“Il centrodestra deve restituire centralità all’Aquila capoluogo: farò una battaglia per riportare in città almeno due assessorati ed altre funzioni centrali. Basta spoliazioni. L’Aquila ha pagato fin troppo negli ultimi quarant’anni e D’Alfonso ha finito per smontare la città, pezzo a pezzo. Non lo consentiremo ancora. L’Aquila non è solo di chi ci è nato ma di chi la ama”.
Parole di Emilio Iampieri che, in serata, ha inaugurato il suo comitato elettorale nel centro storico della città, lungo corso Vittorio Emanuele.
Al taglio del nastro, che segue di qualche giorno l’apertura del comitato dell’altra candidata di Forza Italia in provincia dell’Aquila, Anna Lisa Di Stefano, hanno presenziato l’europarlamentare Fulvio Martusciello, il senatore Maurizio Gasparri, il senatore e coordinatore regionale azzurro Nazario Pagano, l’onorevole Antonio Martino, il presidente della provincia Angelo Caruso e il sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis. A fare gli onori di casa Pierluigi Tancredi: accanto a lui, Vito Domenici. Non è passata inosservata la presenza dell'ex vice sindaco del Comune dell'Aquila Roberto Riga e dell'ex assessore comunale Alfredo Moroni in quota Abruzzo civico, entrambi espressione della 'fu' Giunta Cialente.
Un appuntamento che arriva a qualche ora dal ritorno in città di Silvio Berlusconi, a dieci anni dal terremoto. “Il regalo che ci ha fatto Berlusconi è eccezionale: il suo ritorno a L’Aquila per noi è importantissimo”, ha sottolineato Antonio Martino. “Iniziamo una due giorni decisiva per Forza Italia e per l’Abruzzo, con Emilio Iampieri e gli altri candidati che restituiscono l’immagine di un partito unito, non solo in città ma sull’intera provincia”. E’ chiaro che l’arrivo di Berlusconi è finalizzato, anche, a restituire slancio agli azzurri in vista dell’appuntamento elettorale del 10 febbraio, per provare a riequilibrare una coalizione a forte trazione leghista. “Il 4 marzo la coalizione era a trazione Forza Italia, che è stato il primo partito del centrodestra in Abruzzo”, ha inteso ricordare Martino. “E’ chiaro che in questo momento la Lega ha il vento in poppa ma siamo lì, saremo competitivi, protagonisti per il governo della Regione”.
Una posizione condivisa da Nazario Pagano che, tuttavia, ha voluto rimarcare l’importanza della visita di Berlusconi a L’Aquila, proprio domani, giorno in cui ricorre il 25esimo anniversario della nascita di Forza Italia. “Berlusconi non ha mai dimenticato L’Aquila, l’emergenza che affrontò in prima persona facendo cose incredibili, con un coinvolgimento emotivo straordinario. In questi anni, mi ha sempre chiesto dell’Aquila: mi auguro che gli aquilani non dimentichino ciò che Berlusconi e Bertolaso hanno fatto per la città. Se 16 mila aquilani non fossero rientrati in vere e proprie abitazioni, e non in tende o roulotte, nel giro di 6 o 7 mesi la città sarebbe morta. Ed invece è ancora viva, e questo si deve a Berlusconi e a Bertolaso che, oltre al trasporto emotivo, ci hanno messo straordinaria capacità di agire, una efficienza che i governi di centrosinistra non hanno saputo dimostrare nel cratere 2016/2017. La differenza nella gestione delle emergenze è spaventosa: nei territori del centro Italia colpiti dal sisma la situazione è disastrosa”.