Venerdì, 08 Febbraio 2019 13:38

Elezioni, Pietrucci e Masciovecchio: "il nostro impegno per i diritti civili"

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Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro nel comitato elettorale di Pierpaolo Pietrucci e Patrizia Masciovecchio sul tema delle "differenze in Regione"; un argomento, quello dei diritti sociali, che è stato poco trattato in campagna elettorale. "Patrizia ed io abbiamo chiesto ad alcune associazioni presenti sul territorio di incontrarci per discutere insieme su come e cosa la politica regionale può fare in materia di diritti. Abbiamo toccato temi fondamentali, facendo spesso riferimento a casi di cronaca e amministrazione resistente vicinissimi a noi: la cultura di genere, la promozione di una maggiore consapevolezza sui diritti LGBT, il contrasto alle violenze, temi sui quali è fondamentale l’impegno politico ma anche quello civile, perché sono sacrosante battaglie di civiltà", spiega Pietrucci.

L’integrazione, l’inclusione e l’ascolto sono linee guida, per cui le diversità e le differenze sono un patrimonio di valore imprescindibile per qualunque azione di politica. "Insieme a noi c’è stato anche Angelo Schillaci, il coordinatore dei DemsArcobaleno, e gli amici e i compagni di questa avventura. Anche attraverso il loro pensiero e la loro stessa vita, le loro scelte e i loro percorsi abbiamo voluto metterci in discussione e arricchire il nostro percorso. Ne è nato così un confronto entusiasmante di una umanità che non potrà restare inascoltata. Sentiamo tutto il peso della responsabilità che questo incontro ci ha richiesto".

"Vogliamo portare in regione questi temi e farne battaglie e non lo vogliamo fare da soli", assicurano Pietrucci e Masciovecchio. "Invitiamo sin da ora tutti i compagni e colleghi candidati a raccogliere questa riflessione e trasformarla con noi in misure concrete. Raccogliamo anche l’invito dell’arcigay di Chieti per un 'VOTO LGBTI Abruzzo', è un messaggio di civiltà".

Diversificando i diversi aspetti di un tema così articolato e complesso, Pietrucci chiarisce di essere al lavoro per una Legge Quadro Regionale Contro la Discriminazione "a favore dei diritti dei più deboli, dei diritti LGBT, di tutte le famiglie, contro le violenze e verso la diffusione della cultura di genere. Creare un osservatorio regionale su tutte le discriminazioni e le violenze, aumentare le case accoglienza e rifugio, recuperando l’enorme patrimonio immobiliare che abbiamo, in favore di una vera integrazione. Per fare tutto questo sarà fondamentale lavorare in direzione di una pedagogia dello spazio pubblico, in cui le diversità sono il valore più ricco. La chiusura dei porti, che è anche e soprattutto una chiusura mentale, può essere combattuta solo con la costruzione dei ponti. Tocca a noi".

Una delle storie che abbiamo ascoltato - racconta Patrizia Masciovecchio - "è stata quella di due mamme, che vivono sulla loro pelle, sulla pelle loro e della loro famiglia, la mancanza di un sostegno istituzionale nel riconoscerle con pari dignità, famiglia. Una storia bellissima, di esistenza e resistenza, di forza e diritto: diritto di esistere ed essere riconosciuti. Abbiamo raccolto l’appello che ci è giunto da loro in riferimento al documento redatto da Famiglie Arcobaleno. Lo faremo non solo perché è giusto che si faccia, ma anche perché è necessario predisporre misure di legge necessarie per tutelare i loro diritti e le azioni che per loro altri amministratori sindaci hanno coraggiosamente preso. In più, nel quadro delle leggi regionali a sostegno della famiglia, viene riportata una dicitura, art2, principi fondamentali, secondo cui la Regione Abruzzo riconosce la famiglia, fondata sull’unione fra uomo e donna, quale punto di riferimento. Ebbene, lavoreremo per cambiare questa definizione, discriminatoria per i cittadini e le famiglie".

La famiglia eterosessuale non è più il solo paradigma di riferimento: esistono famiglie omogenitoriali, monocomponenti e di conviventi. "Come potremmo portare avanti proposte 'di genere' così forti? Come abbiamo fatto per elaborarle: ascolto, ascolto, ascolto. Solo ascoltando ed includendo chi queste battaglie le porta avanti da una vita e con la loro stessa vita riusciremo nel progetto. Partecipare, dal basso, come metodo e linea guida di lavoro, promuovere una cultura diffusa e capillare della partecipazione è l’altro grande tema per noi fondamentale che a pieno titolo rientra fra i diritti civili. Ho visto tanti occhi in quell’incontro. Non è scontato incrociare occhi durante una campagna elettorale, da candidati capita più spesso di essere scrutati, ma di veder sfuggire lo sguardo quando si tenta di agganciarlo, aumentando di fatto la distanza tra cittadini e politica. In quell’incontro invece c’erano tanti occhi attenti che cercavano i nostri. Ed è stato bello vederli quando ci hanno sorriso".

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