"Portare i valori dell'europeismo e della società aperta anche a livello locale e rilanciarli attraverso rappresentanti autorevoli e competenti, che sappiano dialogare sia con Bruxelles che con il governo nazionale. E Giovanni Legnini, da questo punto di vista, è sicuramente la persona migliore".
Elisabetta Vicini spiega così le ragioni che l'hanno spinta a correre con +Abruzzo, la lista civica collegata a +Europa (il movimento, recentemente diventato partito, che ha messo insieme i centristi democratici di Tabacci, i radicali e i liberali) che appoggia Giovanni Legnini.
La Vicini, avvocato, dal 2017 consigliera comunale all'Aquila nel gruppo dei Democratici e Socialisti, è candidata in ticket con Fabio Pingue. Sono loro i nomi di punta di una lista che vede shcierati, tra gli altri, anche il consigliere regionale uscente Maurizio Di Nicola, più vari altri esponenti della società civile.
Lavoro, sostegno alle imprese e diritti civili: sono questi i punti programmatici forti di +Abruzzo.
"Il lavoro è il tema dei temi" afferma la Vicini "Ma per creare occupazione bisogna sostenere le imprese, che sono il vero motore dell'innovazione. E il sostegno alle imprese si dà riducendo il carico della burocrazia, snellendo l'accesso all'iniziativa privata, semplificando le procedure per gli imprenditori. Sono tanti gli strumenti con cui la Regione può intervenire. Fondamentali, poi, sono anche gli investimenti e i servizi di formazione e assistenza per chi fa impresa. Gestire un'azienda è un'attività che ha una complessità congenità, per affrontare la quale ci vuole un livello di formazione adeguato. Si fanno molti corsi di formazione per i dipendenti ma pochi per gli imprenditori. Non basta purtroppo avere una bella idea per metterla anche in piedi".
Anche sul fronte degli investimenti, la Regione può fare molto, a partire dall'uso dei fondi europei: "Ma gli investimenti devono tenere conto del contesto in cui vengono calati" afferma la Vicini "Devono essere cioè rispettosi del nostro ambiente naturale. Oggi l'Abruzzo ha il 70% dei corsi d'acqua e delle falde acquifere inquinato. Significa che non c'è stata molta sensibilità alla sostenbilità ambientale".
Sburocratizzazione delle procedure, più assistenza alle imprese e uso della leva degli investimenti pubblici: solo così si può creare ricchezza. "E solo creando ricchezza" dice la Vicini "si può poi pensare a una redistribuzione che tenga conto dei valori di equità generazionale e di tutela delle fasce più deboli. Ma quelle risorse vanno prima create. Non possiamo redistribuire una ricchezza che non abbiamo".
Altro tema che sta molto a cuore a +Abruzzo è quello dei diritti civili; tema abbastanza bistrattato, in vero, in questa camapagna elettorale. Eppure ci si dimentica che in questo ambito la Regone può fare molto: "Anzitutto bisogna fare al più presto la nomina del Garante dei detenuti" dichiara la Vicini "Siamo l'unica regione a non averlo ancora fatto. E' un problema serio, che non riguarda solo i diritti della popolazione carceraria ma anche quelli della polizia penitenziaria. E poi ci sono tante altre inizitive che si potrebbero mettere in campo su temi come il contrasto all'omotransfobia o la sensibilizzazione sulla disforia di genere".