condivisione col Ministero delle Infrastrutture e con Strada dei Parchi, soggetti con i quali si sarebbe dovuto stipulare apposita convenzione”. Per questo, pur essendo stata espletata la gara non si potevano affidare i lavori.

Così, l’assessore e i tecnici preposti si sono attivati per risolvere la questione e, “a seguito di diversi incontri col responsabile tecnico di Strada dei Parchi, ingegner Rocchi, e col dirigente del Ministero, ingegner Migliorino, sono state valutate diverse soluzioni migliorative, nell’ambito del quadro economico e nel rispetto delle lavorazioni previste da progetto”. Ebbene, dopo l’ultimo incontro tenuto a Roma “si è addivenuti – ha assicurato Liris – alla condivisione della soluzione maggiormente praticabile”; in sostanza, all’ingresso dell’autostrada verrà realizzata una rotatoria. “Il 7 settembre scorso è stato concordato uno schema d’atto d’intesa, dunque è stato commissionato al progettista la redazione della stesura aggiornata delle tavole progettuali che verranno consegnate entro il 10 ottobre; è stata già predisposta la delibera di approvazione dell’atto d’intesa che verrà poi trasmessa, a valle dell’approvazione, al Ministero delle Infrastrutture. E non appena definito l’iter da parte del Ministero, si procederà con la consegna dei lavori all’impresa aggiudicataria”.

Meno male, verrebbe da dire.

Tuttavia, va detto che, in realtà, l’impresa aggiudicataria dei lavori non ha avuto modo di rivalersi sul Comune dell’Aquila non per l’intercessione di Biondi, bensì per la lungimirante decisione degli uffici dell’Ente che, fiutato l’intervento a gamba tesa dei tecnici del Mit che avevano mal digerito di non essere stati coinvolti nella progettazione, hanno aggiudicato la gara ma non hanno proceduto con l’affidamento dei lavori. Inoltre, va aggiunto che, in realtà, a seguito del sisma si era tenuta la conferenza di servizi cui accennavamo in precedenza, era il 15 settembre 2009, che aveva approvato il progetto alla presenza dei funzionari del Ministero e di Strada dei Parchi; tra l’altro, nel progetto andato a gara erano state calate le migliorie proposte dal Mit oltre alla bozza di convenzione con Strada dei Parchi per la realizzazione delle opere sulle loro aree.

Ciò che è successo dopo è difficile a dirsi, ma è probabile che qualche solerte funzionario ministeriale si sia messo di traverso, col risultato che sono andati persi mesi e mesi. 

Ultima modifica il Lunedì, 08 Ottobre 2018 17:46

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