Martedì, 11 Dicembre 2018 15:43

Biondi difende il MAXXI L'Aquila: "Delegittimazione incomprensibile"

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"È di difficile comprensione la perdurante e metodica opera di delegittimazione che ormai da settimane viene portata avanti, tanto sui media che sui social, nei confronti del progetto di apertura della sede distaccata del Maxxi all'Aquila, prevista nel 2019. Una sorta di "tiro al piccione", nei confronti di un'istituzione di prestigio e l'intera città che, forse, s'intende ridimensionare e imbrigliare rispetto alla sete di cultura e ambizione di aprirsialla comunità nazionale e internazionale".

A scriverlo, in una nota, è il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, rispondendo così alle polemiche nate in seguito all'articolo a firma di Alessandro Monti pubblicato il 27 ottobre dal Manifesto, L'Aquila non ha bisogno del MAXXI. Affermazioni poi rilanciate anche dalla direttrice del Polo museale d’Abruzzo, Lucia Arbace, che aveva lamentato la mancanza di "un confronto sull’argomento esteso alle altre istituzioni culturali esistenti in città".

"L'idea di una sede del Museo nei preziosi locali di Palazzo Ardinghelli, recuperati con il generoso contributo del Governo della Federazione russa" dichiara Biondi "viene da lontano, e questa amministrazione ne ha colto l'opportunità per il territorio, tanto da condividerla e sostenerla prontamente e con determinazione".

"Il MAXXI, con garbo e facendo leva sui temi della interconnettività" prosegue la nota "ha da subito amato L'Aquila e gli aquilani, proponendosi non solo come "contenitore" di opere d'arte, ma anche come catalizzatore di idee, proposte, iniziative che l'effervescente panorama cittadino è in grado di esprimere. Uno spazio, dunque, fluido dedicato alla produzione di cultura, e non alla esclusiva contemplazione. Si pensi al work-shop "Città Come Cultura" che ha coinvolto le professioni del settore, invitandole all'organizzazione e allo scambio della creatività. Si pensi ai progetti di alternanza scuola/lavoro che stanno coinvolgendo i nostri istituti. Si pensi alla raccolta fondi dedicata al finanziamento della sede aquilana. Si pensi al momento di confronto realizzato in collaborazione con il GSSI su "Arte, Scienza e Società. Dialogo tra i saperi", proprio nella giornata di oggi, quando sulla nostra città si sono concentrate le riflessioni più alte sui temi dell'integrazione e del superamento di un antico conflitto disciplinare, con al centro L'Aquila".

"Come si può credere che accogliere e mettere insieme le energie, raccontare L'Aquila e farla raccontare, renderla esempio e motivo di studio, possa rappresentare un esempio di "colonizzazione?" attacca Biondi "Chi lo afferma non comprende - forse perché non la conosce a fondo - la nostra storia di crocevia, fatta di scambio, di dare e ricevere, di consegnare e apprendere un nuovo modello che potrà essere fonte di ispirazione per chi vuole rigenerarsi e reinventarsi".

"La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione", scriveva Seneca. Saremo capaci, dunque" cocnlude Biondi "di cogliere l'occasione? Di, reciprocamente, introdurre e restituire valore? Il museo nazionale delle arti del XXI secolo non ha bisogno di difese d'ufficio. A parlare saremo noi, se sapremo curarlo, farlo diventare città e patrimonio della città. E il patrimonio dell'Aquila, non si tocca".

Ultima modifica il Martedì, 11 Dicembre 2018 17:47

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