Ha fatto molto discutere, nei giorni scorsi, la delibera approvata dalla Giunta comunale per saldare le spettanze luce e gas degli alloggi del progetto Case a Banca Ifis che, nel frattempo, aveva 'acquistato' dalla società erogatrice dei servizi il debito contratto dall'amministrazione per i mancati pagamenti degli assegnatari. In sostanza, si è scritto e detto che le spettanze dei morosi - di fatto - fossero stato 'spalmato' su tutti gli aquilani.
"Sulla vicenda, è necessario fare alcune precisazioni", la replica del sindaco Pierluigi Biondi; "la prima, la più importante: gli aquilani hanno risparmiato un milione di euro. L'annosa questione delle bollette insolute è stata affrontata, con decisione, da questa maggioranza che ha ereditato una situazione disastrosa. Se è vero che l'Ente, proprietario degli immobili, deve necessariamente saldare le spettanze arretrate per le utenze - intestate al Comune stesso - a prescindere da quanto sia stato riscosso dagli inquilini, è altrettanto reale che, grazie all'operazione portata avanti da questa maggioranza, e approvata con un'apposita delibera di giunta, ha versato nei confronti dell'istituto di credito le somme relative alle sole spettanze per le bollette, stornando, grazie ad una importante opera di mediazione, oltre un milione di euro richiesto a titolo di interesse".
In precedenza, ad ottobre – ha voluto ricordare il primo cittadino – la Giunta ha approvato un'altra delibera "con cui sono state stabilite modalità di emissione delle bollette e il recupero delle somme relative agli anni precedenti che verranno recapitate agli ormai ex inquilini morosi di alloggi Case e Map nonché la fissazione di parametri per il riallineamento delle posizioni di quanti ne usufruiscono attualmente".
Va anche detto, però, che per 15 mesi l'amministrazione Biondi non ha inviato bollette accumulando ulteriore debito. "È solo il caso di rilevare – ha concluso il sindaco dell'Aquila - che negli anni scorsi la giunta precedente, con un accordo dubbio sotto il profilo procedurale e amministrativo, aveva stabilito di pagare a Banca Sistema non solo le bollette di competenza del Comune ma anche un ulteriore milione di interessi per mancati pagamenti. Questi sì, erano soldi che gli aquilani potevano risparmiare. Procedura, peraltro, non conclusa e che ha portato a un altro contenzioso da cui potrebbero scaturire ulteriori spese per le casse comunali".