"Sono ormai anni ed almeno l'ultimo decennio, con le Giunte regionali Chiodi e D'Alfonso, che il settore Cultura e Beni culturali viene ridimensionato e che i fondi per le attività culturali vengono ridotti in modo ingiustificato, nel silenzio generale della politica e delle Istituzioni".
Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere comunale dell'Italia dei Valori/Cambiare insieme Lelio De Santis.
"L'ultimo caso di tagli inspiegabili alle attività culturali è recente ed è contenuto nella Delibera di Giunta del 28 Settembre, con cui si approva una variazione di bilancio che riduce i fondi per le attività culturali da 175.000.00 a 66.713.00, impedendo di fatto il proseguimento delle attività delle Agenzie per la promozione culturale abruzzesi".
"Evidentemente, è una scelta non so fino a che punto consapevole delle Giunta regionale che, un giorno dopo l'altro, ha ridimensionato il ruolo del Settore Cultura ed ha paralizzato le attività delle Biblioteche e delle Agenzie per la promozione culturale, che hanno rappresentato sempre centri di produzione di cultura e luoghi di aggregazione sociale".
"Oggi, Il sistema bibliotecario gode di un finanziamento molto esiguo, circa 20.000,00; le Agenzie per la promozione culturale hanno finanziamenti insignificanti: L'Aquila 3mila 550; Sulmona 3mila; Avezzano 5mila; Pescara 4mila".
"Con questi miseri fondi non è possibile fare alcuna attività culturale, degna di questo nome: la Regione farebbe meglio a chiudere direttamente queste strutture culturali, inutilizzabili e non produttive, risparmiando così sul pagamento dei fitti passivi delle sedi!".
"Ed ora, in campagna elettorale, smettiamola di parlare di cultura, di beni culturali, di turismo, come settori decisivi ed identitari del nostro Abruzzo, su cui far leva per rilanciare lo sviluppo sociale ed economico del territorio regionale!".