"Vogliamo sapere i tempi e le modalità con le quali il sottosegretario Vito Crimi intende stanziare i 10 milioni di euro per il Comune dell'Aquila".
Così il deputato della Lega Luigi D'Eramo che sottolinea come "il Capoluogo abbia bisogno dei 10 milioni di euro che andavano inseriti nel maxi emendamento alla legge di bilancio 2019 per permettere all'amministrazione comunale di coprire le minori entrate e le maggiori spese. L'Aquila - ha aggiunto D'Eramo - è a tutti gli effetti un Comune ancora provato dal terremoto del 2019 e, così come le aziende private, anche l'amministrazione pubblica trova difficoltà nell'affrontare i difficili anni post-sisma. Eravamo stati rassicurati dal sottosegretario dei 5 Stelle Vito Crimi, che detiene la delega del Governo alla ricostruzione ed alle aree terremotate: ci era stato promesso che nel maxi emendamento alla legge di Bilancio 2019 il Governo avrebbe trovato i 10 milioni da destinare al Comune dell'Aquila".
Non è andata così. E si tratta di "uno scivolone che non può essere superato con una semplice rassicurazione: la città chiede di avere tempi certi, abbiamo la necessità di sapere come e quando il sottosegretario intenderà proporre lo stanziamento dei 10 milioni di euro per Comune dell'Aquila".
D'Eramo ha dunque inteso ringraziare "il gruppo dei senatori della Lega, ed in particolare Paolo Arrigoni, che da anni porta avanti il suo impegno personale per tutte le aree colpite dai terremoti del Centro Italia e che ha contribuito in maniera determinante all'inserimento nel maxi emendamento dei 2 milioni di euro per il cratere, rinnovando la promessa di aiutare L'Aquila ed il suo terremoto. Due milioni di euro che saranno fondamentali per aiutare i piccoli comuni ad affrontare le maggiori spese e le minori entrate che si aggiungono alla proroga che avevamo già annunciato della restituzione delle tasse per le imprese aquilane".
"Se solo ci fosse stata possibilità di esaminare e discutere in Parlamento la manovra finanziaria - ha aggiunto il senatore di Idea, Gaetano Quagliariello - si sarebbe potuto porre rimedio al mancato inserimento della norma per consentire al Comune dell'Aquila di far fronte alle minori entrate e alle maggiori spese; una norma che aveva fondi e coperture, e che non è confluita nel testo finale per un grave errore che l'esecutivo ha attribuito alla Ragioneria e che si desume dalle dichiarazioni del commissario Crimi che rimanda a un successivo provvedimento. Un iter parlamentare rispettoso delle regole, invece di un voto a scatola chiusa su un testo praticamente ignoto, avrebbe consentito di porre riparo fin da subito all'accaduto".
Si è trattato da parte del governo di una "grave disattenzione" – ha proseguito Quagliariello - resa irrimediabile dalle modalità al di fuori di ogni regola democratica e parlamentare con le quali la manovra è stata approvata. In questo contesto, soltanto un lavoro sotterraneo portato avanti grazie a rapporti personali e colloqui informali ha consentito di ottenere fin da subito lo stanziamento per il decennale del terremoto dell'Aquila e soprattutto i fondi necessari per la sopravvivenza del Gran Sasso Science Institute, rispetto ai quali – ha concluso il senatore - voglio ringraziare il Rettore del GSSI Eugenio Coccia, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, il senatore e premio Nobel Carlo Rubbia, il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti e i suoi collaboratori che ci hanno riservato una positiva e proficua interlocuzione".