Ai consiglieri regionali d'opposizione Giovanni D'Amico e Giuseppe Di Pangrazio (Pd), non basta la risoluzione approvata martedì scorso all'unanimità dal Consiglio riguardo i rincari delle autosdtrade A24 e A25 e le cattive condizioni della linea ferroviaria Pescara Roma. "La Regione Abruzzo -. chiedono all'unisono per quanto riguarda le autostrade - persegua un'azione legale su Governo e gestore perché si possa scorporare il costo delle infrastrutture sull'asse romano Roma Est-Palmiro Togliatti, dai costi generali che hanno determinato l'aumento delle tariffe", costi che si aggiorno sui 167milioni di euro.
Per D'Amico e Di Pangrazio il governatore Gianni Chiodi dovrebbe dare mandato agli uffici di competenza di fare la stessa cosa per la rete ferroviaria Pescara Roma "a sostegno degli utenti che vogliono attuare già una class action nei confronti del Governo e della società pubblica che gestisce i trasporti".
Per i due consiglieri l'azione è necessaria "perché la cattiva gestione e gli alti costi procurano un isolamento deleterio all'Abruzzo".
Basti pensare che per quanto riguarda le tariffe autostradali, negli ultimi dieci anni i rincaro è stato del 136% (l'ultimo del 8,28, il più alto d'Italia).