Quaranta alloggi Case e Map assegnati senza bando dal Comune dell’Aquila ad altrettante associazioni culturali.
La denuncia arriva dai consiglieri comunali di opposizione Giustino Masciocco (capogruppo Articolo 1), Stefano Palumbo (capogruppo Pd), Paolo Romano (capogruppo Il passo possibile).
“Sono lontani i tempi in cui gli attuali amministratori comunali aizzavano i residenti del Progetto Case contro l'allora amministrazione”, scrivono in una nota congiunta i tre consiglieri. “Dal loro insediamento però nulla è cambiato, tanto meno la considerazione che sempre hanno avuto di questo patrimonio, ovvero uno strumento da utilizzare per costruire consenso elettorale, prima a capo delle rivolte e oggi per assecondare le esigenze di spazi da parte delle associazioni in cambio di un auspicato sostegno elettorale”.
“Questo viene da pensare” continua la nota “leggendo la delibera n.509 del 27/12/2018 attraverso la quale si demanda al Settore Bilancio l’istruttoria delle richieste pervenute e l’assegnazione di circa 40 alloggi Case e Map ad altrettante associazioni senza aver espletato alcun bando”.
Tra le richieste, pervenute al Comune “evidentemente tramite passaparola in mancanza di una procedura di evidenza pubblica” attaccano Masciocco, Romano e Palumbo “non possono non notarsi nomi di consiglieri comunali in carica e collaboratori riferibili all'assessore con delega al patrimonio, nonché vice sindaco. Le preferenze inserite per la richiesta di alloggi in qualche caso riguardano il centro storico o i quartiere limitrofi della città, zone dove la mancanza di alloggi provvisori farebbe pensare addirittura a richieste, evidentemente accordabili, di quelle abitazioni equivalenti entrate nel patrimonio immobiliare dell’Ente”.
“Viene da chiedersi come mai per gli alloggi assegnati ad uso abitativo si è dovuto espletare un bando ad evidenza pubblica per circa 320 alloggi, mentre per le associazioni si proceda ad assegnazioni dirette. E per tutte le altre realtà associative che ne avessero bisogno ci sarà da attendere la prossima tornata elettorale?”.
“Singolare infine come il sindaco strepiti sulla nomina del direttore Ater tramite regolare bando, e la cui nomina sarà demandata al futuro governo regionale, quando egli stesso utilizza metodologie di gran lunga più opache e, sotto elezioni, preoccupanti”.