Giovedì, 17 Gennaio 2019 19:59

L'Aquila, Legnini incontra i sindaci: "Su tasse condurrò battaglia in Europa"

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"L'accusa secondo cui, lasciando il posto da sottosegretario per andare al Csm, avrei voltato le spalle all'Abruzzo, è un'enormità che rispedisco al mittente".

Giovanni Legnini risponde così al centrodestra aquilano che nei giorni scorsi, per bocca soprattutto del sindaco Pierluigi Biondi e del vice sindaco Guido Liris, lo aveva sostanzialmente tacciato di carrierismo, di aver preferito andare a fare il vice presidente del Csm piuttosto che continuare a svolgere l'incarico di sottosegretario con delega alla ricostruzione.

"E' un'accusa chiaramente contraria alla verità e alla realtà. Io nel 2014 ero sottosegretario al Mef, ruolo che svolgevo con molta soddisfazione. Il parlamento, in seduta comune, mi elesse a larga maggioranza alla vice presidenza del Csm, senza che io avessi mai chiesto, sollecitato o prospettato quella scelta. Fui votato dal parlamento, dalle forze politiche e dai gruppi parlamentari e questo per me fu un onore. Ma dire che ciò abbia significato voltare le spalle all'Abruzzo è un'enormità che rispedisco al mittente".

Legnini ha fatto tappa nell'Aquilano visitando prima i comuni di Villa Sant'Angelo e Fossa e poi presenziando l'inaugurazione del comitato elettorale di Pierpaolo Pietrucci e Patrizia Masciovecchio a piazza Duomo, nel centro storico del capoluogo, annunciando che proprio a L'Aquila, al Ridotto del Teatro comunale, presenterà il suo programma elettorale. Legnini ha spiegato di conoscere "la posta in gioco per questa città, sono sempre stato al vostro fianco, al governo, sia quando avevo la delega alla ricostruzione che quando non l'avevo. È giusto dirlo: nel 2013 era tutto bloccato, costruimmo la ripartenza, convincemmo il governo che la ricostruzione aveva bisogno della continuità finanziaria". Legnini ha aggiunto di ritenere i prossimi anni decisivi: le risorse disponibili arriveranno fino al 2021, e ci sarà bisogno di una amministrazione regionale che lavori e abbia a cuore le ragioni dell'Aquila.

A Fossa il candidato presidente del centrosinistra, incontrando i sindaci dei comuni del cratere 2009 con il primo cittadino di Barisciano Francesco Di Paolo, ha parlato di ricostruzione. "La ricostruzione, anzi, le ricostruzioni, per me sono una priorità assoluta. E' un dovere della Repubblica far sì che esse si svolgano celermente e si completino. La ricostruzione dell'Aquila e quella dei comuni limitrofi hanno viaggiato per qualche tempo a due velocità ma è in atto un riallineamento che sto verificando di persona. I piccoli comuni hanno recuperato molto terreno, oggi sono stato a Villa S. Angelo dove fino a pochi anni fa non si era nemmeno iniziato e oggi si è oltre il 50%. L'importante è non rallentare, affermare l'esigenza di continuità".

Rimanendo sempre in tema di ricostruzione, Legnini ha parlato anche della restituzione delle tasse sospese dopo il sisma: "E' un problema che va affrontato con risolutezza, l'interlocuzione principale riguarda, com'è noto, l'Ue. Se sarò eletto su questo tema farò una battaglia forte, in Europa anzitutto, e, ove dovesse essere necessario, anche a Roma".

Altra priorità, per Legnini, sarà lo sblocco dell'impasse che si è creata nel nuovo cratere, quello dei terremoti del 2016 e 2017: "Su questo, se eletto, sarò molto molto determinato. Quel processo di ricostruzione non può più subire rallentamenti, l'attuale situazione di stallo non può continuare. I problemi sono chiari, occorre rafforzare le dotazioni organiche, il personale. Servono tecnici per mandare avanti le pratiche, il governo deve autorizzare le assunzioni. Occorre assolutamente snellire le procedure perché nel tentantivo, comprensibile, di evitare aree di illegalità, si è finito per irrigidire il processo di ricostruzione. Noi dobbiamo semplificare senza attenuare il controllo di legalità".

Legalità che, per Legnini, nel post terremoto ha tenuto grazie all'impegno di magistratura, forze dell'ordine e enti locali: "I controlli hanno funzionato, il sistema normativo che è stato via via perfezionato, la grande e costante vigilianza della magistratura e delle forze dell'ordine e quella degli enti locali hanno fatto sì che i tentativi di infiltrazione che ci sono stati, il malaffare che ha tentato di insinuarsi nella ricostruzione, siano stati individuati e repressi. E' stato un lavoro prezioso e importante e dobbiamo essere grati alla magistatura e alle forze dell'ordine".

L'ex vice presidente del Csm è ancor oggi ricordato come colui che, nelle vesti di sottosegretario al Mef con delega al Cipe, nel 2014 ebbe un ruolo fondamentale nel trovare le risorse (5,1 miliardi) necessarie a garantire un flusso costante per la ricostruzione pubblica e privata: "Io mi sono occupato del terremoto dell'Aquila dal primo giorno, prima da parlamentare e poi come membro del governo. Prestammo un'attenzione doverosa ma non ho nulla da enfatizzare o esagerare. Oggi dobbiamo parlare di cosa se ne farà di tutto il patrimonio edilizio recuperato, di che ne sarà dei centri che si sono spopolati in questi anni, di quale sarà il futro di una città bella e importante come L'Aquila. Ciascuano di noi può essere portatore di un'idea, l'importante è che su questi temi si cominci a discutere in modo serio, partecipato, senza attendere il completamento della ricostruzione. Come tutti, sono consapevole che non si tratta di assicurare solo la ricostruzione materiale ma di ripristinare le condizioni di tenuta delle comunità locali, piccole e grandi, di garantire la coesione sociale e lo sviluppo del territorio. Va bene il turismo ma non è sufficiente. L'Aquila città della conoscenza è un'idea condivisisibile e forte, sulla quale dobbiamo lavorare. Più in generale, bisogna creare opportunità di lavoro attraverso lo sviluppo sostenibile".

Sviluppo sostenibile, per Legnini, significa evitare di continuare a "igrossare le città e a impoverire i piccoli centri. Una delle cifre della sostenibilità consiste nel garantire la vita e la permanenza nei piccoli centri. Non vi sono ricette miracolistiche né si può pensare che io tiri fuori dal cilindro soluzioni magiche. Bisogna determinare le condizioni per far sì che nei piccoli comuni sia vantaggioso vivere, attraverso un ventaglio di strumenti che riguardano, per esempio, la fiscalità, le occasioni di sviluppo, i servizi essenziali, purtropo impoveritisi in questi anni".

In serata, Legnini ha chiuso la sua giornata aquilana con un incontro a Barisciano, al fianco del candidato Francesco Di Paolo, sindaco del borgo e coordinatore dei sindaci del cratere, e di Antonella Santilli.

Ultima modifica il Giovedì, 17 Gennaio 2019 21:46

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