Si è parlato delle numerose problematiche inerenti la legislazione e la regolamentazione degli usi civici e dei domini collettivi questa mattina, presso la sede del comitato elettorale all'Aquila di Giovanni Legnini e dei candidati al consiglio regionale per la lista Legnini Presidente Americo Di Benedetto ed Emanuela Iorio.
Il candidato presidente e i due candidati consiglieri hanno incontrato alcuni presidenti delle Amministrazioni Separate degli Usi Civici (presenti le amministrazioni di Arischia, Assergi, Paganica - San Gregorio, Preturo e Rovere) che hanno esposto alcune problematiche urgenti per le quali hanno chiesto pareri e sollecitato interventi. In particolare, l'adeguamento della regione Abruzzo alla legge 168 del 2017 che riconosce i domini collettivi come ordinamento primario delle comunità originarie; lo snellimento e sburocratizzazione dei procedimenti amministrativi fermi da anni in regione ed infine lo spostamento dell'ufficio usi civici regionale da Pescara, dove è insediato tuttora, all'Aquila territorio che ha il maggior numero di ASBUC (Amministrazione Separata Beni Usi Civici) e la maggiore estensione di territorio di uso civico dell'intero Abruzzo.
"Nel comprensorio aquilano - hanno detto i due candidati consiglieri Di Benedetto e Iorio - insistono ben 25 ASBUC su 40 dell'intera regione, 12 solo all'Aquila. E' questo un tema molto importante su cui lavorare per dare impulso allo sviluppo dei nostri territori e per salvaguardare le comunità e il loro ambiente. Siamo sicuri che la capacità e l'esperienza di Giovanni Legnini sapranno affrontare e dare risposte concrete ai problemi che attanagliano questo ambito da troppi anni. Crediamo inoltre - hanno concluso - che lo spostamento dell'ufficio regionale all' Aquila sia una cosa essenziale per evitare i viaggi quotidiani di chi si occupa di questa materia, dalla nostra città verso quella adriatica; senza contare che questo permetterebbe una più funzionale riorganizzazione della macchina regionale".
Su questi argomenti, Legnini ha garantito il suo impegno conoscendo a fondo la materia: "la legge 168 del 2017 va attuata sia come dovere per la regione ma anche per riordinare questa materia. A questo si lega le riorganizzazione dell'ufficio regionale che si occupa di usi civici cercando quantomeno di creare un dislocamento all' Aquila. Anzi si potrebbe pensare di riorganizzare la macchina regionale portando a Pescara quello del demanio marittimo oggi all'Aquila e viceversa portare nel capoluogo quello degli usi civici che oggi è a Pescara".
Pietrucci: "Ruolo Asbuc centrale, continueremo a valorizzarle"
"Il Tavolo che ho istituito presso la Regione Abruzzo a cui prendono parte le amministrazioni separate dei beni di uso civico oltre a essere mantenuto sarà rafforzato nel ruolo e nell'attività, nel caso in cui saremo eletti. È un impegno che prendo assieme a Patrizia Masciovecchio".
Lo annuncia il consigliere regionale uscente e candidato al Consiglio regionale Pierpaolo Pietrucci, che aggiunge: "Un legame e un impegno per il territorio che ha sempre caratterizzato la mia attività politica non può non ritenere prioritario il ruolo delle amministrazioni separate dei beni di uso civico, che ho sempre considerato un riferimento fondamentale per la corretta e virtuosa gestione del territorio. È valso finora, e varrà in futuro. Ho ottenuto l'importante risultato di riportare all'Aquila l'ufficio regionale competente sulla Forestazione (la prima volta che un ufficio regionale viene spostato da Pescara all'Aquila) e non resterà vana la battaglia che ho condotto di portarvi anche l'Ufficio competente sugli usi civici, la sua collocazione naturale vista la presenza nel capoluogo dell'Archivio storico".
Tra l'altro, la necessità di valorizzare la funzione delle Asbuc in Abruzzo è particolarmente spiccata: "nella nostra regione il 49 per cento dell'intera superficie risulta essere dominio collettivo, gestito in gran parte dalla collettività tramite le amministrazioni separate, che non smetterò mai di ringraziare per infaticabile impegno profuso per la valorizzazione e tutela della nostra terra. Non considerarle e valorizzarle come risorse per la comunità sarebbe oltremodo miope. Mi raccontano in questi giorni di candidati ed esponenti del centrodestra che goffamente provano a rivendicare risultati che abbiamo ottenuto con fatica e passione assieme ai rappresentanti delle Asbuc. Sorrido, e li invito ad occuparsi di altro. Le comunità vedono e sanno chi ha lavorato per loro, e non si fanno certo prendere per il naso".