"Buone pratiche a confronto per un modello di amministrazione partecipata": è il titolo dell'incontro pubblico organizzato dal Partito Democratico dell'Aquila, in programma giovedì 29 novembre alle 17.30 presso la Sala Rivera di Palazzo Fibbioni.  

Oltre agli interventi del segretario del Pd dell'Aquila e consigliere comunale Stefano Albano e del capogruppo del Pd in Consiglio comunale Stefano Palumbo ci saranno quelli dei due ospiti: Amedeo Ciaccheri (Presidente dell'ottavo municipio del Comune di Roma) e Alberto Aitini (assessore al Commercio e alla Sicurezza urbana del Comune di Bologna).

"Sarà un confronto tutt'altro che astratto, piuttosto incentrato sui metodi amministrativi e sulla possibilità di costruire modelli da cui trarre spunto -ha affermato Albano- La nostra idea, in questa fase piuttosto difficile per il centrosinistra, in cui sembrano prevalere pensieri dominanti di matrice xenofoba o sovranista, di cui si osservano tristi rigurgiti anche all'Aquila, è che sia possibile mettere in campo alternative di governo che nascono dalla nostra area politica e culturale, il centrosinistra, che funzionano. Ne abbiamo individuate due, il Comune capoluogo dell'Emilia–Romagna e uno dei municipi della capitale. Sono la dimostrazione di come si possa governare un territorio all'insegna dell'apertura, della partecipazione, della condivisione, tutto il contrario di quello che avviene nella nostra città, dove la chiusura e il prima gli aquilani sono diventati persino parole d'ordine che, se si pensa possano portare qualche voto in più, non aiutano certo la crescita della comunità e la buona amministrazione".

Per il capogruppo del Pd Stefano Palumbo "quello della partecipazione è un tema vissuto spesso come un intralcio alle decisioni da parte di chi amministra. Il coinvolgimento della comunità nelle decisioni invece è indispensabile non solo per l'accrescimento della consapevolezza pubblica, ma rappresenta anche uno strumento attraverso cui le amministrazioni possano meglio comprendere le dimensioni dei problemi e fornire, di conseguenza, soluzioni adeguate. Il confronto con altre esperienze virtuose è un'occasione di crescita e di apprendimento reciproco di buone pratiche attraverso cui costruire modelli di governo locali che sappiano affrontare le difficilissime sfide della società moderna".