Martedì, 30 Ottobre 2018 00:09

Legnini verso le regionali: "Riflessione in fase di avanzamento significativa"

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"Il processo di ricostruzione non può, e non deve, subire rallentamenti: assicurare la continuità dovrebbe essere un obbligo per qualsiasi governo. Purtroppo, la sensazione è che la ricostruzione non sia propriamente in cima alle preoccupazioni di chi governa. Eppure, i progetti ci sono, le risorse ci sono, le procedure sono state affinate, e così i modelli di governance: non è tollerabile che ritardi burocratici rallentino ciò che non può essere rallentato".

Parole di Giovanni Legnini, già sottosegretario con delega alla ricostruzione che, smessi i panni di vice presidente del Csm, è tornato ad occuparsi di questioni più politiche e, ospite del convegno 'L'Aquila del Futuro', organizzato dal presidente vicario della Giunta regionale Giovanni Lolli al Gssi, non ha mancato una stoccata al governo giallo-verde che non ha ancora indicato un sottosegretario al cratere 2009 e non ha rinnovato i vertici della governance, i titolari degli Uffici speciali e il titolare della Struttura tecnica di missione oramai in dismissione. 

Tornando sul tema del convegno, Legnini ha sottolineato come via sia la necessità di "scommettere sulla città della conoscenza, con le idee ed i progetti che sono stati illustrati, e che provengono da elaborazioni passate ma su cui bisogna insistere: è noto da tempo, il tema della buona ricostruzione è intimamente connesso con la capacità di produrre lavoro e ricchezza, di ricostituire insomma le condizioni per uno sviluppo della città e del territorio. Innovazione, ricerca, alta formazione, costituiscono una leva formidabile per L'Aquila, per l'Abruzzo e, aggiungo, anche per il paese.

L'ex vice presidente del Csm si è poi soffermato sulla richiesta restituzione delle tasse sospese a seguito del sisma a imprese e persone fisiche del cratere: "è un problema che va risolto - è chiaro a tutti - bisogna far sì che le volontà politiche che si sono espresse in questi anni, e cioé di evitare questa nuova sciagura, vengano portate sul tavolo della Commissione europea nel modo più forte e autorevole possibile; è lì che si risolve il problema. Bisogna insistere, proseguire con la mobilitazione sociale e istituzionale, per fare in modo che si giunga ad una soluzione". 

Inevitabile un accenno alle prossime elezioni regionali, con Legnini che potrebbe essere il candidato di un centrosinistra allargato. "La riflessione è ancora in corso", ha tagliato corto l'ex vice presidente del Csm, "ed è in una fase di avanzamento significativa; scioglierò i nodi quando avrò chiaro il quadro complessivo".

 

 

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