Mario Pupillo, candidato di sindaci e consiglieri di centrosinistra, è stato riconfermato presidente della Provincia di Chieti; il primo cittadino di Lancino ha battuto Umberto Di Primio, candidato di centrodestra, sindaco di Chieti e, fino a qualche settimana fa, in predicato di candidatura alla presidenza della Regione.
Pupillo ha ottenuto 44.094 voti ponderati, con Di Primio che si è fermato a 35.357. Gli aventi diritto al voto, tra consiglieri e sindaci dei 104 Comuni della Provincia, erano 1.250.
"Nonostante il taglio di finanziamenti che abbiamo sostenuto - le parole del presidente eletto - abbiamo comunque agito al massimo delle nostre possibilità. Siamo diventati un bancomat del Governo e per questo non abbiamo potuto dare alla viabilità e alle scuole quei servizi che sono fondamentali. Abbiamo 20 milioni a disposizione, a fronte dei 116 milioni che ne occorrerebbero, andremo quindi a intervenire sul 20-30%. La strada è ancora lunga ma nonostante la Provincia abbia subito un taglio del 50% personale, da 300 siamo passati a 141 dipendenti, e nonostante le poche risorse si è impegnata in interventi strategici".
Al centrodestra, invece, le province di Teramo e Pescara.
Con il 53.87% (48.011 voti ponderati) il sindaco di Notaresco, Diego Di Bonaventura, è stato eletto presidente della Provincia di Teramo; Giuseppe D’Alonzo, candidato del centrosinistra, si è fermato al 46,13%. Ha votato l’85% degli aventi diritto: 517 fra Sindaci e consiglieri, 514 i voti validi. "Il primo pensiero va a Valter Catarra e alla sua famiglia perché sono entrato in Provincia e in politica per lui – ha dichiarato il neopresidente – lui sarebbe felice per me, di solito gli uomini sono gelosi e invidiosi, lui, invece era un politico sempre felice dei successi degli altri. Il secondo pensiero è alla provincia, intesa come territorio, so che da questo momento dovrò cambiare il mio modo di pensare e di essere: non più Diego Di Bonaventura di Notaresco ma da Notaresco e attento a tutto il territorio".
In provincia di Pescara, invece, erano tre i candidati: si è imposto il sindaco di Collecorvino Antonio Zaffiri, col centrosinistra spaccato e perdente tra il candidato dem Luciano Lorito, sindaco di Spoltore, e Vincenzo Catani, sindaco di Picciano, espressione dell'area politica che fa riferimento a Donato Di Matteo. “Sono profondamente soddisfatto del risultato e della convergenza sulla mia persona”: queste le prime parole di Antonio Zaffiri. “Ringrazio i partiti che hanno voluto appoggiarmi in una competizione complessa che ha evidenziato serietà in corsa e, soprattutto, che l’unione e la condivisione nella direzione del bene comune, portano all’unanimità e al successo – ha proseguito Zaffiri – Ringrazio Vincenzo Catani per aver partecipato con lealtà alla sfida e mi sento di rassicurarlo: faremo bene per l’area Vestina”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Gianluca Zelli, coordinatore regionale di Azione Politica, il movimento che ha rappresentato l'elemento di congiunzione determinante per la vittoria di Zaffiri: "Per la prima volta, un movimento civico è stato in maniera significativa all'interno di un'alleanza già strutturata, apportando un contributo rilevante. Questo risultato ci dà forza e ci sprona a continuare sulla strada intrapresa, quella del dialogo costruttivo. Ne siamo orgogliosi e siamo pronti a fare sempre meglio per la provincia pescarese", ha concluso Zelli.