Sabato, 16 Marzo 2019 19:49

Crisi Comune, Lega: "Dimissioni Biondi? Una provocazione". Ma il Carroccio prova a ricucire e lancia un messaggio agli alleati

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La Lega tende la mano al sindaco invitandolo a ricomporre una giunta con "uomini e donne di spessore" ma senza cedere alle richieste e alle pressioni di forze politiche che "chiedono cose rispetto a un consenso che non hanno ricevuto".
 
E' questo, in sintesi, il messaggio uscito fuori dalla conferenza stampa tenuta dal Carroccio, rimasto silente per 48 ore sulla crisi di maggioranza, sabato pomeriggio.

La scelta di convocare i giornalisti in un giorno e a un orario abbastanza insoliti lasciava presagire novità importanti.

Invece i salviniani, pur bollando le dimissioni di Biondi come una "provocazione" e pur ribadendo la necessità di un rilancio dell'azione amministrativa, si sono limitati a lanciare un appello al senso di responsabilità dei partiti di maggioranza.

Ma dietro il politichese e l'ecumenismo, il segnale che Luigi D'Eramo, Emanuele Imprudente, Daniele Ferella e gli altri big del paritito hanno voluto trasmettere a Biondi - c'erano tutti: Fabrizio Taranta, Luigi Di Luzio, Elisabetta De Blasis, Tiziana Del Beato - è abbastana chiaro e riguarda il ruolo che alcune forze politiche vogliono giocare in questa crisi di maggioranza e la volontà che il sindaco avrà di contrastarle o assecondarle.

"Le dimissioni del sindaco" ha detto Luigi D'Eramo, parlamentare e da qualche giorno ex assessore, "sono una provocazione nei confronti di alcune forze che scalpitano. Senso di responsabilità, per noi, vuol dire chiedere delle cose rispetto al consenso che si è ricevuto. Chiedere cose rispetto a un consenso che non si è ricevuto è un atto di ineducazione politica. Noi non vogliamo più poltrone o più posti, la Lega è culturalmente una forza di governo, non crea problemi, li risolve. Ma la responsabilità, così come ce la stiamo mettendo noi, che siamo il primo partito in Italia, in Abruzzo e anche all'Aquila, ce la devono mettere anche gli altri. Se poi la priorità non è il bene della città ma la sottolineatura della propria esistenza, ne prendiamo atto ma è un gioco che a noi non piace".

Chi sono questi gruppi le cui pretese sono sproporzionate rispetto al proprio peso politico ed elettorale?

Anche se né D'Eramo né gli altri hanno fatto nomi, è abbastanza evidente il riferimento a Insieme per L'Aquila, il nuovo gruppo consiliare a cui hanno dato vita i transfughi di Forza Italia Roberto Jr Silveri, Ferdiando Colantoni, giancarlo Della Pelle e Vito Colonna, ai quali si è aggiunto poi anche Leonardo Scimia di Benvenuto, presente.

"Ci sono alcune promiscuità" ha detto D'Eramo "che rendono complicato il rapporto all'interno della maggioranza e che vanno eliminate. Alcuni gruppi che in consiglio portano il nome delle liste che li hanno eletti o che hanno assunto successivamente altre denominazioni, alle regionali si sono espressi politicamente all'interno di un partito, anche se in consiglio continuano a essere altro da quel partito. C'è una confusione che va chiarita. Il gioco dello spacchettamento è poco coerente con ciò che abbiamo sempre sostenuto da quando abbiamo dato vita alla coalizione che ha vinto le elezioni due anni fa. Se qualcuno vuole abbandonare un partito per aderire a un altro lo faccia in chiarezza, senza costruire percorsi confusionari. Perché altrimenti non si comprende chi siano gli interlcoutori, se il partito o il gruppo civico".

Insomma, Biondi è avvisato. La Lega, pur potendolo fare, visto il 27% delle regionali, non chiederà più posti in giunta rispetto a quelli già rivendicati, ovvero Daniele Ferella e Fabrizio Taranta al posto di D'Eramo e Imprudente; ma altri non pensino di fare i furbi presentandosi sotto mentite spoglie o di forzare la mano pretendendo poltrone a cui non hanno diritto né per il consenso elettorale ricevuto né per le doti politiche e amministrative.

Anche perché, secondo la Lega, di problemi ce sono molti e per risolverli serve una giunta fatta di persone "di spessore" in grado di dare alla città "un futuro amministrativo degno di un capoluogo di regione".

"Questa amministrazione ha lavorato ma sicuramente si poteva fare di più" ha riconosciuto Ferella "Vogliamo riportare questa amministrazione a far lavorare giunta e consiglio. La maggioranza, per certi versi, è stata isolata  da certe scelte ma la dignità dei consiglieri deve essere sempre rispettata".

Ci sono una serie di temi sui quali, secondo il Carroccio, è necessario un colpo di coda, una sferzata: "Anzitutto la ricostruzione pubblica" ha detto Imprudente "Ma anche la ricostruzione privata, che ha attraversato un periodo di calo fisiologico. La rivitalizzazione del centro storico, rispetto al quale va fatto un progetto che contemperi le esigenze di commercianti, residenti e cittadini. E poi l'economia, il lavoro, i fondi del 4%, le uniche risorse che possano consentire investimenti veri. L'azione di governo va rilanciata con una capacità che non c'è stata in questi due anni, quella di coinvolgere la città, di rendere partecipi tutti: cittaidni, amministratori e classe dirigente".

L'Aquila Futura: "Con il sindaco, ma serve un confronto"

"Solo 20 mesi fa il centrodestra riconquistava il Capoluogo d'Abruzzo, dopo 10 anni di amministrazione del Centrosinistra che ha lasciato un'eredità pesante: sapevamo cosa ci avrebbe aspettato e che il complesso percorso che avremmo dovuto affrontare per risollevare la città avrebbe avuto bisogno di coesione e di un continuo confronto tra le forze politiche di governo."

Questo è quanto afferma il portavoce del movimento civico L'Aquila Futura - Antonio Pensa - che in una nota aggiunge: "Oggi più che mai c'è bisogno di dimostrare senso di responsabilità da parte di tutti, sia del Sindaco che dell'intera amministrazione, con atti e azioni volte a trovare soluzioni concrete. In quasi 2 anni sono stati portati avanti molti progetti e istanze partite dal territorio e si sono visti risultati tangibili. Noi non abbiamo mai perso lo slancio e l'entusiasmo, ci troviamo - continua la nota - in perfetta sintonia con il sindaco Biondi quando afferma che non saranno le tasche degli aquilani a finanziare la ricostruzione, arrivata ormai al decimo anno, e non saremo noi gli esattori che attingeranno proprio da quelle tasche, ancora in grande difficoltà. Però la scelta delle dimissioni non ci appare la soluzione migliore: passare il testimone a un commissario non risolverà alcun problema. A nome del movimento civico L'Aquila Futura garantiamo il massimo impegno e la piena disponibilità nei confronti dei cittadini aquilani e del sindaco Biondi per continuare questo lungo e complesso lavoro a favore della città. Da soli, però - conclude - non possiamo nulla e per questo crediamo che un confronto maturo e fattivo tra tutte le forze politiche di maggioranza, che negli ultimi tempi è mancato, debba essere la chiave di volta per superare questo momento e ripartire proprio da quel dialogo che ci ha permesso di governare la città in questi 20 mesi e conquistare anche la Regione Abruzzo".

Ultima modifica il Sabato, 16 Marzo 2019 20:55

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